Viaggiare: l’unico piacere senza controindicazioni

Una palestra del cervello e un antidepressivo naturale. Ma anche un modo per conoscere meglio noi stessi. Due viaggi all’anno riducono i rischi di malattie vascolari

benefici viaggiare

Si può viaggiare in mille modi. Da turisti classici, con il tour “chiavi in mano” e tutto organizzato. Da esploratori, con tappe da costruire durante il percorso.  Con una meta, stabilita prima della partenza. Senza un traguardo, pronti a modificare l’itinerario sulla base di nuove scoperte. Da soli, con una ristretta compagnia, in gruppo. Tanti modi e una sola certezza: viaggiare fa molto bene. Al corpo, alla mente, alla nostra salute in generale.

VIAGGIARE

Per capire quanto sia indispensabile uscire dalle nostre zone di sicurezza , dai luoghi delle abitudini e del quotidiano, basta ripercorrere le fasi più critiche della pandemia. Quando abbiamo vissuto sulla nostra pelle il disagio dell’immobilismo, dell’impossibilità  di fare un programma che non fosse routine o una terapia contro il Covid-19. Poi, una volta riprese le vecchie abitudini, il viaggio è riapparso come un miraggio di benessere, un modo per «cambiare aria», e dare un tocco di leggerezza a vite appesantite dai tempi complicati che stiamo attraversando.

LEGGI ANCHE: Vacanze con il baratto: come organizzarle

BENEFICI DEL VIAGGIO

Per semplificare, ci sono almeno cinque buoni motivi che dovrebbero indurci a considerare il viaggio, in qualsiasi forma organizzativa, come un appuntamento da non mancare, non meno di due volte l’anno.

  • Il viaggio è un’autentica palestra del cervello, lo tiene in allenamento, lo sollecita e con questo aumenta la nostra creatività. Viaggiando, dobbiamo sforzarci per adattarci a nuove lingue, abitudini, stili di vita. E questo aiuta a sviluppare il cosiddetto pensiero  laterale, l’arma con il quale possiamo trovare soluzioni veloci a problemi improvvisi.
  • Viaggiare spinge, in modo naturale, alla tolleranza. Le persone che incontriamo sono spesso diverse, e anche se abbiamo l’istinto a giudicarle, più giriamo e più impariamo a relazionarci con gli altri. Senza dare pagelle, e con la mente aperta sulla diversità.
  • Viaggiare significa conoscere senza pregiudizi: un’attitudine già nota all’Homo erectus, comparso in Africa poco meno di due milioni di anni fa, e all’Homo sapiens, che ha scoperto tutte le terre, mosso non soltanto da interessi economici (per esempio aprire nuove vie commerciali), ma anche dalla curiosità scientifica e dal desiderio di passare alla storia.
  • Il viaggio rilassa, e aiuta molto a liberarsi dello stress. Lo dimostra il fatto che, già poco dopo la partenza, i valori della pressione sanguigna tendono a normalizzarsi, anche per effetto delle pause rispetto alle tensioni lavorative che affrontiamo ogni giorno. L’80 per cento dei viaggiatori dice di tornare con un umore migliorato.
  • Il viaggio, con la sua molla fatta di curiosità, aiuta la nostra autostima, ci porta a conoscerci meglio dall’interno e ci aiuta a sviluppare capacità organizzative che magari non sapevamo di avere.

PERCHÈ VIAGGIARE FA BENE?

Accanto ai motivi di impatto psicologico, tra i benefici del viaggio bisogna poi aggiungere i vantaggi in termini di salute del corpo.

  • Due viaggi all’anno riducono i rischi di malattie E questi pericoli crollano del 30 per cento, come dimostra uno studio pubblicato sulla Harvard Business Review, se si riesce a viaggiare regolarmente durante l’anno.
  • Nello stesso studio viene certificato che il 94 per cento delle persone che viaggiano dicono di avere più energie fisiche al momento del rientro.
  • Viaggiare rafforza i muscoli e una ricerca dell’Institute of Child Health di Londra dimostra che i viaggiatori abituali hanno un rischio fratture ridotto del 20 per cento. Se non altro per le frequenti e salutari camminate.

