A cosa fa bene la pallavolo

Alimenta il senso di appartenenza, insegna la disciplina e le regole, riduce lo stress. E stimola gran parte dei muscoli.

Pallavolo benefici

Pallavolo: un gioco di squadra tra i più amati e praticati in Italia, tiene in allenamento il fisico, è divertente e aiuta a stare bene. La pallavolo è adatta a grandi e piccini e si può iniziare a giocare anche da adulti. La squadra alimenta il senso di appartenenza, ci si sente parte di un gruppo e si impara così ad aiutarsi, e motivarsi, a vicenda. A tutto vantaggio anche dell’autostima. Ma i benefici non si esauriscono qui. Dal punto di vista fisico sono molteplici perché stimola molti muscoli e aiuta a tenersi in forma. Scopriamo i più importanti.

Benefici

I benefici della pallavolo sono di due tipi: psicologici e fisici. In tutti gli esercizi che si fanno durante una partita, dal muro alla schiacciata, serve coltivare il senso tattico. E sviluppare così concentrazione, riflessi, destrezza. Tutto con la stessa attività fisica. Per quanto riguarda il corpo, invece, i vari sforzi di elevazione e coordinazione, portano enormi benefici all’apparato cardiovascolare, ai muscoli e all’addome.

Come cambia il corpo

Giocando con frequenza a pallavolo, il corpo ha dei cambiamenti significativi. Innanzitutto questo è lo sport ideale per contrastare le “braccia a tendina”. ovvero con una scarsa tonicità al punto che, una volta alzate, assumono la forma di una piccola tenda. La pallavolo rende i glutei molto solidi e tonici, e snellisce le cosce. I continui esercizi della pallavolo portano alla pancia piatta, mentre le corse brevi e i salti rafforzano polpacci, gambe e glutei.

Quali muscoli si sviluppano?

La pallavolo coinvolge un po’ tutti i muscoli, da quelli delle braccia, che risultano particolarmente tonificati e rinforzati da palleggi, schiacciate, bagher e battute varie, agli addominali, fino ai muscoli delle gambe. Sono soprattutto i polpacci e i glutei a risultarne stimolati e rassodati. Merito di salti e piegamenti. Il palleggio durante la pallavolo agisce in particolare su:

  • Tricipite della sura
  • Quadricipite durante la distensione delle gambe
  • Glutei
  • Addominali
  • Grande pettorale
  • Romboide
  • Estensori delle dita per spingere il pallone

Il bagher, oltre a stimolare il tricipite della sura, i glutei e gli addominali, agisce su:

  • Ileopsoas
  • Quadricipite
  • Gran dorsale
  • Grande pettorale
  • Bicipite branchiale

La schiacciata agisce su addominali, glutei, tricipite della sura ma anche:

  • Gran dorsale
  • Cuffia dei rotatori
  • Tricipite brachiale
  • Flessori del polso
  • Glutei
  • Quadricipite.

Benefici della pallavolo

Cosa può insegnarci la pallavolo

Dicevamo che in quanto gioco di squadra, la pallavolo alimenta innanzitutto il senso di appartenenza. Ma insegna anche rispettare le regole, a rispettarsi a vicenda, a essere disciplinati e generosi gli uni con gli altri, a socializzare. Ecco alcuni dei principali benefici:

  • riduce lo stress;
  • aumenta la motivazione;
  • insegna il rispetto verso gli altri e anche verso gli avversari;
  • rafforza gli addominali;
  • tonifica glutei e polpacci;
  • favorisce l’autostima;
  • aumenta la coordinazione;
  • migliora la funzionalità cardiaca;
  • ossigena i tessuti;
  • favorisce il dimagrimento;
  • stimola bicipiti, tricipiti e deltoide.

Qual è lo scopo della pallavolo?

La pallavolo si propone lo scopo di far cadere la palla nel campo degli avversari. Difatti si accumulano punti quando la palla tocca il pavimento dell’avversario, andando oltre la rete situata al centro del campo. Al gioco partecipano due squadre, composte ognuna da 6 giocatori, e la partita viene divisa in set. Ogni set viene vinto da chi raggiunge per primo i 25 punti. Vince la squadra che riesce ad aggiudicarsi 3 set e in caso di parità, 2-2, il quinto set si gioca a 15 punti anziché 25.

Le origini della pallavolo

Nata nel 1895 nel Massachusetts grazie a William Morgan, insegnante di educazione fisica, la pallavolo inizialmente era uno sport insolito rispetto a quelli che andavano per la maggiore. Basati principalmente sulla forza fisica e meno sul gioco di squadra e sulle abilità tipiche di questo sport, che privilegia la strategia e la velocità. Difatti non piacque subito e per diversi anni non riscosse alcun successo negli Stati Uniti. Ma in Sud America, dal Brasile all’Argentina, divenne molto popolare, così come in Oriente, dalla Cina al Giappone. In Italia iniziò a essere praticata e considerata un vero e proprio sport dopo la seconda guerra mondiale.

Dove si gioca

La pallavolo si gioca nel campo da pallavolo, che è suddiviso in due parti, la zona d’attacco e la zona di difesa. Il campo può trovarsi in una struttura chiusa, per esempio una palestra, oppure all’aperto. Inoltre ciascuna delle metà del campo è suddivisa in 6 zone numerate, che tuttavia non sono indicate da linee tracciate ma solo teoriche. In realtà si può giocare a pallavolo anche in un campo non professionale, semplicemente collocando una rete abbastanza alta tra i campi delle 2 squadre partecipanti, delimitando il perimetro con qualche oggetto oppure tracciando delle linee sulla sabbia, nel caso in cui si giochi in spiaggia.

Controindicazioni

La pallavolo, come tutti gli sport, presenta alcuni rischi, soprattutto se si è fuori allenamento o non ci si prepara adeguatamente. Ecco alcuni dei più comuni:

  • Lesioni alle articolazioni della spalla, che è costantemente sotto pressione per via dei servizi. Quando la parte si danneggia, cosa che capita più facilmente nel corso del tempo, possono subentrare dolori e difficoltà nell’eseguire determinati movimenti.
  • Dolore lombare, dovuto ai vari movimenti che si eseguono in questo sport: salti, estensioni, atterraggi e via dicendo.
  • Distorsione di caviglia che causa gonfiore.
  • Tendinopatia rotulea dovuta al deterioramento del tendine oppure a un eccessivo affaticamento dell’area.

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