Olio semi di lino: proprietà, usi e controindicazioni

È utile in cucina, nella cosmetica e come rimedio naturale per numerosi disturbi

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Le prime tracce dell’olio di semi di lino risalgono ai tempi dell’antica Babilonia, tremila anni prima di Cristo e Carlo Magno obbligò i suoi sudditi a farne uso regolarmente, come un elisir gradito al sovrano. Ma anche egizi, greci e romani, hanno fatto un uso molto largo dell’olio di lino, per le sue proprietà trasversali. È utile in cucina, nella cosmetica e come rimedio naturale e prevenzione per una serie di malattie. L’olio di lino si ottiene dalla spremitura a freddo dei semi di lino: è importante che siano di buona qualità e una volta preparato può essere conservato con semplicissime precauzioni. Le sue qualità dipendono in gran parte dal contenuto dell’acido linoleico che, grazie all’enorme quantità di omega 3 e 6, ha diversi effetti positivi, a partire dal fatto che diminuisce il livello del colesterolo “cattivo” nel sangue, in modo molto naturale e senza medicina.

Proprietà

Il lino cresce nei climi umidi e freschi dove piove gradualmente tutto l’anno. Appartiene alla famiglia delle Linacee che raggruppa molte piante erbacee annuali o perenni asiatiche, africane, europee o neo zelandesi. Quello più coltivato è il lino comune (Linum usitatissimum) che cresce tutto l’anno, con il quale si produce la fibra tessile e dal quale si estraggono i semi. Il lino possiede un fusto sottile e argenteo e può crescere anche fino a mezzo metro. Ha le foglie lanceolate e i fiori a campanella, celesti, porpora o gialli. I frutti invece hanno la forma di capsule verdastre che diventano brune quando giungono a completa maturazione. La pianta del lino fiorisce dalla primavera all’estate.

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Benefici

Ricco di acidi grassi polinsaturi, l’olio di semi di lino vanta innumerevoli benefici:

  • è antinfiammatorio grazie all’elevato contenuto di acido alfa-linolenico;
  • è leggermente lassativo;
  • è emolliente e utile in caso di irritazioni.
  • Viene spesso consigliato in caso di ansia, infiammazioni vaginali, pressione alta, malattie cardiache, diabete, artrite reumatoide.

Valori nutrizionali

100 grammi di olio di semi di lino apportano:

  • 884 kcal
  • 0 carboidrati
  • 99,98 g di grassi di cui un’alta percentuale sono grassi polinsaturi
  • 2 g di proteine
  • 53,37 g di Omega-3.

Come fare in casa l’olio di semi di lino

L’olio di semi di lino è un vero toccasana per la salute e la bellezza del nostro corpo perché lo libera dalle tossine. Anziché comprarlo, rischiando poi di sprecarne la maggior parte, lo si può preparare in casa con poche semplici mosse. Ciò di cui si ha bisogno sono soltanto 5 cucchiai di semi di lino e 5 bicchieri di acqua. Dopodiché si mettono a bagno i semi nell’ acqua per circa di 12 ore. Dopo questo tempo, si forma una gelatina che deve essere separata dai semi di lino, utilizzando un colino da cucina. A questo punto non resta che bollire il liquido gelatinoso e farlo raffreddare. Uno volta raffreddatosi, va travasato in bottiglie di vetro, conservato nel frigorifero e utilizzato ogni volta che se ne ha il bisogno.

Come conservare l’olio di semi di lino

Come già accennato, l’olio di lino deve sempre essere inserito in bottiglie di vetro, meglio se scure, perché non deve venire a contatto con fonti di luce che lo fanno irrancidire molto velocemente. Le bottiglie non devono essere molto grandi, massimo da 250 o 500 ml perché una volta aperto, l’olio va consumato velocemente, entro un mese. L’olio di semi di lino teme anche il calore: dai 20 ai 40 gradi rischia di andare a male mentre oltre i 40 gradi perde completamente tutte le sue benefiche proprietà. Va conservato dunque in frigorifero affinché resti fresco durante i 30 giorni utili per la sua consumazione. Anche se acquistato nella grande distribuzione, è meglio scegliere quello da frigo, che sia stato mantenuto in frigo, appunto, durante il trasporto (laddove sia chiaramente specificato sulla confezione).

Come assumere l’olio di semi di lino

  • L’olio di semi di lino può essere assunto in forma liquida o anche in capsule che contengono però una quantità di acidi grassi essenziali molto ridotta. Dunque, per sopperire a tale mancanza, di capsule bisogna assumerne diverse fino ad arrivare ad un equivalente di 3 grammi /die di olio di semi di lino.
  • Dato che quando lo si assume sotto forma di olio il suo sapore spesso non risulta gradevole, lo si può mischiare ad altre bevande.

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Come usare l’olio di semi di lino

Come dicevamo all’inizio, la proprietà e i benefici dell’olio di lino sono davvero trasversali, e riguardano sia la salute (è un ottimo rimedio naturale per alcune patologie) sia la cosmesi e la tavola. Vediamo i vantaggi più importanti, uno per uno.

