Anziani e piccini insieme in una stessa struttura, che ospita un asilo nido ed un centro per anziani. Lasciando che giochino insieme, che i nonni e le nonne raccontino storie a tanti nipoti diversi, e che i bambini e le bambine li facciano sentire ancora giovani. Si chiama educazione intergenerazionale, e a Piacenza è diventata una realtà ottimamente funzionante. Il progetto si chiama ABI (Anziani e Bambini insieme) e si realizza in un unico edificio dove si trovano la casa di riposo del Facsal Immacolata di Lourdes, un centro diurno per anziani e un nido d’infanzia per bambini da 0 a 3 anni.
ASILO PER ANZIANI E BAMBINI
Piccolissimi e “molto adulti”, dai 3 ai 96 anni, che condividono spazi comuni di una struttura che ospita un asilo e una casa di riposo, così come esperienze formative per tutti e tutte: lezioni di cucina, di pittura, una biblioteca in cui si legge, passeggiate in giardino, ma anche pranzi e merende, compleanni e onomastici. Come una grande famiglia che insegna ai bambini che rughe, disabilità e acciacchi non sono qualcosa da temere, agli anziani come tornare giovani con le parole e il saper fare, dove le età si mescolano in modo naturale scambiandosi ciò che di bello e di caratteristico hanno: gli anziani l’esperienza, i bambini la spensieratezza.
Come sottolinea anche Valentina Suzzani, la responsabile pedagogica della struttura, parlando al quotidiano La Repubblica: «A contatto con i “grandi vecchi” i piccoli imparano a non avere paura di rughe e disabilità- spiega – Così il deambulatore diventa un triciclo da spingere, la carrozzina del nonno una macchina sportiva, e se per gli anziani i piccoli sono una ventata di gioia, i bambini attingono alla saggezza e all’ironia di chi ormai non ha più fretta». Anziani e piccini insieme in una stessa struttura, che ospita un asilo nido ed un centro per anziani. Lasciando che giochino insieme, che i nonni e le nonne raccontino storie a tanti nipoti diversi, e che i bambini e le bambine li facciano sentire ancora giovani. Si chiama educazione intergenerazionale, e a Piacenza è diventata una realtà ottimamente funzionante. Il progetto si chiama ABI (Anziani e Bambini insieme) e si realizza in un unico edificio dove si trovano la casa di riposo del Facsal Immacolata di Lourdes, un centro diurno per anziani e un nido d’infanzia per bambini da 0 a 3 anni. In tutto la casa in comune ospita 43 bambini, 54 anziani della casa di riposo e altri 25 del centro diurno.
EDUCAZIONE INTERGENERAZIONALE PIACENZA
L’asilo intergenerazionale è una struttura moderna di vetro e acciaio nel pieno centro di Piacenza, sul viale del Pubblico Passeggio: luminosa, con finestre sul verde, spazi ampi e colorati che ospitano circa 80 anziani e un asilo per 40 bambini dai tre mesi ai tre anni.
Come Aurora, che a trentasei mesi aiuta nonna Maria, novant’anni, a tagliare pezzetti di mela e mescolare farina, lievito e zucchero per fare una torta di mele durante il laboratorio di cucina. O come Franco, che di mesi ne ha qualcuno in più: classe 1933, 84 anni, è il responsabile della biblioteca del nido. Una passione, quella per i libri, che l’ha accompagnato per tutta la vita e che, ogni giovedì, racconta ai bambini e alle bambine assieme alle loro educatrici. Il progetto “Abi. Anziani e Bambini insieme”, progettato e realizzato da Unicoop, prevede infatti operatori ed educatrici per seguire i nonni e i nipotini acquisiti. Elena Giagosti, responsabile del progetto, racconta in un’intervista al quotidiano La Repubblica come è nato l’asilo per nonni e bambini: «Siamo partiti da una intuizione. – afferma – Gli anziani e i bambini stanno bene insieme. Noi li mettiamo l’uno accanto all’altro. Il resto è naturale. Fanno tutto da soli». E, in effetti, sembrano capirsi senza parlare, al punto che mamme, papà e famiglie sono entusiaste di questo esperimento di educazione intergenerazionale, unico in Italia. Altre analoghe situazioni, invece, si trovano in Francia e qualche km più in là, a Seattle, dove la prima scuola materna inserita in un centro anziani, la Providence Mount St Vincent, è diventata famosa in tutto il mondo grazie al documentario Present Perfect.
Leggi anche:
- Accessori moda fatti a mano dalle nonne, quando il talento non invecchia (Foto)
- Rita Ebel, la nonna dei Lego. Costruisce rampe per disabili con i mattoncini colorati
- Pasquale, il nonno del mare: ogni giorno percorre 60 km per andare a pulire la spiaggia
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.