Il tempo per la famiglia non è mai troppo. E quasi sempre troppo poco. Le donne sono le più colpite dall’ingombro delle incombenze esterne, dal lavoro all’assistenza ai genitori anziani.
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TEMPO IN FAMIGLIA
Il tempo in famiglia è una somma di quantità e qualità. La quantità è che non si può pensare la famiglia come un appuntamento marginale da tenere in agenda, il primo da sacrificare all’occorrenza. La qualità sta nel dare, oltre al tempo, anche una disponibilità costante e non distratta. Il paradigma va completamente rovesciato: qualsiasi impegno di lavoro deve essere compatibile con il tempo da trascorrere in famiglia. E non viceversa. Piuttosto, per non sprecare il tempo in famiglia si tratta di sapersi organizzare.
PERCHE’ È IMPORTANTE IL TEMPO IN FAMIGLIA?
La famiglia è importante per tutto l’amore e il sostegno che offre. Trascorrere del tempo insieme ai propri familiari aiuta a costruire principi solidi e migliora la salute mentale in generale. Non a caso diversi studi effettuati in merito hanno dimostrato come il tempo insieme alla propria famiglia possa aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, consentendoci di condurre uno stile di vita più sano e di allungare la vita. Inoltre, svolge un ruolo fondamentale in quanto promuove l’adattabilità e la resilienza e rafforza il legame emotivo all’interno dei nuclei familiari. Non ultimo, ci consente di creare preziosi ricordi, quelli che dureranno tutta la vita.
COME ORGANIZZARE IL TEMPO IN FAMIGLIA
Per organizzare il tempo in famiglia occorre avere un minimo di metodo. E tenere sempre presenti le esigenze di tutti: dal marito ai figli, ma innanzitutto le proprie. Senza inutili sensi di colpa. Abbiamo chiesto qualche consiglio a Irene Novello, che di mestiere fa proprio questo: aiutare le persone a gestire meglio il proprio tempo, dentro e fuori casa. La Novello è co-fondatrice e vice presidente di Apoi, l’associazione italiana dei Personal organizer.
CALENDARIO DI FAMIGLIA
“Innanzi tutto serve prendere un calendario o una lavagnetta e visualizzare tre macro aree: tempo per le attività domestiche, tempo lavorativo-aziendale e tempo libero” – ci spiega Irene Novello – “poi vanno segnati gli impegni di ognuno: dal lavoro agli hobby sportivi dei figli agli appuntamenti con il pediatra e il dentista”. Non bisogna dimenticare di pianificare quando si fa la spesa e il tempo dedicato alla preparazione dei pasti e a riordinare la camera, alle pulizie settimanali e le lavatrici. Poi arriva il difficile: “è necessario scrivere chi fa cosa, dividendo i compiti tra tutti i componenti della famiglia. Questa per la donna è la parte più complessa, perché deve imparare a delegare” – avverte Irene Novello.
MOMENTI DI RELAX
“Le gite, le uscite a cena, le serate in pizzeria o al cinema vanno decise per tempo, perché sono i momenti in cui dedicare tempo di qualità ai figli e durante il quale si formano i loro ricordi”. Non lasciare al caso questi spazi, perché nel turbinio di cose da fare nella to-do-list di ognuno rischiano di essere sacrificate o gestite con poca cura del dettaglio. Anche vedere un cartone animato insieme ai piccini la sera va messo nella lista delle cose da fare, perché addormentarsi accanto a loro non è dedicare attenzione. Se i figli sono due o più, si possono prevedere partite di calcio in compagnia di papà e amichetti e saggi di danza con mamma e sorelle che applaudono, senza dover trascinare fratelli e sorelle ai reciproci allenamenti. Ottimizzare per soddisfare tutti.
BAMBINI RESPONSABILI
Bisogna dare ai piccini cose da fare commisurate alla loro età. “Dai 4 anni in su i figli possono aiutare ad apparecchiare la tavola, ma bisogna metterli nella condizione di essere d’aiuto: le posate vanno messe in dei cassetti bassi in modo che loro li possano raggiungere con facilità, e i bicchieri possibilmente non devono essere di cristallo ma infrangibili”. Stesso discorso per le camere: vanno fatte a misura di bambino: “la sera appendete in basso gli abiti che i piccoli dovranno indossare il giorno dopo, così avranno l’orgoglio di fare da soli senza chiedere aiuto. E voi avrete più tempo da dedicare ad altro”.
