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Consente di esprimere le proprie emozioni
Disegnare comporta innumerevoli benefici per i bambini sia a livello comunicativo che emotivo. Grazie al disegno i più piccoli riescono a esprimere le proprie emozioni, anche quando non sono ancora in grado di capirle e verbalizzarle.
Allena la concentrazione
Al tempo stesso disegnare favorisce uno stato di rilassamento, utile per i bambini che si sentono stressati o che vivono periodi di tensione. E ancora, favorisce e allena la concentrazione.
Un’alternativa alla tecnologia
D’altra parte aiuta i bambini a essere consapevoli della propria capacità creativa, stimolandoli a diventare creatori del proprio mondo. Insidia da non sottovalutare in un tempo dominato dalla tecnologia, che li tiene incollati allo schermo in modo passivo.
Favorisce la coordinazione
Non solo, disegnare affina anche le capacità cognitive perché i bambini prendono spesso spunto dalla realtà circostante, imparando a osservarla. E favorisce la coordinazione cervello, occhi e mano, stimolando le capacità motorie.
Senza contare che la grafia si sviluppa anche disegnando, attività fondamentale per abituare i bambini a tenere matita e penna in mano, coordinando i movimenti. Inoltre più si coltiva la creatività, più creativi si diventa. Qualità utile, quest’ultima, in tutti gli ambiti esistenziali, non solo in arte.
Come si insegna
Una cosa è insegnare le tecniche del disegno, un’altra favorire l’amore dei bambini verso questa attività che può essere molto più di un semplice passatempo. Sicuramente consentire loro di disegnare liberamente su supporti vari, senza imporre rigide regole, li aiuta a esprimersi in modo più autentico, favorendone la creatività. E sarebbe bene, infatti, non cercare di correggere eventuali «errori», come un tetto di un colore strano, perché si rischia di censurarne la fantasia.
Per quanto riguarda i primi approcci al disegno, già a partire dal primo-secondo anno di vita, l’ideale è fornire ai bimbi foglio e colori, limitandosi a osservare i vari scarabocchi. Col passare degli anni i disegni diventano sempre più dettagliati, prima piuttosto geometrici, poi più complessi.
Cosa sviluppa
In questi primi tempi non è il caso di insegnare tecniche vere e proprie, è sufficiente proporre ai bambini alcune attività. Per esempio, per renderli consapevoli dei limiti delle figure, potreste mostrargli oggetti reali indicando i vari bordi con il dito. Quindi chiedergli di raffigurarli sul foglio. L’osservazione del mondo circostante è fondamentale in arte e va stimolata. Abituateli a guardare con attenzione tutto ciò che hanno intorno, cogliendone dettagli, colori, forme e quant’altro. Dopodiché proponetegli di disegnare le cose che vedono.
Anche copiare altre immagini è utile per imparare il disegno. Mostratene spesso ai bambini e invitateli a riprodurle. Inizialmente, per aiutarli, fategli pure ricalcare i disegni. In un momento successivo passate alla riproduzione in autonomia. Per mantenere le proporzioni, l’ideale è disegnare una quadrettatura sia sul foglio da riprodurre che su quello bianco. Scomporre l’immagine in diverse parti semplifica infatti la riproduzione. Il passo successivo consiste nel copiare un’immagine facendola reinterpretare a modo loro: non pretendete che ci riescano subito, e accontentatevi di un gradino alla volta.
Materiali e colori
Altro aspetto importante è la colorazione dei disegni. Non limitatevi agli stessi colori, proponete tecniche alternative, anche per stimolarne la curiosità. Per esempio potreste iniziare dai pennarelli passando poi alle tempere, ai pastelli o ai colori a cera. Invitateli inoltre a sperimentare direzioni diverse di colorazione. Non è necessario colorare da sinistra a destra, o dall’alto in basso, ma provare vari andamenti, anche in base alle figure. O ancora, colorare in modo alternativo attingendo alla tecnica del puntinismo, che di solito piace molto ai bambini.
Infine non dimenticate l’importanza dei materiali, prima imparano a distinguere fra i vari tipi di carta (ruvida, liscia), i vari formati, i diversi supporti (carta, cartoncino, legno), i vari colori, meglio è. Serve a prendere confidenza. Ma non proponete colori che non siano adatti alla loro età, rischiate di sforzarli inutilmente. Con cosa iniziare allora? Per esempio con i matitoni che, rispetto ai classici pastelli, sono più semplici da impugnare. Senza contare che basta una lieve pressione sul foglio per ottenere un buon risultato, a differenza che con le matite più sottili che richiedono maggiore sforzo.
Altri colori adatti per i più piccoli sono i pastelli a cera, sia per la presa favorita dalla forma arrotondata, sia perché non macchiano troppo. Man mano si può passare alle tempere a dita che sporcano molto ma in compenso ai bambini piacciono moltissimo. Quale miglior modo, d’altronde, per sprigionare la creatività se non dipingendo con le mani. Anche le normali tempere, purché adatte ai bambini, sono un buon materiale di sperimentazione. E via via si possono introdurre acquerelli, china, colori acrilici, spiegando in modo semplice le varie modalità di impiego.
Disegni dei bambini all’ospedale Bambin Gesù
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