Biblioterapia: una cura grazie ai libri

Un aiuto importante nella cura della depressione e delle malattie neurologiche. Ma anche per chi ha avuto un intervento per asportare un tumore

biblioterapia per anziani

BIBLIOTERAPIA

La biblioterapia, una pratica molto utilizzata nel mondo anglosassone, può affiancare con successo una terapia clinica per un determinato disturbo, o anche aiutare a promuovere uno stato generale di migliore benessere. La biblioterapia è usata in particolare da medici, psichiatri, psicologi, operatori sanitari e infermieri. Il libro aiuta molto ai cambiamenti a livello neuronale, in quanto leggere una storia è un po’ come viverla realmente, in prima persona. E inoltre, la lettura può essere uno strumento attraverso il qualc costruire nuove relazioni umane.

PATOLOGIE PER BIBLIOTERAPIA

Le patologie per le quali la biblioterapia si può rivelare particolarmente utile sono:
  • Depressione e disturbo bipolare
  • Ansia e stress
  • Scarsa autostima
  • Bulimia e anoressia
  • Inizi di malattie neurologiche
  • Dopo un grave intervento chirurgico

PER APPROFONDIRE: Lettura, una terapia naturale per eliminare ansia, malumore e stress

BIBLIOTERAPIA IN OSPEDALE

L’esperimento più interessante in materia di biblioterapia in Italia è in atto a Reggio Emilia, presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova, dove è stata creata una vera Biblioteca per pazienti, a disposizione di tutte le persone ricoverate. Glin utenti possono ottenere in prestito libri e audiolibri, e possono organizzare gruppi di lettura per condividere romanza, racconti, saggi e poesie, con pazienti, volontari e familiari.

 

A MADRID VOLONTARI LEGGONO LIBRI AGLI ANZIANI

Raccontare storie per intrattenere, ingannare il tempo, combattere la noia e la solitudine del tramonto della vita, leggere come cura, almeno per lo spirito, in attesa che la pandemia sia un po’ più lontana: durante il periodo di confinamento in casa gli anziani e le anziane utenti della biblioteca di Soto Del Real, poco più di 6100 abitanti nella cinta metropolitana del comune di Madrid, hanno potuto usufruire di un servizio di lettura libri e storie al telefono. Una virtualità “originale”, che ha permesso anche di sopperire al gap tecnologico e informatico della terza età. L’idea, tanto semplice quanto solidale, è venuta dallo staff dei bibliotecari per dare seguito, anche durante il periodo pandemico, a un progetto già avviato dal 2013, quando erano usciti dalle stanze della biblioteca per raggiungere gli anziani nelle residenze e nelle case di cura portando compagnia, poesie, letture musicali, storie, racconti e convivialità una volta al mese.

BIBLIOTECARI CHE LEGGONO LIBRI AGLI ANZIANI

A coordinare il progetto, Juan Sobrino, che gestisce un gruppo di dieci volontari che, durante il lockdown, hanno intensificato i momenti di lettura per gli anziani, con telefonate a cadenza settimanale,  leggendo loro testi scelti insieme a seconda delle preferenze di chi ascolta. Secondo Sobrino e secondo i principi della biblioterapia, infatti, è fondamentale la creazione di un rapporto stretto e di una relazione interpersonale tra lettore e ascoltatore che possa mitigare il senso di solitudine: per questo, ogni biblioterapeuta chiama sempre la stessa persona, in modo che si crei un legame e si possano conoscere gusti e preferenze per scegliere le letture giuste.

Ogni sessione di lettura dura circa 20 minuti,  ma possono diventare più lunghe se l’ascoltatore dimostra particolare interesse nel volume che si sta leggendo.

In un’intervista a El Pais, Juan Sobrino ha sottolineato quanto sia importante che un anziano si trovi a conversare sempre con lo stesso volontario, per creare un rapporto che vada oltre la mera lettura, ma che possa comportare anche uno scambio di opinioni e di interessi: “Dobbiamo portare loro dei libri in tutti i modi, anche attraverso il telefono, per combattere l’isolamento sociale, finché si potrà leggere di nuovo nelle residenze”.

BIBLIOTERAPIA AL TELEFONO CONTRO LA SOLITUDINE

Il programma è rivolto soprattutto a chi vive solo e non riceve visite di familiari o amici: della biblioterapia per anziani oggi usufruiscono in otto, che durante il terribile periodo dell’isolamento sono riusciti a creare un rapporto sincero e solidale con Sobrino e i suoi colleghi, superando lo smarrimento e i  momenti difficili del periodo grazie alle storie e alla vicinanza. Chus López, è una signora di 69 anni che  vive in una casa di riposo di Madrid da tre anni, utente del servizio di biblioterapia per telefono, essendone soddisfattissima. Raggiunta per un’intervista al quotidiano El País, Chus ha detto che le piacciono molto i libri d’amore e che il volontari che si prende cura di lei sceglie sempre letture molto piacevoli: «Sceglie sempre bene – dice – Certo, il contatto diretto è meglio perché li vediamo, possiamo applaudire  e quando finisce la lettura beviamo con loro -ha proseguito -ma passerà e sono certa torneremo a vederci».

(Immagine in evidenza tratta dal quotidiano El País)

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