Beppe Grillo ha una personale ricetta contro la crisi economica. Intendo oltre quelle che predica dal suo blog: affidarsi all’orto casalingo. A Marco e Giò, ieri su Radio Kiss Kiss durante la puntata di OOK ha infatti detto:
Non ci sono ricette per il futuro, ci sarà una regressione tremenda con meno merci, meno soldi e una disoccupazione enorme. Però ci potrebbe anche essere un rovescio della medaglia ovvero meno costruzioni e questo significherebbe maggiore beneficio per l’ambiente. Saremo costretti a cambiare il nostro modo di pensare su cos’è il lavoro, cosa produrre e cosa non produrre, se fare o meno delle caz…. inutili. Non possiamo più costruire inceneritori o fare nuove ferrovie a debito, come è stato fatto fin’ora. Da un mese e mezzo ho un pezzettino di terra nelle fasce delle alture di Genova che coltivo in segreto. L’ortocoltura prenderà sempre più piede e le città dovranno adeguarsi, come sta succedendo a Milano dove un albergo ha deciso di fare un orto sul tetto.
Purtroppo l’agricoltura è uno di quei settori parecchio bistrattati dalla politica e anche dall’attuale governo, che come il precedente ha mostrato scarsa sensibilità per questo settore primario. Gli italiani, però, hanno già da tempo mostrato di avere il pollice verde e chi può e come può ha iniziato a autoprodurre sul balcone di casa, ma anche sul tetto o in giardino ortaggi e verdure. Per chi è alle prime armi consiglio di partire da Coltivare l’orto, un sito completamente dedicato. Ecco, magari la crisi economica e la recessione ci aiuteranno a essere un po’ più attenti alla spesa, alla produzione e al consumo.
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