Bosco sociale a Ferrara, così i cittadini fanno il loro orto

Il progetto è stato finanziato con 200mila euro versati dalla regione Emilia Romagna. Si produce frutta e verdura, ma ci sono anche alberi da ornamento. Una scuola per imparare a fare l’orto.

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BOSCO SOCIALE FERRARA –

Al lavoro ci sono proprio tutti. Giovani studenti, disoccupati di mezza età e anziani pensionati. Il progetto Bosco sociale a Ferrara, finanziato dalla regione Emilia Romagna con un assegno di 200mila euro, è un vero modello di integrazione di una comunità cittadina che lo sta creando e curando.

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BOSCO SOCIALE PER LA CITTÀ DI FERRARA –

Siamo in un’area molto vasta della città, dove già sono stati piantati 50 alberi e arbusti. Seguiranno, poi, frutti e ortaggi per rendere il Bosco sociale una sorta di mini fattoria urbana, con tanto di produzione che viene condivisa.

Dice Francesca Simonetti, una delle responsabili del progetto: «Ci siamo ispirati all’antica tecnica agricola della permacultura, in risposta al degrado ambientale che sta distruggendo le nostre città. Vogliamo creare una vera foresta-giardino, dove ci sia sempre luce, e dove possano crescere alberi da ornamento e alberi da frutta, da distribuire ai volontari che partecipano all’iniziativa».

Il modello del Bosco sociale a Ferrara è diventato un vero format nella collaborazione tra amministrazione comunale, cittadini e associazioni, per tutelare pezzi di territorio. E per dare un’opportunità di lavoro e di formazione. All’interno del Parco, infatti, sono previsti anche corsi di formazione per imparare a coltivare l’orto e per trasformare terreni incolti in giardini comunali.

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