Una piccola cooperativa di giovani, si chiama Kiwi, attiva nel campo della progettazione culturale e sociale, è riuscita a fare un miracolo: salvare e rilanciare la biblioteca comunale di Mesoraca, in provincia di Crotone. L’idea vincente è sintetizzata in questa farse-slogan di Angelo Carchidi, uno dei fondatori della cooperativa. «Una casa, una piazza, una fabbrica dove produrre cultura». Così la biblioteca di Mesoraca non si occupa solo di libri, ma organizza incontri con gli autori e letture in pubblico, mostre, concerti, eventi. Tutto in stretto collegamento con la popolazione locale: la mostra più frequentata, per esempio, ha riguardato le foto scattate dai cittadini di Mesoraca emigrati.
Lo spazio della biblioteca era stato sede del municipio fino a metà degli anni ‘80 e aveva visto nascere la mediateca alla fine degli anni ‘90, ed è stato completamente modificato dai soci della cooperativa, diventando il punto di aggregazione più importante e frequentato del piccolo centro calabrese. Dove si incontrano giovani che studiano, ma anche anziani malati di Alzheimer che, accompagnati, vengono qui a bere un caffè. E dove si ascolta musica dal vivo. Nel 2023 la biblioteca ha contato circa 2000 presenze, un numero altissimo, considerando la zona e la regione Calabria dove intanto le vendite di libri sono diminuite del 15 per cento, e ogni giorno sono entrati nella biblioteca almeno 30 persone. Parecchi utenti provengono dai territori limitrofi così come dalle scuole di tutto il territorio, che partecipano con entusiasmo alle attività della biblioteca.
L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook della cooperativa Kiwi
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