Le attività dell’associazione “Orme” di Roma per aiutare chi è in difficoltà

Ogni mercoledì, i volontari dell’associazione distribuiscono pasti caldi ai bisognosi in Piazzale dei Partigiani a Roma.

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ASSOCIAZIONE ORME ROMA –

Orme è un’associazione nata nel 2014 che si impegna attivamente nella lotta alla povertà, distribuendo ogni mercoledì dell’anno – indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e dalla concomitanza con feste civili o religiose – pasti ai bisognosi in Piazzale dei Partigiani a Roma. Attraverso un’intensa campagna di sensibilizzazione, Orme ha conquistato il sostegno di molti esercizi commerciali, diventati ormai donatori abituali delle loro eccedenze alimentari, così da permettere il raggiungimento di un ottimo risultato nell’organizzazione di un vero e proprio servizio mensa: ad oggi sono stati distribuiti circa 300 pasti a oltre 200 persone. Il valore commerciale degli alimenti serviti si aggira intorno ai 15.000 euro, di cui la metà ci viene regalata dai commercianti, aumentando l’incidenza della quota dei prodotti donati e sottratti allo spreco.

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LE ATTIVITÁ DELL’ASSOCIAZIONE ORME DI ROMA –

La mission dell’associazione Orme consiste nell’alleviare la sofferenza dei meno fortunati, con azioni responsabili e sostenibili, ponendo attenzione al contesto, al rispetto dell’ambiente e lottando contro lo spreco.

La modalità con cui Orme lavora, si basa su un sistema di raccolta delle eccedenze alimentari decentrato sul territorio da destinare alla distribuzione centralizzata del servizio mensa in Piazzale dei Partigiani. I volontari dell’Associazione si recano presso i fornitori accreditati per ritirare le scorte donate alla nostra associazione. I responsabili dell’Associazione sono alla costante ricerca di nuovi donatori tra i commercianti della zona per assicurare una fornitura continua e sempre più diversificata delle derrate alimentari.

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RECUPERO E DISTRIBUZIONE ALIMENTI –

In particolare, con riferimento alla frutta, è stato rilevato come un grande quantitativo di essa viene scartato e ritirato dal commercio al dettaglio perché i frutti risultano troppo maturi o non perfettamente integri. In particolare, la frutta donata viene quindi selezionata direttamente dai nostri volontari che dividono quella che può essere immediatamente distribuita da quella che richiede un minimo di manipolazione per essere servita. Il nostro “riuso creativo” consiste nel confezionamento di porzioni di macedonia con la frutta che non riusciamo a offrire così com’è, eliminando la parte inservibile. Tale soluzione oltre ad essere una preziosa fonte di vitamine, è molto gradita dai nostri ospiti. Le bucce e gli scarti di lavorazione vengono attualmente buttati tra i rifiuti, ma stiamo avviando un progetto per poter utilizzare tali scarti trasformandoli in compost. Dettaglianti e grossisti forniscono inoltre prodotti confezionati prossimi alla data di scadenza, che vengono quindi ritirati dal commercio. Tali prodotti vengono tempestivamente distribuiti in piazza con le modalità più opportune. Parimenti riceviamo notevoli quantità di pane invendute prodotto il giorno precedente alla distribuzione in piazza. Si tratta quindi di pane di ottima qualità, che rimane perfettamente utilizzabile, spesso anche alcuni giorni dopo la produzione. Un rilevante quantitativo è impiegato nella preparazione di panini. Quello in eccedenza viene servito a pezzi insieme alla pasta calda; le ulteriori rimanenze sono distribuite ai richiedenti direttamente durante il servizio. Il terzo livello di riciclo prevede la consegna ad una mensa per poveri che lo riutilizzerà il giorno dopo. Il quarto e ultimo livello di riciclo prevede la consegna a dei canili. Ogni settimana un puntuale sistema di monitoraggio gestito dai responsabili del magazzino consente di tracciare il tipo e la quantità di cibo donata per singolo fornitore. Vengono altresì rilevate le tipologie di alimenti e le relative quantità non distribuite in piazza. È pertanto possibile estrarre dati aggregati per tipologia di alimenti. Tale monitoraggio consente di orientare la domanda di scorte in ragione della richiesta degli utenti nonché di indirizzare la ricerca verso beni di maggior consumo.

 

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Il progetto può essere applicato interamente ad altre realtà o per singole fasi. La fase (1) della raccolta regolare e su appuntamento delle eccedenze alimentari presso fornitori accreditati può essere applicata a qualsiasi modalità di distribuzione accentrata anche diversa dal servizio mensa (ad esempio preparazione pacchi per famiglie bisognose). Il sistema di monitoraggio consente un controllo costante dei flussi dell’approvvigionamento. La puntuale registrazione delle eccedenze e la conservazione del dato al termine della distribuzione consentirebbe di monitorare anche i flussi in uscita. Le modalità di distribuzione e le tecniche di riuso (2) possono rappresentare una vera e propria filiera contro lo spreco che progressivamente consente di impiegare tutte le scorte alimentari fino alla distribuzione per l’alimentazione animale quando risulti impossibile l’impiego per uso umano.

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 Il progetto è in concorso per l’edizione 2016 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui

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