Non è sicuramente una brutta notizia: gli italiani usano sempre meno l’auto in città e scoprono i mezzi pubblici. Un vero boom: con incrementi degli abbonamenti per circolare nella rete di trasporto locale che nella grandi città vanno da un più 6 per cento di Roma a un più 30 per cento di Milano, dove guarda caso metropolitana, tram e autobus sono più efficienti e più completi. Allo stesso tempo, nei primi due mesi dell’anno i consumi di quella benzina sempre più alle stelle sono crollati di circa il 20 per cento: segno che gli italiani, preferendo il mezzo pubblico all’auto in città, risparmiano, inquinano meno, e riducono lo stress da traffico e da parcheggio. In una parola, vivono meglio. E si liberano, gradualmente, dalla cappa di uno spreco assoluto: l’eccessivo parco macchine in dotazione nelle nostre famiglie. Ricordiamo che ne abbiamo 67 ogni 100 abitanti, ben più della Germania, un paese decisamente più ricco di noi. Le scelte degli italiani in materia di mobilità urbana che, ne sono sicuro, si andranno a rafforzare a favore dell’uso dei mezzi pubblici indicano anche, in modo concreto, quando e come la Grande Crisi può diventare una Grande Occasione. Risparmiamo, non sprechiamo e viviamo meglio. Ma c’è una cosa in più: avremo sempre più bisogno di reti di trasporto efficienti e sicure e di mezzi pubblici puliti e non inquinanti. Serviranno cioè investimenti, che daranno lavoro, occupazione, indotto; svilupperanno tecnologie e ricerca; e si tradurranno in nuovi consumi, decisamente più sostenibili rispetto all’uso compulsivo dell’auto. Questa non vi sembra, in una parola, crescita economica? Dietro la quale più che il tornaconto per qualcuno si intravede un beneficio per tutti.
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