Vitamina E: a cosa serve e dove si trova

Protegge il cuore e aumenta il colesterolo buono. Ha un effetto anti-aging. Si trova nelle noci, nei cereali e nelle verdure a foglia verde

benefici della vitamina E

VITAMINA E

La vitamina E viene accumulata nel fegato e favorisce tutto il ricambio cellulare. Per il suo corretto funzionamento la macchina complessa del corpo umano necessita di un consistente insieme di nutrienti che spaziano dalle vitamine, come la vitamina C e la vitamina D fino ai minerali, quali il potassio, il fosforo e il calcio. Nell’elenco di queste sostanze essenziali per il nostro benessere psico-fisico è compresa anche la vitamina E. Scopriamo a cosa serve, in quali alimenti è contenuta e quali conseguenze può comportare una sua eventuale carenza.

BENEFICI DELLA VITAMINA E

Con vitamina E si indica un gruppo di otto composti liposolubili che include quattro tocoferoli e quattro tocotrienoli. Tali composti vengono accumulati nel fegato, da dove l’organismo si occupa di rilasciarli in piccole dosi nel momento in cui il loro uso risulta necessario.

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CHE COSA È LA VITAMINA E

La vitamina E svolge svariate funzioni nel nostro corpo. Il primo ruolo importante ricoperto dalla sostanza è di tipo antiossidante. La vitamina E garantisce cioè un’azione di contrasto verso i radicali liberi che sono responsabili dello stress ossidativo, correlato a un invecchiamento precoce delle cellule e alla insorgenza di numerose malattie, come le patologie cardiovascolari, i tumori e il diabete.

Tra i suoi benefici più significativi si riscontra anche la capacità di favorire il rinnovamento cellulare. In virtù di tali proprietà e delle sue funzioni antiossidanti, la vitamina E viene non a caso ampiamente sfruttata come principio attivo nei prodotti anti-ageing.

Si ipotizza che l’azione antiossidante della vitamina E sia per di più efficace contro i danni che i radicali liberi provocano a livello neuronale, danni che contribuiscono al declino cognitivo e alla comparsa di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer.

Vitamina E e salute

PROPRIETÀ DELLA VITAMINA E

La vitamina E possiede inoltre la capacità di ridurre il rischio cardiovascolare: con la sua azione riesce infatti ad aumentare il livello del cosiddetto colesterolo buono.

La letteratura scientifica ha infine riscontrato un ruolo protettivo in questo gruppo di composti liposolubili rispetto ai danni causati dall’inquinamento e dal fumo di sigaretta.

La vitamina E ha un’altra proprietà fondamentale: è un anticoagulante di rara efficacia. Questo significa che previene una coagulazione del sangue non gradita dal nostro organismo, ma allo stesso tempo non impedisce al sangue di coagulare quando, per esempio, dobbiamo fare i conti con una ferita. E in questo modo non c’è il rischio di emorragia e la cicatrizzazione della ferita diventa più rapida.

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DOVE SI TROVA LA VITAMINA E

Sotto il profilo alimentare, la vitamina E si trova soprattutto nei cibi di origine vegetale. È in particolar modo presente nei frutti oleosi, come il mais, le olive e gli arachidi, e nei semi di grano. È possibile reperirla anche attraverso il consumo di noci, cereali e verdure a foglia verde.

QUAL È IL FABBISOGNO GIORNALIERO DI VITAMINA E?

Riguardo alle dosi di vitamina E consigliate agli adulti, le organizzazioni governative mondiali raccomandano un’assunzione media compresa tra i 7 e i 15 mg al giorno. Considerando i cibi di uso quotidiano, come le verdure, dove si trova la vitamina E, il target della quantità necessaria al nostro organismo non è difficile da raggiungere.

CARENZA DI VITAMINA E: SINTOMI

La carenza di vitamina E è un fenomeno abbastanza raro che riguarda prevalentemente i paesi in via di sviluppo. La causa principale di tale deficit non è da attribuire tanto a una dieta sbilanciata quanto a disturbi dell’assorbimento, legati a loro volta a compromissioni digestive o ad anomalie genetiche e acquisite che possono riguardare anche il metabolismo dei grassi. Alcuni neonati nascono con carenza di vitamina E, quadro che tende tuttavia a migliorare con il passare degli anni.

Nei bambini, la sintomatologia correlata al deficit di vitamina E può includere:

  • rallentamento dei riflessi
  • difficoltà nel camminare
  • perdita di coordinazione
  • debolezza muscolare.

I neonati prematuri che presentano carenza di vitamina E possono essere soggetti ad anemia e al rischio di altre problematiche come la cosiddetta retinopatia del pretermine, una malattia rara da alterata vascolarizzazione retinica.

Negli adulti la probabilità che si verifichi una carenza è invece piuttosto limitata poiché possono immagazzinare grandi quantità di vitamina E nel tessuto adiposo.

La diagnosi di carenza di vitamina E si fonda su un esame obiettivo dei sintomi nonché su esami del sangue, per poter così misurare il livello effettivo della sostanza.

Generalmente, il trattamento del deficit prevede l’assunzione di integratori di vitamina E per via orale.

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ECCESSO DI VITAMINA E

Anche l’eccesso di vitamina E è un fenomeno alquanto raro. In presenza del deficit si può verificare un innalzamento della pressione sanguigna, condizione che può risultare pericolosa per i soggetti che soffrono di ipertensione.

Ulteriori quadri sintomatologici che possono derivare da un eccesso di vitamina E sono:

  • stanchezza diffusa
  • disturbi della digestione
  • senso di nausea
  • vomito

Da un eccesso di vitamina E possono infine scaturire effetti negativi in chi soffre di malattie tiroidee, come conseguenza di riduzione degli ormoni della ghiandola endocrina.

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