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Cinque pilastri, tra loro integrati: valorizzare le persone, fonti di approvvigionamento sostenibili, rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema, supporto alla riduzione degli sprechi e attenzione alla redditività attraverso l’ottimizzazione dei processi. Su questi presupposti si poggiano le scelte contenute nel primo Bilancio di sostenibilità del Gruppo Marr, leader in Italia nella distribuzione specializzata alla ristorazione extra domestica di prodotti alimentari.
Indice degli argomenti
GRUPPO MARR
Il gruppo MARR, attraverso un’organizzazione composta di oltre 850 addetti commerciali, serve oltre 45mila clienti tra ristoranti, hotel, pizzerie, villaggi turistici e mense aziendali. Nella sua offerta vanta oltre 15mila prodotti alimentari, che vanno dal pesce alla carne, passando per l’ortofrutta. Un business che, come spiega il Presidente di MARR Ugo Ravanelli, «ha posto tra i propri principali obiettivi la crescita etica e sostenibile». L’azienda, infatti, sin dalla sua nascita, quasi 50 anni fa, ha posto le sue radici in una cultura aziendale rivolta al profitto da raggiungere attraverso attività innovative in grado di arricchire la comunità in cui opera il Gruppo. Per questa ragione, per la prima volta MARR redige un Bilancio di sostenibilità che fotografa i risultati raggiunti finora dall’azienda ma con l’obiettivo di continuare a migliorarsi nonostante le problematiche degli ultimi tempi. «Pubblichiamo questo documento – spiega l’amministratore delegato Francesco Ospitali – dopo un percorso reso molto difficile, negli ultimi diciotto mesi, dal contesto pandemico che MARR ha affrontato con determinazione e pieno coinvolgimento della propria articolata struttura organizzativa».
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BILANCIO SOSTENIBILITÀ MARR
All’interno del Bilancio, MARR riporta le informazioni relative alle varie organizzazioni aziendali che hanno effetti da un punto di vista economico, ambientale e sociale e che sono in grado di influenzare le scelte per il futuro. In questo modo l’azienda misura l’impatto del proprio agire sulla società che lo circonda, analizzando aspetti come il riciclo e il riuso dei rifiuti, la riduzione delle emissioni e lo spreco di acqua.
MARR PER RECUPERARE I RIFIUTI
Per quanto riguarda i rifiuti, essendo l’attività del gruppo basata fondamentalmente sulla distribuzione e movimentazione di merci, diventa decisiva la gestione degli imballaggi. Per questa ragione MARR si è orientata verso l’utilizzo di materiali di confezionamento che abbiano un minor impatto ambientale, e ha adottato operazioni virtuose di smaltimento. Per gli imballaggi ad uso trasporto, ad esempio, utilizza solo confezioni realizzate al 100% con materiale riciclato. E destina ben il 75% dei rifiuti al recupero. Un traguardo importante ma che MARR ha intenzione di migliorare ulteriormente.
MARR PER RIDURRE LE EMISSIONI
Sul tema delle emissioni al trasporto delle merci, il Gruppo ha adottato un protocollo che punta a minimizzare: il numero di mezzi impiegati, la distanza in termini di chilometri percorsi e i tempi di percorrenza. Inoltre è fondamentale la scelta del mezzo giusto, che abbia la portata commisurata ai carichi e al percorso previsto. Seguendo queste regole MARR è riuscita ad ottenere risultati significativi sebbene nel 2020 le limitazioni imposte dalla pandemia e la volontà del Gruppo di essere vicino ai suoi clienti abbiano creato qualche piccolo squilibrio.
MARR PER IL RISPARMIO DELL’ACQUA
Infine, per quanto riguarda il risparmi dell’acqua, allo scopo di avere una maggiore sostenibilità ambientale, MARR ha adottato una glassatura minima per quanto riguarda i prodotti ittici. Nello specifico, la glassatura di questi prodotti consente la conservazione degli alimenti grazie a uno strato superficiale uniforme di ghiaccio ottenuto da acqua potabile. Utilizzare una glassatura minima, ma pur sempre sicura, consente tutta una serie di risparmi, come la riduzione dell’utilizzo di acqua, di energia, di emissioni, degli spazi per lo stoccaggio e di materiale per l’imballaggio. Basti pensare che grazie a questa scelta e ad altre pratiche virtuose, MARR in sei anni è riuscita ad ottenere una riduzione di acqua utilizzata di circa il 10%, ossia di oltre 9mila tonnellate di acqua che equivalgono a 1.125 autobotti dei Vigili del Fuoco.
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