Il bonus sociale è un’iniziativa del governo introdotta nella Legge di Bilancio 2022 e prorogata nelle successive Leggi di Bilancio compresa quella per il 2024 e il 2025. Si tratta di interventi volti ad aiutare famiglie e aziende in un periodo di crisi internazionale e caro bollette eccezionale. Ma come funziona il bonus bollette 2025 e cosa cambia, quali sono le differenze rispetto all’anno 2024 e chi può accedervi?
Indice degli argomenti
Novità nella legge di bilancio
L’incremento dei costi delle utenze, in particolare luce e gas, dovuti ad un aumento progressivo dei prezzi di materie prime e anche in parte a causa dell’instabilità internazionale, è un ulteriore danno arrecato a cittadini e aziende che negli ultimi anni non avevano di certo vissuto momenti floridi.
È ormai da dal 2022 che quella parte della popolazione più in difficoltà riesce ad accedere a questi aiuti che hanno l’obiettivo di attutire l’impatto delle utenze sull’economia domestica e aziendale. Ma rispetto al 2024 ci sono delle differenze, e ancora una volta, come per lo scorso anno, più sfavorevoli.
Con l’arrivo del 2025, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato il bonus sociale per le bollette di luce, gas e acqua, destinato a tutti quei nuclei familiari o aziende in condizioni di svantaggio economico e/o fisico. Tuttavia, non è ancora chiaro se le famiglie con ISEE compreso tra 9.530 euro e 15.000 euro potranno beneficiare del bonus ridotto.
Do fatto, il bonus sociale era stato incrementato negli ultimi mesi del 2023 a seguito della persistente crisi energetica. Questo rafforzamento aveva permesso alle famiglie in difficoltà economiche e fisiche di godere di sconti maggiori fino al 31 dicembre 2023. L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) aveva adeguato gli importi del bonus per conseguire una diminuzione del 30% nei costi dell’energia elettrica e del 15% in quelli del gas per l’ultimo trimestre del 2023.
Inoltre, il decreto legge di giugno 2023 aveva introdotto un contributo una tantum per le spese di gas durante ottobre, novembre e dicembre 2023, erogabile a prescindere dall’ISEE dichiarato. Tuttavia, questa misura è stata poi eliminata e resa effettiva solo per i beneficiari del bonus sociale bollette.
Il 3 gennaio 2024, Arera aveva annunciato la fine della riduzione dell’IVA sul gas al 5% e il suo rialzo a un’aliquota tra il 10% e il 22%. Anche l’eliminazione degli oneri generali di sistema per il metano è terminata alla fine del 2023.
A partire dal 1° aprile 2024, quindi, è stato eliminato il contributo straordinario per i consumi di energia elettrica, dato che la proroga del bonus sociale bollette è scaduta il 31 marzo 2024.
Ma per il 2025 la situazione è cambiata ancora, e risulta essere ogni anno più scarna.
È importante notare che, per il 2025, non sono previsti contributi straordinari aggiuntivi oltre al bonus sociale ordinario. Le agevolazioni saranno limitate ai contributi standard, rimodulati sulla base dei nuovi parametri ISEE.
Per quanto riguarda l’IVA sul gas, a partire dal 1° gennaio 2025, l’aliquota è stata stabilita al 10%. Gli oneri generali di sistema restano attivi, con una riduzione del 5% rispetto al 2024.
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Requisiti
Nel 2025, il sistema dei “bonus sociali”, destinato a fornire sostegno economico attraverso sconti in bolletta, e non solo, ha visto cambiamenti importanti nei criteri di ammissibilità rispetto sia al 2024 sia al 2023. I cambiamenti mirano a concentrare l’aiuto su una fascia di popolazione sempre più limitata.
REQUISITI ISEE 2025:
Nel 2024, il bonus sociale ARERA era accessibile alle famiglie con un ISEE fino a 9.530€ per nuclei con massimo tre figli a carico e fino a 20.000€ per famiglie con almeno quattro figli.
Per il 2025, le soglie ISEE per l’accesso al bonus sociale rimangono invariate:
- ISEE fino a 9.530€ per famiglie con massimo tre figli a carico.
- ISEE fino a 20.000€ per famiglie numerose con almeno quattro figli a carico.
Non sono previste modifiche alle soglie ISEE per il 2025, in quanto l’aggiornamento triennale è programmato per il 2026.
Condizioni particolari per l’accesso ai bonus:
- Estensione ai percettori dell’Assegno di Inclusione: A partire dal 1° gennaio 2025, con l’introduzione dell’Assegno di Inclusione che sostituisce il reddito di cittadinanza, i beneficiari di questa nuova misura avranno diritto al bonus sociale per le utenze di luce e gas.
