Una statistica orribile, ma purtroppo autentica. Uno spreco a tutto campo che investe i nostri stili di vita, la perdita di rispetto, e quindi di senso, della comunità dove conviviamo con altri (la città, la campagna, il borgo), i problemi di inquinamento e anche di smaltimento dei rifiuti che provochiamo solo con le nostre mani, in questo caso di persone incivili. Un automobilista su tre, ecco il dato davvero sconfortante, continua a non perdere una delle peggiori abitudini degli italiani al volante: gettare roba dal finestrino. Qualsiasi oggetto. In primis fazzoletti di carta e cicche di sigarette, ma poi, a seguire, qualsiasi avanzo o rifiuto. E perfino pannolini del bambino cambiato in macchina.
Le sigarete gettate dal finestrino
Lo scempio di questa abitudine è sotto gli occhi di tutti. Strade, marciapiedi, piazze, più sporche e più difficili da pulire. Inquinamento in crescita, alla faccia di tutte i proclami che facciamo a parole sulla sosteniblità e sul mondo che vorremmo più pulito mentre noi stessi, ogni giorno, lo sporchiamo. Forse bisognerebbe ricordare a ciascun automobilista che soltanto una cicca di sigaretta, da sola, contiene 4mila sostenze tossiche, che con questo modo di liberarsene, vengono poi messe in condizione di “circolare” nell’aria e nello spazio dei nostri luoghi della convivenza. Che dire? Come fermare gli incivili che, uno su tre, non sono proprio una minoranza? A chi spiegare che la strada non è una discarica a cielo aperto? Domande semplici, con risposte difficili. Sì, abbiamo le multe, le regole, le norme, i galatei, ma forse manca una cosa essenziale: la nostra ripugnanza di fronte a persone così stupide e irresponsabili.
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