Indice degli argomenti
AURORA BOREALE
È un istante e il cielo si riempie di pennellate luminose. Uno spettacolo unico l’aurora boreale, mozzafiato. Lampi di luce dai colori cangianti: verde, rosso e azzurro, danzano nel cielo disegnando nastri brillanti, archi e nuvole luminose che compaiono e poi si dissolvono in pochi minuti. Sono pochi i fenomeni naturali che possono essere paragonati all’immensa bellezza dell’aurora boreale. E spesso allo spettacolo dei bagliori e alla danza dei colori si affianca anche un suono misterioso, un sìbilo che la rende ancora più affascinante.
Ma che cos’è l’aurora boreale? Perché si verifica? Dove è possibile ammirarla e in quale periodo? Abbiamo cercato di rispondere a queste domande e a tante altre anche con l’aiuto di Edoardo Massimo Del Mastro, viaggiatore, travel blogger e ideatore di Mente nomade, uno tra i blog di viaggi più seguiti in Italia.
(Photo credit: Mente nomade/Facebook)
Cos’è l’aurora boreale
L’incredibile spettacolo delle luci del Nord è un fenomeno antichissimo descritto dai primi cantastorie e sul quale si sono avvicendate tantissime leggende. Fino alla prima metà del 1800, gli scienziati erano convinti che le pennellate luminose fossero riflessi dei raggi del sole sugli iceberg o lampi ad alta quota. Solo nel 1859, l’astronomo inglese Richard Christopher Carrington, grazie ai suoi studi sulle macchie solari, capì che il fenomeno dell’aurora boreale era legato all’attività del sole.
In particolare, le aurore boreali si verificano quando particelle di origine solare cariche di elettroni e protoni colpiscono l’atmosfera, tra i 100 e i 500 km di altitudine, entrando in collisione con gli strati di ozono e ossigeno. Non appena il fenomeno elettrico si esaurisce, l’energia prodotta si trasforma nelle straordinarie luci gialle, rosse, verdi e blu che contraddistinguono l’aurora boreale. È l’attività solare che determina la comparsa e l’intensità del fenomeno.
Suoni
I lampi di luce che danzano nel cielo scuro sono spesso accompagnati da un sìbilo misterioso a cui, solo negli ultimi anni, le ricerche hanno assegnato un valore scientifico. La reale esistenza dei suoni prodotti dalle aurore boreali ha sempre suscitato, infatti, una certa diffidenza nel campo della scienza. Inizialmente si pensava fossero causati addirittura da un’interazione tra gli alberi e le tempeste solari. Poi, intorno alla metà degli anni sessanta, un team di geofisici dell’università dell’Alaska provò a registrare i suoni mediante l’utilizzo di microfoni a banda larga: dall’analisi delle tracce però non emerse nulla. Solo nel 1969 fu possibile registrare un suono udibile esclusivamente attraverso apparecchiature specifiche fino ad arrivare al 2001, quando Unto K. Laine, professore di acustica dell’università politecnica di Helsinki, grazie all’utilizzo di tecniche particolarmente innovative, riuscì a registrare la prima e vera e propria traccia del suono prodotto dall’aurora boreale accertando, definitivamente, l’attendibilità del fenomeno. Secondo Laine, i suoni prodotti dall’aurora boreale si formano all’interno di zone dell’atmosfera in cui la temperatura cresce invece di diminuire e caratterizzate da due aree di cariche elettriche opposte che, nel momento in cui entrano in contatto con una tempesta solare, danno vita a scariche elettriche in grado di generare determinati suoni.
Leggende
Nella mitologia finlandese, il suono delle aurore boreali veniva associato al fruscìo prodotto dalla coda di una volpe magica che, correndo veloce tra le montagne imbiancate, urta la neve causando delle scintille che, volando in alto, esplodono nel cielo in una danza indimenticabile. I finlandesi infatti, utilizzano il termine “revontulet” ossia “fuochi della volpe” per definire l’aurora boreale. E non è l’unica leggenda che rende ancora più affascinante questo spettacolo unico. Un’antica credenza Sami vieta di applaudire o fare rumore durante la visione dell’aurora boreale in modo da non attirare l’attenzione degli spiriti che potrebbero rapire chi va contro la tradizione. Nonostante nessuno creda a questa leggenda, è difficile trovare qualcuno che batte le mani mentre osserva l’aurora boreale. Alcune tribù indiane, invece, credevano che l’aurora boreale fosse il riflesso di una “danza del fuoco” ballata dai folletti.