- Introduzione del “Bonus energia per disagio temporaneo”: È stato introdotto un nuovo bonus destinato alle famiglie che, pur non rientrando nei requisiti ISEE standard, affrontano una temporanea riduzione del reddito dovuta a eventi straordinari come perdita del lavoro o gravi malattie. Questo bonus, valido per un periodo limitato, mira a offrire un sostegno immediato in situazioni di difficoltà economica temporanea.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la nuova proroga per il 2025 della Camera dei Deputati.
Come si richiedono
Per il 2025, le modalità di accesso al bonus bollette rimangono invariate rispetto all’anno precedente.
Per i cittadini in condizioni di disagio economico:
L’agevolazione viene riconosciuta automaticamente, a condizione che sia stata presentata all’INPS la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE. Una volta verificati i requisiti, il bonus sarà applicato direttamente sulle bollette di luce, gas e acqua.
È necessario presentare una domanda specifica presso il Comune di residenza del titolare della fornitura, un CAF o altri enti designati.
La domanda deve includere:
- Certificato medico rilasciato dall’ASL: che attesti la grave condizione di salute e la necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali per il supporto vitale, specificando il tipo di dispositivo, le ore di utilizzo giornaliero e l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata.
- Documenti d’identità e codice fiscale: del richiedente e del paziente, se sono persone diverse.
- Modulo B compilato: disponibile presso gli enti preposti o sul sito dell’ARERA.
- Informazioni sulla fornitura energetica: come il codice alfanumerico POD e la potenza impegnata, reperibili sulla bolletta energetica.
È importante notare che, per il bonus 2025 per disagio fisico, non è richiesta la presentazione dell’ISEE, e non sono ammessi altri certificati di condizione di salute, come quelli di invalidità civile.
Per ulteriori dettagli e per scaricare i moduli necessari, è consigliabile consultare il sito ufficiale dell’ARERA o rivolgersi agli enti preposti.
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I benefici
Il bonus bollette 2025, stabilito dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), offre un supporto finanziario variabile a seconda della composizione del nucleo familiare e del relativo ISEE. Questo aiuto è progettato per alleggerire il peso delle spese energetiche per le famiglie in condizioni di disagio economico. Ecco i diversi benefici in termini di sgravi economici.
Cambiamenti sfavorevoli nel 2025
Nel 2025, il bonus bollette continua a sostenere le famiglie italiane, ma con alcune modifiche rilevanti rispetto all’anno precedente. In primo luogo, non sono previsti contributi straordinari, come accaduto per i primi mesi del 2024, questo anche per via di una crisi energetica meno critica rispetto agli anni precedenti. Gli importi annuali rimarranno modulati in base al numero di componenti del nucleo familiare, ma con una revisione verso il basso.
Inoltre, dopo essere stato archiviato il reddito di cittadinanza, si passa ad una versione più debole di quest’ultima: l’assegno di inclusione, che ha come obiettivo quello di aiutare, sebbene non al meglio, le famiglie più in difficoltà.
Differenze rispetto al 2024
Durante i primi tre mesi del 2024, il bonus bollette prevedeva un contributo sia ordinario che straordinario, distribuito ogni giorno come segue:
- 1-2 componenti: Un contributo totale di 77,44€, pari a 1,23€ al giorno.
- 3-4 componenti: Un contributo totale di 102,83€, pari a 1,63€ al giorno.
- Più di 4 componenti: Un contributo totale di 113,75€, pari a 1,80€ al giorno.
Aprile – Dicembre 2024
Per il resto dell’anno, il bonus continua con gli importi annuali, mensili e giornalieri:
- 1-2 componenti: 142,74€ annui, corrispondenti a 0,39€ al giorno o 11,70€ al mese.
- 3-4 componenti: 183,00€ annui, corrispondenti a 0,50€ al giorno o 15,00€ al mese.
- Più di 4 componenti: 201,30€ annui, corrispondenti a 0,55€ al giorno o 16,50€ al mese.
Confronto con il periodo Ottobre – Dicembre 2023
Il bonus per il trimestre finale del 2023 era strutturato per garantire un supporto a seconda del livello ISEE e del numero dei componenti del nucleo familiare:
- ISEE fino a 9.530€:
- 1-2 componenti: 120,45€, con un adeguamento di 20,24€.
- 3-4 componenti: 149,65€, con un adeguamento di 23,92€.
- Più di 4 componenti: 167,90€, con un adeguamento di 24,84€.
- ISEE oltre 9.530€ (riconosciuto all’80%):
- 1-2 componenti: 96,36€, con un adeguamento di 16,19€.
- 3-4 componenti: 119,72€, con un adeguamento di 19,14€.
- Più di 4 componenti: 134,32€, con un adeguamento di 19,87€.
Ma il bonus sociale comprende anche altre aree oltre alle utenze. Vediamolo più nel dettaglio.
Carta acquisti
Per l’anno 2025 è stato rinnovato l’intervento che consente a tutti i cittadini residenti in Italia con un’età superiore ai 65 anni e a genitori con bambini fino a 3 anni a carico che rientrano dentro determinati parametri ISEE di ottenere un contributo di 80€ ogni due mesi. La modalità di erogazione resta la stessa del 2024.
