ASSEGNO DI MANTENIMENTO NON SPOSATI
Le donne si colpiscono in tanti modi. Anche i più subdoli. Conosciamo bene il film, molto frequente, del padre che, al momento della separazione, si scopre nullatenente e in questo modo riesce a dribblare l’obbligo di passare l’assegno alla moglie ed ai figli. È una prassi molto consolidata e favorita anche dall’altissima evasione fiscale che consente in Italia a tante persone di risultare “povere” per il fisco. E dunque, nell’impossibilità, al momento della separazione, di fare il proprio dovere rispetto alla ormai ex famiglia.
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PROBLEMI ASSEGNO DI MANTENIMENTO
Ma non è tutto. Adesso scopriamo che per gli assegni ai figli sono esentati, comunque, i genitori non sposati. Innanzitutto i padri. Un meccanismo assurdo e perfino diabolico. In Italia, lo sappiamo bene, la classica istituzione familiare è in crisi da tempo, come dimostra per esempio il crollo dei matrimoni, civili e religiosi, e l’abbassamento preoccupante della curva della natalità. Si preferisce la convivenza, nelle diverse forme: una soluzione che comporta, in ogni caso, un abbassamento dei propri doveri di genitori. Specie se poi quella convivenza si rompe. Siamo arrivati così a circa 1 milione di coppie di fatto: tutte potenzialmente esenti dall’obbligo di versare assegni ai figli in caso di separazione.
NUOVA NORMA ASSEGNO DI MANTENIMENTO
Questo meccanismo colpisce innanzitutto le donne. Dovranno a questo punto, in caso di fine di una storia sentimentale con figli, districarci in una doppia giungla. Da un lato fare in modo che sia chiaro come il partner abbia i mezzi per sostenere i figli, e dall’altro evitare che in ogni caso tutto evapori nell’indistinto di una coppia di fatto che non ha sancito la propria unione attraverso il matrimonio.
La cosa più sconcertante è che l’ennesimo colpo alla schiena delle donne arrivi dopo che i partiti, tutti i partiti, in campagna elettorale non hanno fatto altro che parlare di aiuti alle famiglie, alle donne che lavorano e curano la casa e i figli, alle persone che si separano ed entrano nel tunnel della precarietà. Tutte chiacchere. Il fatto invece è che ancora una volta le donne madri sono messe nell’angolo rispetto ai maschietti padri che adesso hanno una scorciatoia in più per fare i furbi.
DONNE DISCRIMINATE IN CASA E SUL LAVORO
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