Meditazione: benefici e come praticarla

Riduce lo stress, controlla l'ansia, aumenta la capacità di attenzione. E permette di ridurre il dolore fisico

benefici della meditazione

Via lo stress e i pensieri negativi e gli attacchi di ansia che si allontanano. Corpo e mente, salute fisica e psichica, che si coniugano: la scienza non ha più dubbi sugli enormi vantaggi delle meditazione. Ciò che viene definito come la mindfulness, la consapevolezza delle proprie risorse interiori, è un vero e proprio potere magico, da non sprecare, che possiamo tutti conquistare. Ogni giorno. Anche per ritrovare, quando mancano, vitalità, entusiasmo ed energia: cose che si somatizzano perfino nel miglioramento del nostro aspetto fisico.

Tutti possono meditare. E tutti possono farlo ovunque: non c’è bisogno né di uno spazio specifico né di attrezzi particolari. E la meditazione, dal latino meditatio (ovvero riflessione), non è un tragitto religioso o spirituale: semmai è un percorso che aiuta a diventare più consapevoli, attraverso una strategia del benessere a 360 gradi. E la maggioranza delle persone che praticano abitualmente la meditazione sono donne, sempre più disponibili a guardarsi dentro rispetto agli uomini.

Benefici

Il benessere della mente può influenzare la nostra salute fisica: fondamentale quindi il dialogo tra il corpo e la mente. Come? Attraverso la meditazione e altre pratiche che aiutano a liberare la mente, come l’arte degli origami. In gergo medico si parla di somatizzazione, ovvero quando il corpo assorbe e recepisce alcuni problemi, come le preoccupazioni, che si annidano nella mente. Facciamo un esempio: la schiena è spesso fonte di dolori e stanchezza perché è letteralmente e metaforicamente la nostra colonna portante, la prima a cedere sotto i colpi delle ansie e delle angosce. Attraverso la meditazione possiamo non solo ridurre il dolore fisico ma anche attenuare lo stress e ridurre ansia e depressione.

A cosa serve la meditazione

  • È un vero e proprio rimedio naturale contro ansia e depressione: basta praticare questa disciplina per almeno mezz’ora al giorno per stare meglio.
  • Aiuta a ritrovare il benessere psicofisico: ha un effetto molto riposante ed è uno strumento importante per conoscere meglio sé stessi e i propri limiti.
  • Migliora memoria e concentrazione.
  • Allevia lo stress e aumenta la produttività sul lavoro.
  • Permette di ridurre il dolore fisico, senza eventuali effetti collaterali, a differenza dei farmaci.
  • Abbassa la pressione: la meditazione favorisce il rilascio nel sangue di ossido nitrico, una sostanza in grado di rilassare i vasi sanguigni permettendo al sangue di fluire meglio. Abbinare la meditazione a una dieta sana ed equilibrata ed una costante attività fisica è un ottimo rimedio naturale contro la pressione alta.
  • Mantiene giovani: la meditazione rallenta il processo di invecchiamento delle cellule.
  •  La meditazione  aiuta ad avere maggiore consapevolezza di sé, anche delle proprie capacità. E quindi contribuisce ad aumentare l’autostima, senza forzature, ma in modo naturale.
  • Spinge a essere gentili. Anche nei momenti di disappunto o, peggio, di tensione.
  • Migliora il sonno e la sua qualità.
  • Può aiutare a uscire dalle dipendenze, dall’alcol, dalla droga, al fumo.

La meditazione abbassa la pressione

La meditazione, secondo diversi studi, aiuta ad abbassare la pressione del sangue. E questo si spiega anche con la riduzione dello stress che incide proprio sui valori della pressione. C’è da aggiungere che la meditazione, come un farmaco naturale, ha effetti a termine e non infini. Quindi è importante agire sulle cause della pressione troppo alta, molto pericolosa, a partire dallo stress.

PER APPROFONDIRE: Terapie olistiche: tutto quello che c’è da sapere e alcuni consigli per evitare le truffe

Come meditare

Ecco 10 consigli, che riassumono le principali tecniche conosciute, per una guida pratica su come meditare e raggiungere una buona relazione tra mente e corpo. Prima di iniziare, però, è bene sapere che esistono tante pratiche diverse: ad esempio alcune tipologie di meditazione sostengono sia necessario scacciare i pensieri, altre invece credono sia importante tenerli vicini. Vediamo allora quali sono i principali punti che hanno in comune.

