Ogni anno si ripete la stessa storia: arrivano le vacanze di Natale e tutte le società del trasporto aereo e ferroviario pensano bene di spremere i consumatori. Devono muoversi, e devono pagare: questo è il loro motto. Aerei, treni, e persino autobus: nessuno sfugge a questa regola che avvelena le festività di tanti italiani. E il bacino di utenza è molto ampio, considerando che sono circa 11 milioni gli italiani che si spostano con questi mezzi durante le ferie natalizie.
Partiamo dal caso degli aerei. Abbiamo fatto qualche test con Ita e con altre compagnie. Per andare da Milano a Reggio Calabria, e viceversa, nella settimana precedente al giorno di Natale servono 297 euro a tratta (il picco si tocca il 24 dicembre con 419 euro), ma basta superare l’Epifania e il prezzo del biglietto crolla al valore-standard di 74 euro. Pura speculazione, puro spreco, orchestrato attraverso gli algoritmi dell’intelligenza artificiale. Non cambia molto con la presunta low cost Ryanair che per potare un passeggero da Roma a Catania, e viceversa, chiede mediamente (le tariffe dipendono anche dagli orari) oltre 200 euro a tratta. Dopo il 6 gennaio si passa a 50 euro, non prima dell’ultima stangata: il volo di rientro da Catania a Roma con Ryanair domenica 5 gennaio, quando si chiudono le ferie natalizie, costa attorno ai 200 eur. Chi dovrà raggiungere Lamezia Terme da Milano Malpensa e poi rientrare nel capoluogo lombardo dovrà sborsare, invece, ben 535,94 euro. Circa 469 euro, la cifra richiesta invece per un volo da Milano Malpensa a Bari, andata e ritorno, sempre nelle stesse date.
E veniamo ai treni. Italo per un solo viaggio nel periodo natalizio da Milano a Napoli chiede, nella classi più economiche 119 euro; dopo il 7 gennaio lo stesso biglietto si paga 37.90 euro. Trenitalia è ancora più cara: 305 euro durante il periodo natalizio (sul sito vi propongono la beffa dell’alternativa a 101 euro: però con un viaggio che dura 9 ore e 44 minuti!); 50 euro dopo il 7 gennaio.
Sugli autobus, Federconsumatori ha fatto diversi confronti: un bus da Reggio Calabria a Torino durante le festività costa il 267 per cento in più rispetto al prezzo normalmente applicato; il viaggio inverso sulla stessa tratta costa addirittura il 303 per cento in più; da Roma a Reggio Calabria, sempre in bus, il viaggio costa +235% (per il ritorno sulla stessa tratta addirittura la differenza di prezzo rispetto a un periodo ordinario è pari al +240%).
Come avrete notato, le stangate hanno una cosa in comune: colpiscono con particolare violenza le fasce più deboli della popolazione, a partire dai giovani e dai lavoratori meridionali che per le vacanze di natale hanno la sciagurata idea di andare a trovare i loro parenti nelle regioni del Sud. Per loro qualsiasi spostamento natalizio si trasforma in un incubo.
Leggi anche:
- Come risparmiare con i biglietti del treno
- Come risparmiare con i biglietti aerei
- Come viaggiare in aereo: 10 consigli utili
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.