Bulganeri: i prodotti della pelletteria ricavati dagli scarti di mais e uva

Borse, cinture, portafogli: l’azienda toscana li realizza con pelle vegetale. Al cento per cento.

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Borse, portafogli, cinture: tutto realizzato con pelle vegetale, al cento per cento. Ricavata dagli scarti della produzione di uva e di mais. L’azienda toscana Bulganeri ha ormai un catalogo di prodotti green, ispirati al riciclo, alla riduzione degli sprechi e all’economia circolare. I due materiali di basi più usati sono gli avanzi della vinaccia, in pratica la poltiglia dell’uva che resta dopo la spremitura per fare il vino; e gli amidi e gli zuccheri del mais avanzato, dai quali si ricava il bio poliolo. La produzione è a Scandicci, in Toscana, e il capo azienda della Bulganeri, Lorenzo Bulgarini, ha scoperto due qualità importanti della pelle vegetale ricavata dagli scarti di uva e mais. Il primo: è molto resistente, e si presta a diversi usi nel settore degli accessori. Il secondo: non costa più della pelle normale. Ma, in compenso, non inquina e contribuisce a conservare l’ambiente pulito.

L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook dell’azienda

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