  • Attenzione alla posturaLa postura ci parla: spalle chiuse, testa piegata e occhi bassi, sono tutti sintomi indicativi di una sconfitta e di un atteggiamento di rinuncia. Recuperate quindi una postura aperta.
  • Spalle larghe. Tra i gesti da fare subito, proprio come primo atto di una buona meditazione, è proprio quello di allargare le spalle, una prova di autorevolezza della mente che si trasmette al corpo. E anche un modo per migliorare la respirazione.
  • Il corpo parla. Il corpo vi segnala alcuni problemi della mente in modo pratico: un ginocchio che non avanza nel cammino, la gola che brucia quando si parla, la schiena che duole come abbiamo già visto. Bene: non trascurate questi segnali.
  • Tensioni dei muscoli uguale paura. La rigidità del corpo non consente di muoversi bene. Se riuscite a  capire, nel silenzio dei vostri pensieri, dove sta il vostro problema mentale, allora riuscirete anche a camminare meglio.
  • Recuperare il contatto con il corpo. È un passo decisivo per essere presenti a se stessi e consapevoli di quanto sta accadendo nella nostra testa.
  • Ogni sintomo non è un evento isolato. Capire il motivo profondo di un sintomo, che non riuscite altrimenti a spiegare, serve a riavvicinarsi al proprio punto di equilibrio.
  • Concentratevi sul respiroUn respiro affannoso è sintomo di incertezza e paura. Un respiro troppo lento segnala affaticamento. La meditazione aiuta proprio a regolare il respiro, ad avvicinarlo a un livello fisiologico. Sarà possibile aiutarsi contando all’indietro nella mente nel momento in cui si inala. Se per un qualsiasi motivo capita di perdere l’attenzione e di distrarsi, basta portarsi di nuovo in attività e riprendere a contare dall’inizio mentre sei concentrato a respirare.
  • Il respiro porta energia. Una buona respirazione, che certo viene aiutata dalla meditazione, oltre a migliorare l’ossigenazione del corpo consente anche di incanalare meglio le nostre energie.
  • Passo dopo passo. Nulla, nel rapporto tra corpo e mente come in generale nella vita, si può ottenere nel giro di un attimo. Serve tempo, esercizio, continuità. E consapevolezza dei propri mezzi.
  • Il posto giusto. La meditazione ha bisogno di silenzio per regalarvi la giusta concentrazione. Quindi scegliete un posto adatto per farla, dove vi sentite pienamente a vostro agio.

Mindfulness nel giardino

In giardino, certo, ma anche nell’orto, o semplicemente in terrazzo o sul balcone: sono luoghi ideali per immergersi nella natura e meditare, attraverso i gesti più semplici. Lo raccontano molto bene Cindy Chapelle e Serge Scholl nel libro Mindfulness in Giardino (edizioni Il Punto d’incontro) con le illustrazioni di Cécile Huadrisier. Gli esercizi di benessere, come lo yoga o gli allungamenti, si mescolano allo sforzo creativo, alla cura delle piante, ai lavori di semina e di raccolto, allo sguardo del verde a portata di mano. Momenti nei quali la mindfulness tocca i suoi punti di massima armonia con l’ambiente.

Mindfulness in giardino

Esercizi consigliati di mindfulness

 
Quattro esercizi di mindfulness sono particolarmente consigliati:
Body scan. Bisogna scansionare con il pensiero le diverse parti del corpo, dalla testa ai piedi. Immaginarle separate una dall’altra, e quando la mente si distrae, si riparte da dove si era arrivati con la scansione.
Gentilezza amorevole. Partire con la gentilezza amorevole verso se stessi, per poi arrivare gradualmente agli altri.
Camminata consapevole. Una camminata concentrata, non distratta e meccanica. In uno spazio tranquillo, al chiuso e senza distrazioni, ponendo l’attenzione sui passi e sulla sensazione fisica del contatto dei piedi con il suolo. Magari contando i passi, uno alla volta da 1 a 10, per poi ricominciare.
Respirazione consapevole. In questo caso ci si concentra sulla respirazione, cercando di concentrare tutta l’attenzione sull’inspirare ed espirare. Se la mente divaga e ci distraiamo, allora bisogna rifocalizzare il respiro.

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