BANDA RULLI FRULLI
Cestelli delle lavatrici trasformati in timpano. Cerchioni delle auto che diventano rullanti. Buona parte degli strumenti di una band unica al mondo, la «Rulli Frulli», provengono dal mondo del riciclo e del riuso. Ma non c’è solo questo. Prima delle cose e degli oggetti, con questo progetto si recuperano le persone.
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RULLI FRULLI LA BAND DEL RICLO
I componenti della band sono 75, divisi anche per età: sono stati capaci di fare, dal 2010, 180 concerti e incidere cinque album con loro pezzi. Oltre che recupero, l’altra parola chiave della band è inclusione. E infatti nel gruppo suonano anche tanti giovani disabili, come ha voluto dal primo momento Federico Alberghini, una quarantenne visionario, autore del coraggioso progetto. Il gruppo è nato in Emilia e ha creato poi filiali, con band autonome, a Bologna e Parma, ma anche a Roma e Milano. E alcuni dei ragazzi più grandi da semplici suonatori sono diventati anche maestri di musica per i nuovi ingressi.
MUSICA PER RAGAZZI CON DISABILITÀ
Il merito di questo progetto, come già anticipato, è di Federico Alberghini, ideatore e fondatore del corpo musicale, a cui a dato vita nel 2010 insieme alla Fondazione Scuola di musica C. e G. Andreoli. Da allora quella che sembrava solo un’utopia oggi è diventata una splendida realtà. Fin dall’inizio, infatti, Federico aspirava a costituire una banda composta solo da strumenti nati da materiali di recupero e che sapesse lavorare sull’integrazione dei ragazzi diversamente abili. Un traguardo ampiamente tagliato con tante soddisfazioni tra cui le collaborazioni di grandissimo prestigio: ad ascoltare questi ragazzi fenomenali si sono alternati Jovanotti, Mika e persino Papa Francesco.
Le foto sono tratte dalla pagina Facebook Banda Rulli Frulli
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