Calazio alle palpebre: cause, rimedi e prevenzione

Tra le cause principali c’è la scarsa igiene degli occhi: strofinandoli con le mani sporche, oppure non levando bene il trucco prima di andare a letto. Quasi mai servono medicinali, la guarigione è spontanea

calazio palpebre

Il calazio è una cisti della palpebra inferiore o superiore, non infettiva, e si presenta come un rigonfiamento delle ghiandole più interne che producono la parte grassa della lacrima. Può crescere fino a cronicizzare e intanto si presenta con alcune caratteristiche: tumefazione della palpebra, arrossamento, fastidio della luce e lacrimazione. L’ostruzione delle ghiandole di Meibomio è Il motivo principale del calazio, in quanto impedisce il normale drenaggio delle secrezioni, che si accumulano e provocano l’infiammazione e la formazione di una cisti. Poi ci sono una serie di cause che possono portare al calazio. 

Cause

  • Fattori ereditari e genetici: recenti studi sui bambini hanno confermato che alcuni bambini sono predisposti a formare calazi alle palpebre.
  • Scarsa igiene: se non si rimuovono correttamente il trucco o le impurità dagli occhi, ciò può contribuire all’ostruzione delle ghiandole. Inoltre, il non lavarsi le mani prima di toccarsi gli occhi può aumentare il rischio di infezioni che possono ostruire le ghiandole.
  • Dieta poco varia: con troppi grassi saturi, cibi fritti e zuccheri.
  • Malattie gastrointestinali.
  • Malattie della pelle.
  • Diabete di tipo 2.
  • Uso delle lenti a contatto: l’uso prolungato e non corretto delle lenti a contatto può contribuire a irritazioni oculari e ostruzione delle ghiandole.
  • Infiammazioni o infezioni oculari: precedenti infezioni oculari, come la congiuntivite, o malattie infiammatorie della palpebra (blefarite), possono aumentare il rischio di calazio.

Cure e rimedi

Una volta fatta la diagnosi, l’oculista può prescrivere colliri o pomate locali, o anche impacchi a base di acqua tiepida, con un lieve massaggio della zona dove si trova il calazio. In alcuni casi cronici si può pensare, sempre su indicazione dell’oculista, di passare a una terapia a base di antibiotici, oppure di prendere in considerazione la pulizia della ghiandola infiammata con l’asportazione chirurgica del calazio. Ma nella grande maggioranza dei casi la guarigione avviene spontaneamente e sono più che sufficienti alcuni rimedi naturali.

Per esempio: applicate un impacco caldo sulla palpebra per circa 10-15 minuti, 3-4 volte al giorno. Il calore aiuta a sciogliere l’olio bloccato e facilita il drenaggio del calazio. Dopo aver applicato l’impacco caldo, massaggiate delicatamente la palpebra con un dito pulito per favorire il drenaggio.

Cosa non fare con il calazio

L’errore più frequente e grave è di provare a spremere il calazio, con la fuoriuscita del materiale purulento. Inoltre evitare di applicare trucco sugli occhi (come mascara o eyeliner) mentre avete un calazio: potrebbe irritare ulteriormente l’area e ostacolare la guarigione. E se indossi lenti a contatto, è consigliato evitarle fino a quando il calazio non guarisce completamente, per prevenire irritazioni o infezioni.

Differenze con l’orzaiolo

La differenza fondamentale con l’orzaiolo è che il calazio non è infettivo, mentre l’orzaiolo è un’infezione da stafilococco delle ghiandole sebacee che si trovano alla base delle ciglia, nella parte superficiale delle ghiandole, e può essere associata a pus e dolore.

Prevenzione

Se in genere il calazio guarisce spontaneamente, è anche vero che le probabilità di recidive sono molto alte. Per evitarle è importante:

  • Avere una corretta igiene delle palpebre
  • Non strofinarsi gli occhi con le mani sporche
  • Rimuovere sempre il trucco dagli occhi prima di andare a letto. I residui di trucco possono ostruire le ghiandole sebacee e aumentare il rischio di calazio.
  • Avere una dieta equilibrata, ricca di vitamine e minerali, può supportare la salute della pelle e delle ghiandole.

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