Caffè Sacher a Trieste: prezzi stellari. E il sindaco fa lo spiritoso: «Se hai i soldi entri, altrimenti guardi»

Un caffè al banco a 3,50 euro. Una fettina della famosa torta a 9 euro. Il mercato ha le sue regole, ma una buona amministrazione può fare qualcosa

SACHER CAFE

Il costo del caffè al bar è libero. Mediamente siamo arrivati a superare l’euro, ma mentre ci sono locali che ancora lo offrono ai clienti a 0,70 centesimi, come abbiamo raccontato in questo articolo, in altri casi il prezzo si moltiplica. Come il Caffè Sacher aperto a Trieste dove il caffè al banco si paga 3,50 euro, un latte macchiato 5,50 euro e una piccola fetta della famosa torta austriaca 9 euro.

CAFFE’ SACHER A TRIESTE PREZZI STELLARI

I prezzi stellari del caffè Sacher, il primo di questo celebre marchio che si apre in una città europea diversa da Vienna, non devono scandalizzare. È il mercato, bellezza. Come sanno bene cittadini e turisti spennati nei locali di Firenze, Venezia, Roma e tante altre città d’arte italiane. Quello che lascia perplessi è il commento del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, quando gli hanno fatto notare i prezzi del Sacher, molto distanti dalla media già alta di altri locali simili di Trieste. «Se hai soldi vai, altrimenti guardi» ha commentato il sindaco. Quasi incitando una buona parte della sua popolazione a fare la fila davanti al Sacher non per gustare una fettina di torta, ma per osservare, come un monumento, i fortunati clienti che se la possono permettere. A parte la stupidità della gaffe, e il solito battutismo del nostro ceto politico da baraccone televisivo, la frase del sindaco è il segnale di una malattia che ha stravolto i connotati delle nostre città. La totale resa rispetto alle tendenze del commercio, anche quando danneggiano territorio e residenti. Tra i doveri di una pubblica amministrazione non è previsto anche quello di calmierare i prezzi dei locali pubblici che, ripetiamolo, in genere derivano dalle curve del mercato. Però un bravo sindaco non consente lo scempio con i quale i nostri centri storici sono stati svuotati, per esempio di intere categorie di artigiani, a favore di brand del lusso, bar e locali pubblici dove tutto è molto caro. E protegge l’identità della città che amministra. Magari anche attraverso un’azione di moral suasion per evitare il precedente di un caffè al banco fatto pagare 3,50 euro. Solo perché l’insegna del locale porta il nome Sacher.

 

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FOTO DI COPERTINA TRATTA DALLA PAGINA INSTAGRAM “TRIESTE CAFE”

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