AUTOBUS GRATIS IN GERMANIA
In Germania almeno ci provano. L’idea è rivoluzionaria e potrebbe creare un precedente per tutti i paesi dell’Unione, compresa l’Italia. In sintesi: bus gratuiti per i cittadini per ridurre lo smog, migliorare la situazione ambientale e disincentivare l’uso dell’auto privata. Ed evitare la super multa Ue per il cronico superamento dei limiti prescritti per le emissioni di biossido di azoto e di polveri sottili, in gran parte provenienti dai gas di scarico di auto, camion e furgoni.
Per il momento i tedeschi partono con bus, e anche tram e metropolitana, gratuiti in cinque città. L’ex capitale Bonn, Essen, Herrenberg, Mannheim e Reutlingen. Ovviamente sarà il governo centrale a risarcire i comuni per i mancati introiti da biglietti e abbonamenti, e se l’esperimento dovesse funzionare, tutte le amministrazioni comunali tedesche potrebbero accedere a un fondo Mezzi pubblici gratis. Con una spesa per il bilancio pubblico di 13 miliardi di euro l’anno.
LEGGI ANCHE: Veleni in città, usiamo troppo l’auto. Ma per cambiare non si può aspettare un’ora un autobus
MEZZI PUBBLICI GRATIS IN GERMANIA
Vediamo quali sono i vantaggi di un’operazione che, a prima vista, sembra una pura utopia. Primo: ridurre l’inquinamento e lo smog significa anche abbattere i relativi costi, a partire proprio dalle multe dell’Unione. E tra i costi ci sono anche le spese sanitarie per le persone che si ammalano per cause legate allo smog. Secondo: Bus gratis significa investire nella rete del trasporto pubblico, migliorando la qualità del servizio e venendo incontro alla domanda dei cittadini di mezzi alternativi all’auto privata. Un cittadino può scegliere di prendere un autobus e rinunciare alla macchina se ha la sicurezza che il bus passi regolarmente e frequentemente, cosa che invece in Italia avviene molto di rado.
Quanto alla popolazione, i vantaggi sono evidenti, oltre alla possibilità di vivere in città più pulite. C’è un doppio risparmio. Da un lato le spese per muoversi in auto (dalla benzina al parcheggio fino alle multe) e dall’altro l’azzeramento dei costi del trasporto pubblico. Secondo i calcoli dell’Associazione tedesca delle aziende di trasporto (Vdv) con ogni viaggio su un mezzo pubblico, un passeggero consuma metà dell’energia che spreca prendendo un’automobile.
PER APPROFONDIRE: Ultimi in Europa, anche quando si tratta di lotta allo smog. La verità in questo libro
BUS GRATIS IN GERMANIA CONTRO LO SMOG
E veniamo ai costi. Certo: 13 miliardi l’anno per finanziare il Bus gratuito non sono pochi. Ma non è neanche una cifra enorme, se pensiamo alla portata di questo piano. D’altra parte, la lotta all’inquinamento non è un pasto gratis, e dei costi sono comunque da mettere nel conto. In compenso l’amministrazione pubblica può mettere, come voci di ricavi, la riduzione degli incidenti stradali, il calo dell’inquinamento atmosferico e dell’inquinamento acustico e la riduzione dei gas serra. Un vero pacchetto di benefici. A fronte poi di mancati ricavi in aziende, quelle del trasporto locale, che comunque presentano un rapporto squilibrato, già oggi, tra costi e ricavi, con deficit più o meno permanenti.
Vedremo come andrà avanti l’esperimento tedesco. E in Italia? Non facciamoci troppe illusioni: una vera politica del trasporto pubblico locale è tutta ancora da costruire. E partiamo da un punto molto sconfortante: siamo ultimi in Europa per l’età media dei bus e per l’inquinamento che producono. Un motivo in più per guardare con molto interesse il passo avanti della Germania.
TRASPORTO PUBBLICO: DOVE L’INNOVAZIONE MIGLIORA IL SERVIZIO
- I treni in Olanda vanno solo con il vento. Zero emissioni, 200 chilometri per ogni pala
- Taxi elettrici, sbarcano a Londra e sostituiscono gli storici Black Cab (foto)
- Treno a idrogeno, ricavato dall’acqua: ci siamo. Ne partono 14 in Germania
- A Marsiglia la nuova linea di autobus elettrici, ecologici ed efficienti (Foto e video)
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.