MARITI AUTONOMI
Se volete che l’uomo aiuti, dategli modo di farlo. “Come in azienda, anche in famiglia vanno fatte delle riunioni: si decide insieme il menù settimanale e cosa comperare al supermercato o al GAS e poi si manda l’uomo a comperare, dandogli fiducia e non controllando tutto”. In realtà quello che bisognerebbe chiedere ai mariti non è aiuto, ma collaborazione. Entrambi i coniugi hanno le medesime responsabilità in casa. Chi ha detto che debbano essere esclusivamente a carico della donna?
SAPERE DIRE DI NO
Fare una lista serve anche a capire che cosa si può fare e cosa non ci sta. Scrivere gli impegni nero su bianco vi farà capire se state affastellando troppe incombenze e rischiate di non farne bene nessuna. “In questo vanno incluse anche le visite ai parenti: meglio fare un appuntamento settimanale lungo e soddisfacente piuttosto che un incontro breve ma quotidiano che è più complicato da organizzare”.
NON SPRECARE
Anche le cenette romantiche a due vanno inserite nel calendario delle attività: “con un po’ di organizzazione, si chiede a nonni o babysitter di badare ai figli e si esce con il partner per una serata romantica: se si è pianificata per bene la spesa settimanale, anche in questa occasione non si spreca cibo ma si fa contenti tutti”. I bambini possono essere nutriti con una torta salata o tante ricette di loro gradimento, e i genitori possono serenamente godersi qualche sfizio con i soldi risparmiati durante la settimana.
CELLULARE SPENTO E NIENTE MAIL
INSIEME A TAVOLA
STRESS DA UFFICIO FUORI DALLA PORTA
NON LAMENTATEVI PER LE POCHE ATTENZIONI
INVENTARE GIOCHI CON I BAMBINI
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COME ORGANIZZARE CASA FAMIGLIA E LAVORO
Ecco i 7 principi, indicati nel libro, per dare la possibilità a tutti di organizzare meglio il proprio tempo e vivere con serenità i momenti liberi dal lavoro:
- Superfici libere: Il tavolo, il piano di lavoro della cucina, lo scaffale all’ingresso. Tenere queste e altre superfici il più libere e in ordine possibile è un gesto semplice che comunica immediatamente benessere e pulito.
- A portata di mano: Le cose che usiamo con frequenza vanno riposte negli spazi più comodi e vicini; sui ripiani più alti degli armadi o negli angoli più riposti dei mobili possono finire gli oggetti che usiamo più raramente.
- Regola dell’80/20: Nell’80% del tempo indossiamo il 20% dei nostri vestiti e utilizziamo il 20% dei nostri oggetti, a questi devono essere riservati gli spazi più accessibili.
- La regola dei 3/4: Non riempire mai uno spazio per più di 3/4, cassetti, armadi, scaffali, scatole. Lasciando almeno 1/4 dello spazio libero si facilita l’accesso agli oggetti e si è più veloci nel riporli.
- Organizzare con i bambini: I bambini imparano quando sono coinvolti nelle azioni e si sentono più motivati se sono loro a decidere per ciò che li riguarda. Quindi coinvolgiamo i più piccoli nel riordinare la cameretta: impareranno a prendersi cura delle proprie cose, a essere più autonomi, a gestire meglio il proprio spazio e il proprio tempo.
- Una casa per ogni cosa: Ogni oggetto della casa dovrebbe avere un posto dove può essere facilmente trovato e velocemente riposto. Se tutti i membri della famiglia ne sono a conoscenza, sarà più facile mantenere l’ordine.
- Centro comunicazioni: In casa deve esserci un unico posto dove far confluire tutto ciò che arriva da fuori. Bollette, fatture, lettere, dépliant, comunicazioni della scuola, documenti da elaborare, lista delle cose da acquistare. Se organizziamo un centro comunicazioni, tutto diventerà più facile: ci saranno un calendario delle attività, bloc-notes e penna per scrivere la lista delle cose da comprare e da fare, In questo modo, tutti collaborano attivamente per far funzionare le cose.
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