Quando il borotalco è cancerogeno

Fa davvero male come si pensa? L'ultimo avvertimento dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro

Il borotalco fa davvero male?

Il borotalco fa male?

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), che fa parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, non ha dubbi: il talco è “probabilmente cancerogeno” per l’uomo, appena un gradino sotto le sostanze classificate come “cancerogene”. La valutazione è firmata da 29 scienziati di 13 paesi di tutto il mondo ed è stata pubblicata sulla rivista Lancet Oncology, una sorta di Bibbia internazionale sulla materia.

I pericoli del talco

Il giudizio dell’Iarc arriva dopo una serie di prese di posizione a livello scientifico, e dopo la clamorosa decisione della multinazionale Johnson & Johnson di ritirare dal mercato le sue classiche confezioni di borotalco per sostituirle con amido di mais. Una scelta legata alla valanga di cause da parte di consumatori che hanno accusato il gruppo americano di essere responsabile, con il suo borotalco, di tumori ovarici e mesotelioma (le patologie delle quali parla anche la valutazione negativa dell’Agenzia per la ricerca sul cancro), che hanno superato quota 50mila. Ma quali sono i veri pericoli del talco? Da dove nascono? Dove si trova la polvere di talco, oltre che nel borotalco? E come evitano questi rischi?

La potenziale pericolosità del borotalco fino ad oggi accertata è collegata alla sua inalazione. Il talco – uno dei due componenti del prodotto – è un minerale di origine secondaria presente in natura nelle rocce eruttive. Da tale sua origine deriva la possibilità che contenga piccole quantità di sostanze pericolose. Tra queste figura l’asbesto –  insieme di minerali del gruppo dei silicati – che sarebbe presente in quantità infinitesimali ma che, se inalato, può determinare patologie polmonari anche gravi. La comunità scientifica ritiene il talco contaminato da amianto (altro nome dell’asbesto), se inalato, potenzialmente cancerogeno. Da qui anche il borotalco. Inoltre, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro lo classifica – sempre se inalato – come “carcinogeno per gli esseri umani”.

Il borotalco fa davvero male?

L’uso del borotalco aumenta il rischio di tumore alle ovaie?

Tale correlazione proviene da una sentenza, emessa nel 2016 da parte di un tribunale americano, che ha condannato una famosa azienda a risarcire i parenti di una donna, la signora Jackie Fox, morta di tumore ovarico. La motivazione risiede nel fatto che la suddetta azienda non avesse riportato sull’etichetta del suo prodotto la dicitura  “potenzialmente cancerogeno”. Tuttavia, così come si legge anche su un articolo riportato sul sito dell’Airc, “una sentenza può non essere determinata da ciò che la scienza ha o non ha dimostrato“. E ciò vale sia per gli Stati Uniti che per l’Italia, in quanto il giudizio di un giudice o di una giuria popolare può avere altri tipi di fondamento. Inoltre, l’eventuale aumento del rischio di tumore dell’ovaio in caso di esposizione prolungata al talco dell’area vicino alla vagina è secondo gli esperti modesto, in quanto tale malattia rappresenta meno del 3% di tutti i casi di tumore. Infine, successivi studi in merito non hanno incluso il talco tra i possibili fattori di rischio per tale tipologia di tumore.

Perché non usare il borotalco

L’asbesto si trova spesso vicino ai siti di estrazione del talco che, nella sua forma naturale, può quindi contenerne delle tracce. Trattandosi di un prodotto che non è indispensabile usare, dunque, perché correre inutili – seppur potenziali – rischi? Sarebbe preferibile praticare, come suggerisce la stessa Airc, il principio di precauzione, specie per ciò che concerne l’uso di talco a livello perineale ed endovaginale. Magari preferendogli alternative naturali quali:

Il borotalco fa davvero male?

Il borotalco fa male alla pelle del bambino?

Il borotalco fa male ai bambini? Per rispondere a tale quesito citiamo l’Humanitas, che ha chiarito come usare tale prodotto in sicurezza. Ovvero ricorrendo alla sua forma liquida, che permette di evitarne la volontaria o involontaria inalazione. Il talco liquido, o il talco non talco, mantiene le stesse proprietà assorbenti della forma in polvere. Ciò premesso, è bene sottolineare come non sia indispensabile ricorrervi ad ogni cambio pannolino. E come sia intercambiabile con gli alternativi prodotti naturali già citati. Come si legge nello stesso articolo, a detta del pediatra Marco Nuara, il talco usato insieme all’acido borico svolge un’ottima azione antinfiammatoria e lenitiva, a patto che non vada usato sulle mucose o sulle ferite della pelle.

Che succede quando si respira borotalco?

Se si respira talco contaminato da asbesto (ovvero da amianto), si corre il rischio di imbattersi in patologie polmonari. Come tumori nei polmoni o agli organi che vi si trovano vicino. Uno particolarmente pericoloso è il mesotelioma pleurico, forma di cancro che colpisce la pleura, la membrana che riveste i polmoni. Ma anche l’inalazione di talco privo di queste impurità può provocare conseguenze per la salute, seppur meno gravi. Stiamo parlando di bronchite cronica, infiammazioni interstiziali e granulomi. O anche solo semplicemente una irritazione delle vie respiratorie.

Il borotalco fa davvero male?

Dove si trova il talco

Il talco è un minerale che si trova in diversi prodotti della cosmetica, per le sue capacità di ridurre l’umidità e assorbire l’attrito. Così contengono talco alcuni tipi di deodoranti in polvere,  la cipria, il fondotinta, l’ombretto, le matite per gli occhi, i lipliner,  e le polveri per il corpo usate per l’igiene intima e per evitare le frizioni della pelle durante le attività sportive.

Differenza tra talco e borotalco

Nonostante qualcuno li consideri due sinonimi, esiste una sostanziale differenza tra talco e borotalco.

  • Il primo è infatti un minerale secondario naturalmente presente in natura la cui  composizione chimica è, nella sua forma pura, 3 MgO ·4 SiO2 ·3 H2O. La sua composizione dipende tuttavia dal luogo di estrazione.
  • Il borotalco è invece un composto formato da talco e acido borico.
  • Se il talco vanta funzione sbiancante ed anti-traspirante, il borotalco è antinfiammatorio e lenitivo, come abbiamo anticipato.

Allergia al borotalco

Il borotalco non causa allergia, ma in determinate situazioni può contribuire ad accentuare una sintomatologia già in essere. Particolare attenzione deve essere posta in essere nel momento in cui si dovessero indossare guanti di lattice contenenti all’interno del talco. Mettendo e togliendo i guanti, il talco può finire nell’aria e si può di conseguenza inalare, cosa che si consiglia di evitare. Così come si sconsiglia di respirare borotalco.

Il borotalco scade?

In realtà si tratta di un prodotto a lunga conservazione, per cui la data di scadenza è estremamente lunga. Sulle confezioni reperibili in commercio è riportato in genere un periodo di 36 mesi.

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