Semplice da usare, con un banale infuso, ma molto potente per i tanti benefici che apporta al nostro organismo, già da quando siamo piccoli, tanto da essere definita “la prima medicina per i bambini”. La camomilla, della quale ne faceva un grande uso Alessandro Manzoni come rimedio naturale contro la stanchezza, è una pianta erbacea (della famiglia delle Asteraceae) che può essere coltivata, ma cresce anche spontaneamente. Il momento migliore per la raccolta inizia con la primavera, ma per i suoi usi è disponibile durante tutto l’anno. La camomilla è da sempre considerata un ottimo rimedio non solo contro l’insonnia ma, per le sue proprietà anti spasmodiche e rilassanti, anche contro lo stress, i crampi addominali, la cattiva digestione, le occhiaie e i dolori mestruali. Il suo nome deriva dal greco “chamàimēlon” che vuole dire letteralmente “mela della terra”, perché l’odore che emana è simile a quello della mela nana.
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Valori nutrizionali
La camomilla vanta numerose proprietà nutrizionali. Una tazza di infuso, come specifica Humanitas, contiene:
- circa 230 g di acqua
- 0,5 g di carboidrati
- 47,4 UI di vitamina A
- 2,4 µg di folati
- 21,3 mg di potassio
- 4,7 mg di calcio
- 2,4 mg di sodio
- 2,4 mg di magnesio
Ma anche ferro, zinco, manganese, fluoro e cumarina.
Benefici
La camomilla è assai diffusa in Europa e in Asia, cresce spontaneamente nei prati e in campagna ma sopravvive anche in terreni poveri. Se è vero che la camomilla concilia il sonno, è vero anche che affinché sprigioni tutto il suo potere sedativo deve essere preparata a regola d’arte, altrimenti rischia di diventare una bevanda eccitante anche più del caffè. I più importanti benefici della camomilla sono:
- E’ un rimedio naturale contro l’ansia, l’insonnia e i problemi di stomaco
- A uso topico può essere utile per ferite cutanee, irritazioni e fastidi agli occhi
- Ha una buona azione igienizzante della bocca se usata come collutorio
- Può funzionare per le piccole coliche dei bambini e per la diarrea
- Aiuta contro la stanchezza, grazie alle sue qualità toniche
- Ha un effetto antispasmodico ed è utili, quindi, in caso di crampi
Come si prepara
Innanzitutto, è bene sapere che nella camomilla sono i fiori a possedere il maggiore principio attivo, meglio se con i capolini intatti. Dunque, procuratevi i fiori e, se potete, non utilizzate le bustine, all’interno delle quali non sempre trovate la camomilla di qualità o comunque le parti più pregiate della pianta. L’acqua nella quale preparare l’infusione deve avere una temperatura di circa 90°. Questa deve sempre essere portata ad ebollizione e per farlo potete adoperare un bollitore oppure un pentolino. La bollitura non deve essere troppo prolungata, per cui togliete la pentola dal fuoco appena vedete comparire le prime bollicine. A questo punto, l’acqua bollente non va versata sulla bustina, ma è quest’ultima che va immersa nell’acqua che sia stata precedentemente versata in tazza. L’infusione deve durare non più di cinque minuti.
Come si prepara la camomilla con i fiori
Se anziché la bustina, avete a disposizione i fiori, metteteli in un infusore da tè e immergetelo poi nell’acqua bollente. Potete anche zuccherare leggermente la vostra camomilla con del miele, dello zucchero di canna o, ancora meglio, un po’ di zucchero demerara, originario del Sudamerica, che dolcifica senza alterare il sapore dell’infuso. Un po’ di limone fresco è sempre gradito. Se avete esagerato con lo zucchero o il miele, potete stemperare con il latte che renderà la vostra camomilla più cremosa. Se amate la frutta fresca, provate metterla nel vostro infuso di camomilla per darle sapore, oppure optate anche per qualche goccia di succo di frutta biologico. I cultori della camomilla, scaldano la tazza con dell’acqua calda di rubinetto prima metterci dentro in infusione la camomilla. In questo modo la bevanda si mantiene caldo più a lungo. Ovviamente poi l’acqua calda della fontana va gettata via e sostituita con quella che avete fatto bollire, nella quale immergere la bustina di camomilla o l’infusore con i fiori.
Come si prepara la camomilla per bambini
Anche i neonati e i bambini possono assumere la camomilla, ma in caso di situazioni particolari il consiglio del pediatra è sempre auspicabile, visto che le linee guida nazionali e internazionali in materia di nutrizione infantile, affermano che fino a sei mesi di vita, il lattante dovrebbe assumere solo latte materno. Di solito la camomilla si può somministrare sin dalle prime settimane di vita ma solo se ne esistano le effettive necessità. La camomilla, infatti, concilia il sonno dei più piccoli e facilità l’eliminazione dei gas intestinali, aiutando la digestione. Si possono adoperare anche i fiori sfusi da comprare in erboristeria per preparare decotti e infusi. Per fare una camomilla efficace per i lattanti, mettete in infusione i capolini della camomilla oppure le bustine che avrete comperato al supermercato. Evitate quella solubile che contiene zuccheri e favorisce l’insorgere della carie. Quando è pronta, fatela raffreddare e somministratela solo da tiepida, mettendola nel biberon. La camomilla ha un effetto abbastanza rapido per quanto riguarda l’eliminazione delle coliche intestinali.
Quante volte al giorno si può assumere?
L’uso della camomilla è molto sicuro, e quindi si può prendere anche più d’una volta al giorno. Attenzione però a non esagerare: il rischio è che in seguito a un uso ad alti dosaggi e prolungato della camomilla, il nostro organismo abbia poi problemi ad assimilare il ferro. L’altro rischio è una sonnolenza che accompagna le nostre giornate.
Quanto tempo ci mette per fare effetto?
Per fare effetto la camomilla non ha bisogno di molto tempo. Tutto dipende dall’infusione. Non bisogna eccedere nei tempi di infusione, che vanno da 1 a 3 minuti: altrimenti si rischia un effetto contrario in quanto il fiore della camomilla ha il tempo di sviluppare la caffeina che contiene. Con un’infusione rapida, il colore dell’infuso deve restare chiaro, a conferma che i tempi sono corretti, e allora gli effetti della camomilla saranno quasi istantanei. O comunque molto rapidi.
Controindicazioni
Le reazioni allergiche alla camomilla sono molto rare, e quindi non esistono particolari controindicazioni per il suo uso. In particolare possono esserci allergie alla camomilla associate ad allergie a piante correlate, come la margherita, il prezzemolo, il crisantemo, l’ambrosia e la calendula. La camomilla contiene una piccola quantità di cumarina, che potrebbe creare problemi nel caso di assunzione di farmaci anestetici.
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