Kaif cerca una famiglia, e deve trovarla presto, non può continuare a vivere girando da un posto all’altro, in una continua emergenza e senza una fissa dimora. E la sua storia si incrocia con una delle più belle iniziative associative in Italia in materia di affidamenti: MammeMatte.
KAIF CERCA UNA FAMIGLIA
Questo ragazzo di 18 anni ha una lunga storia di emigrazione alle spalle: è arrivato in Italia nel 2019, fuggendo dalla guerra e dalle carestie del Bangladesh. Lui c’è l’ha fatta, a differenza di altri familiari che sono stati costretti a restare nel loro paese. Una volta arrivato in Italia, Kaif è riuscito a entrare in una comunità per minori immigrati, da dove però è dovuto uscire dopo che ha compiuto i 18 anni. Da quel momento è iniziato il suo pellegrinaggio, tra una parrocchia e l’altra e in un alloggio di fortuna condiviso con altre cinque persone, suoi connazionali. Una soluzione temporanea, non certo definitiva.
MAMMEMATTE
A questo punto della storia scende in campo MammeMatte, l’associazione che chiede a una famiglia disponibile di accogliere Kaif, fino a quando non sia davvero integrato (parla ancora poco l’italiano e sta frequentando la terza media) e in grado di essere autonomo. Questa volta la richiesta non parte, dunque, da un servizio sociale o da un Tribunale dei minori ma da un’associazione capace di creare una vera Rete di famiglie accoglienti su tutto il territorio nazionali. Famiglie che sono state persino formate a ricevere ragazzi come Kaif attraverso le segnalazioni dei servizi sociali, dei Tribunali dei minori, dei Centri di affido.
STORIE DI ACCOGLIENZA:
- Cucine Popolari, quattro mense per portare cibo e accoglienza nei quartieri di Bologna
- Trasformare un villaggio abbandonato in un centro accoglienza. La battaglia di Isabella, l’unica abitante rimasta a Santa Chiara
- Sartoria African Style: a Palermo ago, filo e stoffa cuciono insieme accoglienza e solidarietà. Piena di colore
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