Bonus spesa
Nota anche come “Carta dedicata a te”, l’iniziativa Bonus spesa 2025 è un contributo annuale erogato a tutti quei cittadini che rientrano nei 15.000 euro di ISEE. L’importo è lo stesso del 2024, rinnovato con la nuova Legge di Bilancio 2025 per cui il governo ha stanziato 500 milioni di euro per rifinanziare la misura. Si tratta di una carta PostePay con un importo caricato di 500 euro una tantum spendibile solo ed esclusivamente per l’acquisto di beni di prima necessità.
I Comuni di residenza, una volta ricevuti i dati ISEE dall’INPS, procederanno all’erogazione del bonus spesa tra i nuclei familiari appartenenti al territorio. Avrà la priorità l’unità familiare con l’ISEE più basso e con almeno 3 componenti. In particolare, deve esserci stato:
- Almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009;
- Almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005.
Dopo questa prima fase, i comuni procederanno ad erogare la card a tutti gli altri beneficiari.
Quest’anno, tuttavia, rispetto all’anno precedente, all’importo non sarà più aggiunto il bonus benzina del valore di 77,20 euro.
Si stima che se l’importo resti invariato, potrà accedere al bonus circa un milione di famiglie in Italia.
Bonus asili nido
Dal 2024, il bonus per le spese di asilo nido o per il supporto domiciliare in caso di gravi patologie era stato rivisto come segue:
- Per famiglie con ISEE fino a 25.000 euro: €3.000 annui (circa €270 al mese).
- Per famiglie con ISEE tra 25.000 e 40.000 euro: €2.500 annui (circa €227 al mese).
- Per famiglie con ISEE superiore a 40.000 euro o senza ISEE: €1.500 annui (circa €136 al mese).
Inoltre, per i nuovi nati o adottati dal 1° gennaio 2024 in famiglie con un altro figlio minore di dieci anni, l’importo raggiunge i €3.600, offrendo un ulteriore aiuto in un momento cruciale di crescita familiare.
Nel 2025, invece, il bonus è stato semplificato e reso più accessibile nel complesso. Ma vediamo come:
Importi del Bonus:
- ISEE fino a 40.000 euro: L’importo massimo del bonus è stato aumentato a 3.600 euro annui, senza la necessità di avere un altro figlio minore di dieci anni.
- ISEE superiore a 40.000 euro o senza presentazione dell’ISEE: L’importo rimane a 1.500 euro annui.
Modalità di richiesta:
I genitori interessati possono scegliere tra due tipi di supporto:
- Bonus per spese di asilo nido: per bambini fino a tre anni, utilizzabile per il pagamento delle rette in strutture pubbliche o private. La domanda deve essere presentata dal genitore che sostiene economicamente la spesa, indicando le mensilità di frequenza richieste e allegando le ricevute entro la fine del mese di riferimento.
- Bonus per supporto domiciliare: per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie, che rendono impossibile la frequenza all’asilo. La domanda deve essere presentata dal genitore convivente, con l’allegato di un’attestazione medica che confermi l’impossibilità di frequentare strutture esterne per l’intero anno.
Procedura di domanda:
Le domande per entrambi i tipi di bonus possono essere inoltrate attraverso il sito dell’INPS:
- Accedere al portale Inps.it.
- Digitare “bonus nido” nel motore di ricerca.
- Selezionare l’opzione “Bonus asilo nido e supporto domiciliare – Domanda” tra i risultati.
Bonus non rinnovati
Nel 2025, in particolare a partire dal 1 gennaio, diversi bonus non saranno più in vigore. Ecco i più importanti:
- Bonus verde: detrazione del 36% per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private.
- Ecosismabonus: agevolazione combinata per interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico degli edifici.
- Bonus caldaie: detrazione tra il 50% e il 65% per la sostituzione di caldaie con modelli ad alta efficienza energetica.
- Bonus colonnine di ricarica: incentivo per l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
- Bonus TV e decoder: contributo per l’acquisto di televisori e decoder compatibili con i nuovi standard di trasmissione.
- Bonus mobili ed elettrodomestici: detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare immobili ristrutturati.
- Bonus pellet: agevolazione per l’acquisto di stufe a pellet e sistemi di potabilizzazione dell’acqua.
- Bonus carburante: contributo per i dipendenti del settore privato per l’acquisto di carburante.
Le misure ausiliari si sono ridotte notevolmente rispetto all’anno precedente, ma già con la conclusione del 2023 si erano visti sfumare diversi bonus, tra cui:
- Bonus occhiali (fino a 50 euro per ISEE fino a 10mila euro).
- Credito d’imposta al 50% per i sistemi di acqua potabile.
- IVA Agevolata eliminata su pellet, pannolini e assorbenti.
È probabile che con le prossime leggi di bilancio i bonus si potrebbero ridurre ulteriormente.
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