COME IL VIAGGIO APRE LA MENTE

Se il viaggio è conoscenza, l’apertura mentale che ne deriva è quasi automatica. Le persone che hanno viaggiato molto le riconoscete subito:  sono più tolleranti e curiose, hanno sempre qualche dubbio da manifestare e non vivono barricate nelle loro certezze, sono capaci di reggere conversazioni di ogni genere, e non limitate come argomenti. Viaggiare apre la mente come una scatoletta, in quanto comunque ci mette a contatto con qualche forma di diversità e ci obbliga ad adattare il nostro stile di vita ad altre consuetudini. Siamo meno soli e più vicini alla diversità dell’uomo. Il viaggio è anche molto formativo. Per un paio di secoli, tra il Settecento e l’Ottocento, la grande aristocrazia europea si è formata attraverso il Grand Tour, l’affascinante viaggio che i giovani rampolli di queste famiglie facevano per conoscere luoghi, storia e personaggi, del l’Europa continentale, a partire dalla Bella Italia.

QUANTO E’ IMPORTANTE VIAGGIARE?

L’importanza del viaggio è legata anche a un altro fattore, che non rientra né nella conoscenza né nelle forme di benessere fisico e psichico. Viaggiare è un naturale antidepressivo, forse il più potente. Agisce come uno dei grandi piaceri della vita, senza controindicazioni ( a differenza di altri piaceri…), e senza creare dipendenza. Ma soltanto accompagnandoci in nuove avventure, alla scoperta di una parte degli altri, e anche di noi stessi, che avevamo rimosso o non esplorato.  Senza il viaggio, incognite e inconvenienti compresi, la vita è più povera e più arida.

VIAGGIARE FA DIMAGRIRE?

Non fidatevi troppo di questa parziale fake news: viaggiare non fa dimagrire. Anzi. C’è il rischio che, durante il viaggio, possiate prendere qualche chilo, con frequenti prime colazioni, pranzi e cene. Pensate un attimo al buffet del breakfast, al quale non rinunciamo mai quando siamo in viaggio, con la sua carica di calorie, e vi sarà tutto chiaro. Altra cosa è se il viaggio ha una caratura sportiva, con sforzi e attività che inducono a mangiare poco e muoversi tanto. A quel punto può diventare anche una piacevole dieta dimagrante, tra l’altro non troppo faticosa.

VIAGGIARE FRASI CELEBRI

  • «Viaggiare, insieme a leggere e ascoltare, è sempre la via più utile e più breve per arrivare a se stessi» Jan Brokken

Il triangolo viaggio-lettura-ascolto  è una chiave fondamentale per godersi la vita nella sua pienezza. E per andare a fondo, senza superficialità e con sana leggerezza nelle relazioni umane. Ma è anche la chiave per aprire la porta, spesso chiusa con il catenaccio, del nostro cuore e della nostra anima.

 

  • «La meta è partire»Cesare Ungaretti

Non è mai importante dove si va, ma come si viaggia. Luoghi brutti possono lasciare un segno molto più profondo di paradisi terrestri che pure ci colpiscono. La chiave del viaggio è il percorso, dalla partenza all’arrivo. Il resto viene dopo.

 

  • «La persona che parte per un viaggio non è più la stessa che torna» Anonimo

Considerando l’enormità di fattori che il viaggio mette in gioco, è impossibile tornare esattamente come si è partiti. Viaggiare significa anche evolvere, diventare un’altra persona, diversa da quella che si era prima. E, ci si augura, migliore.

 

  • «Colui che vuole viaggiare felice, deve viaggiare leggero» Antoine de Saint-Exupery

La leggerezza di cui si  parla qui non è soltanto quella del bagaglio, che se è troppo ingombrante comunque rende più complicato il viaggio. È la leggerezza calviniana, degli uomini che si muovono come le rondini, planando sulle cose, senza indifferenza, ma anche con la dovuta distanza per non restarne intrappolati.

QUALCHE CONSIGLIO PER VIAGGI SICURI ED ECONOMICI:

Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
Torna in alto