Quando vedere l’aurora boreale
Le stagioni in cui è maggiormente possibile osservare il fenomeno delle Northern Lights sono l’autunno e l’inverno, generalmente da settembre a marzo. Le aurore boreali, per mostrarsi, hanno bisogno di buio totale oltre che di un cielo sereno, privo di nuvole. Questo significa che, anche se ci si trova nel periodo giusto, non è detto che si riuscirà a vedere sicuramente l’aurora boreale. Tutto dipende dall’attività del sole: anche se il cielo è sereno, l’aurora boreale può farsi desiderare e poi esplodere all’improvviso in tutta la sua straordinaria grandiosità. Può manifestarsi di sera ma anche a notte inoltrata: gli orari migliori per osservare il fenomeno sono quelli compresi tra le 22 e le 4 del mattino. È per questo che vedere l’aurora boreale è un’attività che richiede pazienza e, a volte, anche un pizzico di fortuna.
Dove vedere l’aurora boreale
Dall’Islanda alla Lapponia, dalla Norvegia all’Alaska passando per la Groenlandia e la Scozia, sono tanti i paesi e le località dove è possibile rimanere estasiati di fronte allo spettacolo delle Northern Lights.
-
Islanda
Partiamo dall’Islanda e dalla sua capitale Reykjavik che, negli ultimi anni, si è trasformata in una delle mete più amate dai viaggiatori italiani che amano andare alla scoperta della natura e delle sue meraviglie. Uno dei luoghi più belli in cui andare a caccia di aurore boreali in Islanda è senza dubbio la spiaggia nera di Vík: il rumore delle onde che si infrangono sulle rocce rende ancora più suggestivo lo spettacolo delle luci danzanti. Senza dimenticare l’incantevole laguna degli iceberg di Jokulsarlon e l’area geotermica di Landmannalaugar.
-
Isole Lofoten
La bellezza delle isole Lofoten, adagiate nel mar di Norvegia, lascia senza fiato. Un angolo di paradiso reso ancora più magico dalla possibilità di osservare i fasci di luce che colorano il cielo durante le gelide notti autunnali e invernali.
-
Lapponia
La natura incontaminata della Lapponia è uno dei posti più belli per immergersi nello spettacolo delle luci del Nord. Il periodo migliore rimane quello compreso tra la fine di settembre e la fine di marzo.
-
Alaska
In Alaska, il luogo perfetto in cui ammirare l’aurora boreale è il Denali National Park ma anche i Monti Brooks e la zona della città di Fairbanks.
E ancora: tra i punti di osservazione più belli per l’aurora boreale vi sono l’Abisko National Park in Svezia, le isole Fær Øer in Danimarca, le isole Shetland della Scozia e le scogliere Cliffs of Moher in Irlanda. La Groenlandia e i suoi territori sconfinati e incontaminati è invece famosa per la frequenza e l’intensità delle aurore boreali. Stessa cosa per la Russia: attenzione però alle temperature che, durante l’inverno, possono scendere fino a -50 gradi.
(Nel video, realizzato dal filmmaker Alexis Coram per National Geographic, la colorata danza di luci dell’aurora boreale nel cielo dell’Alaska)
Edoardo Massimo Del Mastro
Per saperne di più su questo straordinario fenomeno naturale, ne abbiamo parlato con Edoardo Massimo Del Mastro, grande appassionato d’Islanda, una terra che ormai considera la sua seconda casa. Edoardo ama andare alla scoperta dei luoghi incontaminati immersi nella natura e nel silenzio. Ha viaggiato per più di una settimana in camper tra la California e il Nevada svegliandosi, al mattino, tra le sequoie giganti del Yosemite National Park, uno dei parchi naturali più belli del mondo, ha attraversato in jeep il deserto della Namibia con le sue spettacolari dune rosse e arancioni, ha trascorso notti e notti in tenda all’interno del Denali National Park in Alaska con temperature glaciali che segnavano -20, fino a perdersi tra i sentieri della Cambogia e le sue spiagge deserte. Su Youtube, i suoi video raccontano i suoi viaggi on the road in scenari pazzeschi, alla scoperta dei posti più incontaminati del mondo ma anche di quelli con le luci più scintillanti e con architetture da togliere il fiato.
(Photo credit: Mente nomade/Facebook)
Ecco cosa ci ha raccontato:
- Quali sono i posti in cui hai avuto la straordinaria possibilità di ammirare l’aurora boreale?
Purtroppo (o per fortuna!) solo l’Islanda. In diverse occasioni, ma sono riuscito a vederla solo lì!
Visualizza questo post su Instagram
- Qual è la sensazione che hai provato la prima volta in cui ti sei trovato davanti alla meravigliosa danza di luci?
