Latte: benefici, proprietà e intolleranza

Rafforza le ossa. Riduce i rischi di malattie cardiovascolari. I vari tipi di latte e le diverse proprietà

benefici del latte

Rafforza le ossa, ma non solo. I benefici del latte, riconosciuti dalla comunità scientifica, si sono recentemente allungati con i risultati di due ricerche. La prima pubblicata sulla rivista Lancet, su un campione di 136mila persone seguite per ben nove anni, ha accertato un minore rischio di mortalità e di patologie cardiovascolari grazie all’apporto di latte e yogurt. La seconda, pubblicata sul Journal of Dairy Science, su pazienti con diabete di tipo 2, accerta che latte e cereali, a colazione, aiutano a tenere sotto controllo la glicemia.

Benefici

Il latte, perfetto per la colazione quando il lattosio viene assorbito più rapidamente aumentando l’energia del corpo, è un alimento davvero prezioso: è ricco di principi nutritivi importanti che permettono all’organismo di crescere – non a caso è il primo alimento assunto dai neonati – e mantenersi in salute in tutte le diverse fasi della vita.

Composizione

Un alimento completo il latte, le cui proprietà sono conosciute fin dai tempi più antichi. Molto dissetante, contiene proteine, vitamine B, B12, A, D, minerali, tra i quali fosforo, magnesio e calcio, importante per la formazione di ossa e denti, e contiene anche taurina e creatina.

Quanto calcio apporta?

Fondamentale l’apporto di calcio fornito dal latte: una eventuale carenza può causare una progressiva riduzione della densità ossea e l’osteoporosi, soprattutto nelle persone anziane. Senza dimenticare che un corretto apporto di calcio è fondamentale durante la gravidanza in quanto importante per lo sviluppo del bambino e durante la fase dell’allattamento. Vi è poi il lattosio, lo zucchero del latte, facile da digerire a patto che non si soffra di una intolleranza causata dalla mancanza di un enzima, la lattasi. In questo caso è possibile comunque assumere il latte scegliendo quello senza lattosio o quello vegetale.

Differenza tra latte pastorizzato e sterilizzato

In particolare, è necessario distinguere tra il latte fresco pastorizzato e quello sterilizzato Uht (Ultra high temperature): mentre il primo deve essere utilizzato entro 4 giorni a partire dalla data in cui è stato confezionato, il secondo invece si può conservare fino a 90 giorni dalla data di confezionamento, ovviamente in scatola chiusa e temperatura ambiente.

benefici del latte 1

Tipi di latte

Si distingue inoltre tra:

  • latte intero: spesso trascurato per via del suo notevole contenuto di grassi, è in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario, mantenere sotto controllo la glicemia e ridurre il rischio di diabete e favorire l’aumento della massa muscolare magra. È inoltre un ottimo alleato del nostro intestino.
  • latte parzialmente scremato: contiene tra l’1,5 e l’1,8 per cento di grassi a differenza del latte intero. Il procedimento di parziale scrematura riduce notevolmente anche la concentrazione di colesterolo mantenendo però inalterato il quantitativo di proteine e sali minerali. Attenzione se siete intolleranti al lattosio: il latte parzialmente scremato lo contiene.
  • latte scremato: deve contenere invece meno dello 0,3 per cento di grassi: questo lo rende sicuramente molto più digeribile rispetto al latte intero. Inoltre, non fa aumentare il colesterolo ed è perfetto per chi segue una dieta ipocalorica. Da sottolineare però la totale assenza della vitamina D che purtroppo viene eliminata con la parte grassa. Piuttosto, è assolutamente falso che il latte scremato, come lo yogurt magro, contengano meno calcio rispetto alla versione intera. Mentre è vero che il latte intero ha più vitamine, e per questo viene consigliato durante la crescita di bambini e adolescenti.

Tra tutte le diverse tipologie, senza dubbio quello più richiesto e consumato quotidianamente è il latte bovino. In realtà è possibile scegliere anche il latte di capra e quello di asina, il più simile a quello umano, prezioso soprattutto per i neonati che presentano intolleranze. Ma vediamo nel dettaglio, le caratteristiche del latte di capra e di quello di  asina:

  • latte di capra: così come il latte vaccino, il latte di capra è ricco di sostanze nutritive importanti per la salute. Alcune differenze risiedono nel quantitativo di grassi, maggiore per il latte di capra anche se non danneggia e ostruisce le pareti dei vasi sanguigni e nel gusto: il latte di capra ha un sapore leggermente piccante ed è meno dolce rispetto al latte vaccino.
  • latte di asina: tollerato anche da chi è allergico o intollerante al latte vaccino, il latte d’asina è l’alternativa più sicura, dopo il latte materno, per i neonati che soffrono di intolleranze. Perfetto anche per chi deve seguire una dieta a basso contenuto di colesterolo. Favorisce inoltre le funzioni della flora intestinale ed è un toccasana per il fegato affaticato. È il latte più magro di tutti; 1,5 per cento di grassi, rispetto al 3,5 per cento del latte di mucca, al 4,3 del latte di capra e al 7,5 del latte di pecora.

Intolleranza al lattosio

Questa forma di intolleranza, che riguarda il latte come lo yogurt, i formaggi freschi e la mozzarella, si verifica quando viene a mancare in parte, o del tutto, l’enzima lattasi. Questo enzima, incaricato di scindere il principale zucchero del latte in glucosio e galattosio, una volta che non viene digerito, resta a fermentare nell’intestino e procura così cefalea, diarrea e gonfiore addominale. Scoprire l’intolleranza al lattosio non è difficile, ma non sprecate soldi con test inutili. L’unico riconosciuto e consigliato dalla Società italiana di Allergologia è il Breath test al lattosio, una semplice analisi del respiro. Da qui capirete se e come siete allergici al lattosio.

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