L’arum è un genere di 25 specie rizomatose, di cui tre della flora italiana, rustiche, e coltivate prevalentemente nei giardini: Arum italicum, Arum pictum e Arum maculatum. I fiori sono raccolti in infiorescenze a spadice, protette da vistose spate color crema o giallastro; emergono dal terreno nella prima metà della primavera, seguiti dalle foglie ornamentali sagittate (cioè a forma di freccia). Più avanti in stagione i fiori vengono sostituiti da bacche rosse che sono però velenose: se ci sono bambini in casa, per precauzione rimuoverle non appena maturano.
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Origini del nome
Il nome di questa pianta deriva dal greco aron, che significa calore. E ciò per il fatto che, al culmine della fioritura, emette calore.
Coltivazione
La pianta ha diverse origini: Africa del Nord, Asia, Europa mediterranea. Qui cresce, anche naturalmente, nei boschi, in luoghi ombrosi e freschi, o anche in zone sassose, rupestri e marginali. Durante la coltivazione, la pianta non raggiunge un’altezza superiore a un metro. Se coltivate l’arum in un vaso, durante l’inverno la pianta va spostata in una stanza all’interno della casa.
Esposizione e clima
L’arum gradisce climi temperati e preferisce l’ombra nei climi piuttosto freschi in estate e non gelidi in inverno. La sua temperatura ideale è tra i 14 e i 22 gradi.
Terreno e cure colturali
Esige terreno fertile, ricco di sostanza organica e di terriccio di foglie. Ideale è la piantagione nella lettiera del sottobosco o nello strato di pacciamatura di composto alla base delle siepi.
Annaffiature
II periodo di riposo è quello estivo, in questa fase la pianta non necessita di molta acqua. Dall’autunno iniziare a irrigare con maggiore frequenza. Fate attenzione, però, in quanto la pianta soffre molto per il ristagno idrico.
Semina e fioritura
L’epoca di piantagione dei bulbi va da settembre a novembre. La distanza tra un bulbo e l’altro non deve essere inferiore agli 8 centimetri, quella tra le piante di almeno 10 centimetri. La fioritura avviene nei mesi di marzo e aprile.
Problemi e rimedi
La pianta può patire gli attacchi fungini, che devono essere trattati con gli appositi prodotti. I nematodi, parassitianimali, provoca-no la comparsa di galle sulle radici e vanno combattuti appena se ne ravvisa la presenza.
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