È difficilissimo spiegarlo a parole: l’aurora è un fenomeno talmente unico che è limitativo anche nel vederlo in foto o in video. Ricordo che ero a dormire in un cottage a nord-est dell’Islanda, il periodo era settembre. Ero in viaggio con uno dei miei gruppi e ad un certo punto, una ragazza comincia ad urlare “aurora ragazzi, aurora!”.
Senza pensarci troppo, ci siamo fiondati fuori in pigiama per ammirare lo spettacolo che madre natura ci stava offrendo.
Era ovunque, rimasi minuti imbambolato con la testa all’insù, senza fotografare, fare video, parlare. Nulla. Stupore allo stato puro!
- Ogni anno, organizzi viaggi di gruppo on the road alla scoperta dell’Islanda e quelli da febbraio a marzo 2019 sono quasi tutti sold out. L’Islanda ormai per te è un po’ casa: quante volte sei già tornato e cos’è che rende questo Paese così speciale?
Sono stato in Islanda undici volte, ed ogni anno (da ormai tre anni) portiamo alla scoperta dell’Isola di ghiaccio una media di 20 gruppi da 15 persone l’uno.
L’Islanda mi ha colpito al cuore dal primo minuto in cui i miei occhi si sono posati su tanta meraviglia. Paesaggi unici nel loro genere, ospitalità da parte degli Islandesi cordialissima e pronti ad aiutarti e dispensare consigli.
Mi sono sentito subito a casa e dal primo viaggio in quella terra, mi sono promesso di tornarci ogni volta che ne avevo la possibilità.
(Photo credit: Mente nomade/Facebook)
- Sono sempre di più gli italiani che scelgono l’Islanda per ammirarne le sue meraviglie: quali sono i posti imperdibili? E quelli che l’aurora boreale trasforma in uno scenario indimenticabile?
I luoghi che amo di più dell’Islanda sono la parte est dell’isola e la parte Nord-Ovest (sopra la capitale Reykjavik).
L’Islanda ha davvero tantissimo da offrire e ogni chilometro percorso, vi renderete conto che potrete innamorarvi ovunque guardiate!
Per quanto riguarda l’aurora boreale, sicuramente tra i luoghi più belli dove fotografarla è dietro il Monte Kirkjufell (nord-ovest, sopra Reykjavik), accanto ad una bella cascata, magari Skofagoss e il ghiacciaio Jökulsárlón.
Per il resto, l’aurora boreale trasforma in uno scenario indimenticabile anche la parte meno bella dell’isola
- Terra di ghiaccio e di fuoco: così viene definita l’Islanda per l’immensa bellezza dei suoi paesaggi e la straordinaria varietà di fenomeni naturali che la contraddistinguono. Una natura incontaminata come quella che caratterizza un altro Paese che porti nel cuore: l’Alaska. La prima volta che hai visitato l’Alaska era pieno inverno ed avevi deciso di vivere questa esperienza in solitaria. Quanto è importante per te il contatto e l’immersione nella natura?
Importantissimo. In ogni mio viaggio la prima cosa che cerco è appunto quello.
Non mi piace viaggiare da solo per grandi città, ma preferisco “perdermi” nella natura, dove magari per qualche giorno non incontro nessuno e posso stare “solo” con me stesso.
L’Alaska sicuramente continua ad essere il viaggio che più di tutti, rispecchia i miei canoni di “perfezione” di immersione nella natura. Per questo ci sono stato già due volte e a maggio del 2019 ci tornerò di nuovo (e forse anche prima.. ma shhh, io non vi ho detto nulla!)
(Photo credit: Mente nomade/Facebook)
- Una domanda per chi vorrebbe tanto vedere l’aurora boreale ma teme il freddo: cosa è indispensabile mettere in valigia per fronteggiare le basse temperature tenendo conto che, a volte, prima di avvistare l’aurora boreale, è necessario trascorrere molto tempo all’aperto?
Diciamo che a prescindere, per affrontare un viaggio in posti “freddi” l’abbigliamento è estremamente importante!
Io mi copro vestendomi a “cipolla”, partendo da 2 paia di calze, una più pesante e una più leggera da mettere sotto.
Scaldamuscoli lunghi da indossare sotto a dei pantaloni imbottiti di pile e impermeabili, maglia termica, pile, maglione e giacca imbottita impermeabile, cappello di lana e guanti (importantissimi!).
Da li posso regolarmi nel caso in cui faccia più o meno freddo e togliere qualche strato.
Leggi anche:
- A Venezia, la libreria Acqua Alta: un posto magico all’insegna del riciclo creativo e del non spreco e una delle 10 librerie più belle del mondo (foto e video)
- Farm Cultural Park, così artisti e residenti hanno trasformato Favara in una piccola Berlino
- I castelli più belli d’Italia: ecco 10 fortezze incantevoli per vivere una vacanza da fiaba
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.