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BENEFICI DEL NUOTO
Tra tutti gli sport che è possibile praticare, il nuoto è senza dubbio uno dei più completi in assoluto: per nuotare è necessario utilizzare quasi tutti i muscoli, e l’acqua costituisce un campo d’allenamento d’eccezione. Quando siamo immersi, infatti, la percezione del nostro peso si più che dimezza perché è proprio l’acqua a sorreggerci. Questa condizione permette anche a chi è meno allenato di potersi cimentare gradualmente con la disciplina senza rischiare infortuni o affaticamenti. Per cogliere tutti i benefici che derivano da una sana nuotata bisognerebbe andare in piscina, o al mare per chi può, minimo due volte a settimana, meglio tre. Ovviamente un allenamento così intensivo deve essere frutto di un percorso graduale che vi permetterà di fare nuoto nel modo corretto.
COSA FA IL NUOTO AL CORPO?
La comunità scientifica è concorde nel considerare il nuoto uno degli sport più salutari in circolazione perché ha poche controindicazioni che però vanno tenute in seria considerazione. Per prima cosa, anche se può sembrare strano, prima di immergersi in acqua bisogna provvedere a una buona idratazione del fisico assumendo liquidi. Per quanto riguarda, il cibo, è sempre meglio tenersi leggeri con frutta e verdura e nuotare solo lontano dai pasti. In generale è opportuno verificare la propria idoneità all’attività sportiva amatoriale con una visita dal medico sportivo, soprattutto per chi ha problemi cardiaci.
PERCHÈ NUOTARE FA BENE
Prima di immergersi in acqua è molto importante eseguire un corretto riscaldamento per evitare guai muscolari. Inoltre se si hanno degli acciacchi alle articolazioni o dolori specifici è sempre meglio farsi seguire da un all’allenatore. Il rischio è quello di peggiorare la situazione. Per chi ha problemi alla spalla ad esempio è sconsigliato lo stile dorso mentre chi soffre di artrosi dell’anca o al ginocchio conviene evitare alcuni stili, in particolare la rana. Ad eccezione di questi casi il nuoto è da considerarsi un vero e proprio toccasana. Vediamo insieme tutti i suoi benefici:
- Allenarsi con il minimo rischio di infortuni. Quante volte avete sentito un vostro amico o vostro marito che torna a casa con la caviglia gonfia o il ginocchio dolorante dopo la partita di calcetto? Con il nuoto questo rischio è quasi del tutto azzerato. L’acqua, infatti, permette di lavorare in assenza di gravità con il rischio di traumi che inevitabilmente si riduce.
- Rinforza l’impalcatura ossea. Un esercizio in piscina ben eseguito e svolto con regolarità contribuisce a rinforzare la colonna vertebrale. Nuotando infatti la gabbia toracica tende a ingrandirsi e a correggere le leggere deviazioni . Per chi soffre di forme gravi di scogliosi è meglio sottoporsi prima al parere di un esperto prima di tuffarsi in acqua. Recenti studi hanno evidenziato che in alcuni casi può addirittura peggiorare le cose.
- Fa bene al cuore. Il nuoto rientra in pieno tra le attività aerobiche, tra le più consigliate per ridurre i fattori di rischio cardiovascolari e per tenere sotto controllo il colesterolo. Questa attività, infatti, abbassa i valori di colesterolemia, aiutando la regolarizzazione dei valori glicemici e la riduzione della pressione arteriosa.
- Tonifica e fa dimagrire. Il nuoto è uno sport che più di altri permette di aumentare la massa magra attaccando la massa grassa. Anche se avete la percezione di non sudare, con questo sport bruciate molti grassi in eccesso tonificando i muscoli.
- Mette di buon umore. Il nuoto comporta molta fatica ma alla fine delle vasche che vi siete messi in testa di percorrere vi concede un meritato premio. Dopo una sessione in piscina il cervello libera numerose endorfine, dei composti chimici organici che ci regalano buon umore e un grande senso di appagamento. Ovviamente tutto ciò può essere considerato un validissimo avversario dello stress giornaliero.
- Benefici sociali. Secondo recenti studi, facendo nuoto si hanno anche dei risultati positivi a livello psico-sociale del soggetto. Nuotando infatti si avrebbe un incremento delle capacità di concentrazione e quindi di comprensione e apprendimento. Ne giova anche l’aspetto motivazionale: riuscire a finire le vasche comporta il raggiungimento di un obiettivo che aiuta a ritrovare la fiducia in se stessi.
- Nelle donne. A tal proposito bisogna sfatare il mito che il nuoto “fa venire le spalle troppo grandi alle donne”. È ovvio che praticarlo in maniera agonistica comporta il rafforzamento di quella parte del corpo ma eseguito con attenzione a non esagerare permette di ottenere una silhouette ben proporzionata e armoniosa. Inoltre giova al rassodamento muscolare contrastando l’insorgere degli inestetismi della cellulite.
BENEFICI DEL NUOTO PER I BAMBINI
E sono tantissimi anche i benefici che il nuoto apporta alla salute dei bambini: rafforza la muscolatura, irrobustisce le ossa e serve a prevenire la scoliosi. Ma oltre ai benefici fisici, l’attività sportiva in acqua aiuta a migliorare le capacità cognitive, la concentrazione e perfino l’autostima dei bambini. Sono questi i risultati di una ricerca che ha coinvolto, per oltre tre anni, circa 7mila bambini di età attorno ai cinque anni. Ecco perché tutti i medici suggeriscono alle mamme di iscrivere i propri figli, già in tenera età, ai corsi di nuoto.
PER APPROFONDIRE: Nuoto e bambini, in acqua diventano più intelligenti
IMPORTANZA DEL NUOTO PER I BAMBINI
Non sempre però è facile convincere i bambini a iniziare questo tipo di attività sportiva: ecco alcuni consigli utili per aiutarli.
- Non usate tecniche impulsive per il primo approccio con l’acqua. Non c’è bisogno di “buttarli a mare” per farli nuotare, ma bastano passaggi graduali. Una passeggiata sul bagnasciuga, un primo approccio con l’acqua fino alla vita, magari giocando a palla, e poi le prime bracciate. Tutto sarà naturale.
- Non abbiate fretta. Non pretendete che il bambino abbia subito la bracciata giusta, piuttosto aiutatelo all’inizio a imparare uno “stile a cagnolino”, muovendo braccia e gambe insieme. Inizia da qui la dimestichezza con l’acqua.
- La respirazione è molto importante e anche questa va insegnata con gradualità. Insegnate al bambino a immergersi fino sopra la bocca, fatelo soffiare, come per spegnere le candeline, e poi lo fate immergere fino al naso. Solo quando si sentirà pronto e sicuro potete passare a un’immersione con tutta la testa. Un paio di occhialini da nuoto possono aiutare.
- Nei primi impatti con l’acqua reggetelo per i fianchi, a testa in giù, per insegnare i movimenti delle braccia e poi dei piedi, come una pedalata. Quando lo vedrete sicuro e convinto, potete lasciarlo, sempre però restandogli accanto.
- Quando il bambino avrà imparato a muoversi, potete procedere a togliere prima l’uno e poi l’altro bracciolo. Ma agli inizi fatelo nuotare sempre con una tavoletta.
- In ogni caso braccioli e salvagente sono indispensabili agli inizi, durante la scoperta del nuoto. Procedete ad un’eliminazione graduale, festeggiando con il bambino ogni tappa di autonomia conquistata.
- Insegnate l’alleanza con l’acqua e con il mare. Il bambino deve sentire il mare come un amico, non deve nuotare mai contro il mare, ma insieme.
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