Il fosforo è prezioso per la nostra salute per mantenersi in buona salute il nostro organismo necessita di un’ampia gamma di nutrienti. La lista include sostanze quali il calcio, il magnesio, il potassio, oltre che una serie di vitamine che svolgono le funzioni più disparate. Nell’elenco di questi elementi essenziali è incluso anche il fosforo che rappresenta il secondo minerale più abbondante nel nostro corpo. L’85% circa del totale si trova nelle ossa, mentre la restante parte è depositata nei tessuti molli e nei fluidi extracellulari. Scendiamo ora nel dettaglio, andando alla scoperta delle principali proprietà del fosforo e del suo ruolo nel mantenimento del nostro benessere psico-fisico.
Indice degli argomenti
Cos’è
Il fosforo è uno dei vari minerali di cui l’organismo umano necessita in grandi quantità, caratteristica che gli vale il titolo di “macrominerale” o “macroelemento”. Si tratta infatti di una sostanza essenziale nelle trasformazioni energetiche a livello cellulare. Il fosforo è inoltre molto importante per il benessere di ossa e denti, contribuisce al meccanismo di regolazione del PH e occupa un ruolo attivo nella costituzione di DNA e RNA, di alcuni zuccheri e di determinate proteine.
Benefici
Ma quali sono, ancor più nello specifico, le funzioni svolte da questo macroelemento? Tra le varie attività compiute, il fosforo:
- È utile per supportare l’assorbimento di calcio a livello intestinale
- È fondamentale nel processo di formazione ossea e nella crescita dell’organismo
- Coadiuva l’attivazione delle vitamine nel nostro corpo, tra cui quella della vitamina D
- Contribuisce a formare altri elementi importanti come gli enzimi
- Regola diversi processi biochimici, tra i quali la captazione del glucosio
- Stimola la contrazione muscolare
- Agisce positivamente sul cervello, aiutando contro la stanchezza mentale e migliorando le energie psichiche
- Rinvigorisce in caso di stanchezza e di stati depressivi
- Mitiga l’irascibilità e contribuisce a tenere sotto controllo gli sbalzi d’umore legati alla sindrome premestruale e alla menopausa
Non aiuta la memoria
Ci sono tante cose utili per tenere in allenamento e in forma la memoria: da alcuni cibi all’attività fisica, fino al sonno. Ma tra queste cose sicuramente non c’è il fosforo. L’idea che il fosforo faccia bene al cervello e alla memoria è solo un luogo comune, privo di qualsiasi base scientifica. Piuttosto che un singolo elemento, per rafforzare la memoria serve una combinazione alimentare equilibrata, costante e sana.
Dove si trova
Le fonti mediante le quali possiamo assumere il giusto quantitativo di fosforo provengono sia dal mondo animale sia da quello vegetale. Sono diversi gli alimenti che contengono questo macroelemento. Tra le fonti animali possiamo annoverare il latte, i formaggi, il tuorlo d’uovo e il pesce.
Alimenti ricchi di fosforo
Nell’elenco delle fonti vegetali possiamo invece includere:
Fonte di fosforo sono inoltre alcune tipologie di frutta a guscio, tra cui le mandorle, le noci e i pistacchi.
Quanto fosforo bisogna assumere?
Generalmente, un’alimentazione completa ed equilibrata riesce a soddisfare il fabbisogno giornaliero di fosforo. Le dosi consigliate quotidianamente sono pari a 800 mg di fosforo, in base al valore di riferimento europeo. Le quantità possono tuttavia variare a seconda di condizioni specifiche, quali ad esempio la gravidanza o l’allattamento.
Carenza di fosforo
Da un deficit di fosforo possono derivare diverse conseguenze per l’organismo. Una carenza si può ad esempio tradurre in una demineralizzazione ossea o in altre problematiche quali debolezza dei denti, disturbi cardiaci, asma, atonia muscolare, senso generale di malessere, magrezza, nervosismo e stress. Sono diversi i soggetti che possono risultare a rischio di carenza di fosforo. Tra questi si possono ricordare i diabetici, le persone affette da malattie renali o quelle interessate da problemi di malassorbimento intestinale, come nel caso dei celiaci.
Eccesso di fosforo
Un eccesso di fosforo nell’organismo può di contro determinare uno squilibrio nella corretta assimilazione del calcio. Una delle cause dell’alterazione che può prodursi tra i due minerali si contempla nel consumo di zucchero bianco.
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