  • Un potente antiossidante. L’olio di semi di lino contiene la vitamina E che previene la formazione dei radicali liberi e combatte dall’interno l’ossidazione dei tessuti.
  • Un efficace antinfiammatorio. L’olio di lino si rivela un antiinfiammatorio valido in caso di dolori causati da patologie come la sclerosi. Le donne ne beneficiano durante la sindrome premestruale perché seda gli spasmi e chi soffre di asma o emicranie pare trovare giovamento. Le sue proprietà antiinfiammatorie proteggono anche dalle malattie cardiovascolari contribuendo a tenere basso il livello di colesterolo.
  • Migliora la vista. L’olio di lino risulta particolarmente indicato per i bambini e per le donne incinte. Se somministrato ai bambini nei primi anni di vita, sotto controllo medico, ne migliora la vista e stimola le loro pareti cerebrali, rendendole più spesse. Nelle donne incinte, sempre su parere medico, l’olio di lino favorisce lo sviluppo della corteccia cerebrale del feto.
  • Aiuta a perdere peso. I semi di lino sono ricchi di acidi grassi Omega 3, che donano un senso di sazietà. Così anche l’olio può aiutare a perdere peso, se, ad esempio, se ne assumono 1 o 2 cucchiai al giorno in un bicchiere di acqua o in un succo di frutta ipocalorico. Un’alternativa può essere l’assunzione di una o due capsule di olio di semi di lino al giorno insieme a due litri di acqua.
  • Efficace contro l’artrite. Secondo molti studi scientifici, l’olio di semi di lino, essendo ricco di acidi grassi Omega 3, è efficace contro l’artrite reumatoide. Esso allevia il gonfiore e le rigidità delle articolazioni e aiuta i pazienti a recuperare più in fretta la capacità di deambulare. Le dosi da assumere possono variare da persona a persona e trovare quella adatta al proprio caso può voler dire anche giungere alla remissione completa dei sintomi. Chi soffre di artrite può inserire l’olio di lino nella propria dieta e assumerlo negli integratori sotto controllo medico, poiché questi ultimi potrebbero interferire con l’assunzione dei farmaci.
  • Per il bruciore di stomaco e la cattiva digestione. L’olio di semi di lino è ottimo contro il bruciore di stomaco, perché contiene delle mucillagini che proteggono la mucosa gastrica e regolarizzano anche il transito intestinale. Inoltre, mischiando due cucchiai di semi di lino ad acqua calda e succo di limone, si realizza una miscela che aiuta la digestione lenta.
  • Un utile emolliente. L’olio di semi di lino è un emolliente riconosciuto sin dai tempi antichi, quando i suoi semi venivano spremuti per ottenere l’olio ricco di Omega 3, validissimo per rigenerare le membrane cellulari.
  • Per ammorbidire rendere lucidi i capelli. Proprio perché emolliente, l’olio di semi di lino viene spesso adoperato per ridare lucentezza e morbidezza ai capelli, basta massaggiarne qualche goccia sulle lunghezze, sfregando lievemente. Inoltre, al mare, l’olio di semi di lino protegge le chiome dalla salsedine e dalla sabbia e ne scongiura lo stress.
  • L’olio di semi di lino e il sistema nervoso. La lecitina di cui è composto questo olio è un potente antiossidante e incide in maniera positiva su tutto il sistema nervoso.
  • L’olio di semi di lino utile per la pelle. Quest’olio è capace di curare eczemi, psoriasi e possiede proprietà cicatrizzanti. È un antirughe e un idratante naturale e si può utilizzare anche come tonico struccante, basta metterne poche gocce su un batuffolo di ovatta e rimuovere il make up. Invece, un paio di gocce al giorno applicate sotto gli occhi, e picchiettate con un lieve massaggio, riducono le rughe di questa zona delicata. L’olio di semi di lino diminuisce anche le smagliature.

Usi in cucina

L’olio di semi di lino può essere utilizzato in cucina per condire le carni bianche, le insalate, le zuppe di legumi. L’olio di semi di lino non deve mai sostituire del tutto l’olio d’oliva ma può alternarsi all’uso di quest’ultimo. Non deve essere adoperato per le fritture o per i soffritti perché le alte temperature alterano gli acidi grassi che lo compongono. Il suo gusto è decisamente forte rispetto all’olio d’oliva, dunque potrebbe mutare il sapore dei piatti. Qualora lo si voglia integrare nella propria dieta, se ne può prendere un cucchiaino prima dei pasti oppure al mattino a colazione, così da beneficiare anche delle sue proprietà lassative. Gli uomini dovrebbero consumarne 1 grammo e mezzo, le donne 1 grammo e i bambini non più di mezzo grammo al giorno. L’olio di semi di lino va usato solo a crudo, perché se scaldato finisce per irrancidire, proprio epr la presenza così significativa di acidi grassi polinsaturi.

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Chi non deve usare l’olio di semi di lino

L’olio di semi di lino non va assunto quando si soffre di intestino irritato o infiammato, perché potrebbe avere un effetto ancora più irritante. Chi soffre di ipotiroidismo non dovrebbe assumerlo perché i semi di lino contengono delle sostanze che, col passare del tempo, limitano la funzionalità della tiroide.  Di solito, le reazioni maggiormente ravvisate sono state la diarrea o la dispepsia, ma generalmente è ben tollerato, a meno che non si sia intolleranti al suo principio attivo o all’alimento da cui è estratto. È bene ribadire che le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero assumerlo solo su parere medico e che ai bambini dovrebbe essere dato solo dopo aver consultato il pediatra. L’olio di semi di lino possiede effetti antitrombotici e dunque non dovrebbe essere somministrato a pazienti con patologie emorragiche, a persone che assumono anticoagulanti o che siano in procinto di affrontare un intervento chirurgico.

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