BAR LIBRERIA
Dall’abisso delle slot machine, con tutti i guai che portano al piacere, puro e senza rischi, della buona lettura. Da una malattia sociale che solo nel Lazio, per esempio, brucia e spreca 7 miliardi di soldi dei cittadini (spesso anche poveri), a una nuova forma di condivisione. Gianni Carbonaro è un barista romano e ha fatto una scelta importante: ai guadagni “facili” dei videopoker nel suo bar al civico 234 di via Conca d’Oro ha preferito il “bookcrossing”. Così il suo locale è diventato un vero e proprio punto d’incontro dove non prendere solo il caffè ma anche dove sfogliare un libro o giocare, ad esempio, a “battaglia navale”.
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CONTRASTO AI VIDEOPOKER
Al posto delle macchinette, infatti, da qualche tempo c’è una ricca libreria anche perché, come ha spiegato in una recente intervista, Gianni non ne poteva proprio dei videopoker che portavano nel suo bar un vero e proprio esercito di disperati. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, però, sono stati due furti che lo hanno convinto definitivamente e l’hanno spinto a fare una netta inversione di marcia, assecondando una passione che lo accompagna da sempre, quella dei libri.
BOOKCROSSING
E la libreria si è riempita grazie ai clienti e ai cittadini del quartiere che pian piano hanno portato i vecchi libri conservati in casa, già letti o mai consultati, e li hanno offerti alla comunità. Così in breve tempo il bar si è trasformato da un ritrovo per “appassionati di gioco” a uno per “appassionati di lettura”. Il tutto tra l’aroma del caffè, due chiacchiere tra amici e con le note dei grandi classici della musica italiana che fanno da sottofondo tra una pagina e l’altra. Pagine che i clienti possono continuare a leggere anche a casa perché “se il libro piace, – ha dichiarato Gianni – sono pronto a regalarlo. Perché per me è una soddisfazione”.
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