La rivista tedesca Oko-test ha esaminato 30 balsami per capelli tinti, quelli che di solito fanno grandi promesse in termini di risultati, e ha scoperto una serie di anomalie negli ingredienti di base. Anche da parte di grandi e famosi marchi. Gli aromi profumati di questi prodotti, per esempio, nel caso dei balsami di La Biosthetique, Pantene Pro-V e Hai Biology contengono la galaxolide (Hchh) che, nel caso di L’Oreal, viene associata alla tonalide (Ahtn). In entrambi i casi, si tratta di sostanze che si vanno ad accumulare nel tessuto adiposo e, secondo l’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa), potrebbero danneggiare il sistema endocrino. Perché non sostituirle?
Un’altra sostanza sospetta e rischiosa è il cashmeran, presente nei balsami per capelli tinti della Biostequie e del Redken Color Extend Magnetics: si tratta di un’altra sostanza di facile accumulazione nel tessuto adiposo, inquinante e non biodegradabile nell’ambiente, mentre l a fragranza hydroxycitronellal (presente nel balsamo Aveda Color control e nel Hair Biology Full & Shining) provoca piuttosto frequentemente reazioni allergiche. Diversi balsami (da Procter & Gamble a Oréal) utilizzano alcuni conservanti che sono considerati sospetti al fine dei possibili rischi a livello ormonali.
Infine, una buona notizia: dalla tabella che pubblichiamo qui, si ricava che la metà dei prodotti testati 815 su 30) ottiene un giudizio finale “ottimo”. E questa è sicuramente una buona notizia per chi fa uso dei balsami per i capelli tinti.
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