Belladonna: proprietà, usi e controindicazioni

Rimedio naturale per coliche e spasmi. Cresce in terreni calcarei e in zone montane fino a 1.400 metri di altezza. Attenzione alla raccolta: è una pianta velenosa

pexels nietjuh 1809343 scaled

La Belladonna è una pianta perenne, cespugliosa, a rizoma carnoso, fusti ramificati lisci, alti fino a 2 metri. Le foglie sono di colore verde opaco appaiate o alterne ovato-allungate con pelo ghiandolare, responsabile dell’odore poco gradevole.

Cos’è 

I fiori sono campanulati e penduli, di colore violaceo, i frutti sono lucide bacche nere. Le parti che vengono utilizzate sono il rizoma e le foglie, con la raccolta che inizia verso metà giugno. E con un’avvertenza: la Belladonna è una pianta velenosa in tutte le sue parti, motivo per cui si sconsiglia l’utilizzo fai-da-te. Tutta la pianta è infatti tossica, in particolare le bacche, per il contenuto di alcaloidi tropanici (scopolamina e atropina), il veleno della belladonna.

Origini del nome

Un nome così curioso non è casuale: “Belladonna” deriva dal gergo popolare veneziano cinquecentesco, e allude al fatto che il succo delle sue bacche veniva usato come cosmetico dalle donne, per la cura della pelle e per fare risplendere gli occhi.

Dove cresce

Questa pianta cresce in terreni calcarei e sporadicamente in zone montane fino a 1.400 metri. Il suo habitat preferito è fra i cespugli e nelle radure dei boschi di latifoglie e nelle zone montane e submontane dell’Europa centrale, Africa settentrionale ed Asia occidentale. In Italia la si può trovare nei boschi delle Alpi e degli Appennini.

La pianta 

La pianta della belladonnna può superare il metro di altezza sviluppando un fusto semplice, eretto e robusto. Le foglie sono alterne, ovali e a margine intero, lunghe fino a 15 centimetri. Foglie e fusto sono ricoperti da una peluria responsabile dell’odore sgradevole emanato dalla pianta. I fiori di belladonna sono campanulati, viola, isolati e pendenti mentre il frutto è una bacca sferica, lucida e nera a maturità, che contiene i semi di belladonna. Le bacche di belladonna sono la parte della pianta che presenta maggiore tossicità.

Proprietà

La Belladonna è una pianta che presenta queste proprietà:

  • Narcotica
  • Antispasmodica
  • Antisecretiva a livello delle ghiandole salivari e sudorifere
  • Anticolinergica 

Benefici

La pianta contiene atropina e scopolamina, e agisce sul sistema nervoso parasimpatico e centrale. Viene considerata un rimedio naturale per le coliche e gli spasmi. Gli alcaloidi presenti nelle foglie di belladonna hanno inoltre la capacità di ridurre le secrezioni salivari e gastriche e la produzione di sudore e di provocare il rilassamento muscolare di tutto l’apparato digerente, delle vie biliari, della vescica e dei bronchi. La belladonna viene dunque usata in medicina per ridurre la secrezione acida e della motilità gastrica e favorire la cicatrizzazione dell’ulcera e per l’azione broncodilatatrice, utile per migliorare la ventilazione polmonare in caso di eccessiva secrezione bronchiale, in presenza di asma e bronchite.

Controindicazioni

Poiché si tratta di una pianta tossica in tutte le sue parti, la Belladonna non va preparata in modo autonomo, e può essere somministrata soltanto sulla base delle indicazioni del medico. 

Leggi anche:

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto