I beni sequestrato alle mafie, in molti casi si riducono a grandi sprechi. Aziende e immobili che si lasciano in abbandono, con una gestione molto opaca e un’industria dei commissari nominati dai tribunali estremamente opaca. Per fortuna, ci sono eccezioni che, non è un caso, incrociano le nuove piste dell’economia circolare.
CALCESTRUZZI ERICINA: LA STORIA
Calcestruzzi Ericina, in provincia di Trapani, è un’azienda siciliana del settore dei calcestruzzi controllata dal boss Vincenzo Virga e confiscata nel Duemila. Passano più di dieci anni, con un tormentato tira e molla a colpi di sentenze nei tribunali, ricorsi vari, e innanzitutto con il tentativo, da parte dei clan mafiosi, di riprendersi quanto è stato sequestrato al boss. Come? Cambiando nome del proprietario e corrompendo alcuni vertici del Demanio. L’imprenditore Francesco Pace prova in tutti i modi a diventare il nuovo padrone della Calcestruzzi Ericina, ma sbatte contro il muro della resistenza fatta da Libera e dell’inchiesta della magistratura che inchioda il funzionario del Demanio Francesco Nasca, complice di una spericolata operazione di favoreggiamento. Passano altri anni e finalmente si arriva a una svolta. La piccola azienda viene affidata ai lavoratori che già ne erano dipendenti e che intanto hanno formato una cooperativa, sotto l’ombrello di Libera, l’organizzazione guidata da Luigi Ciotti, da sempre impegnato per evitare lo spreco dei beni sequestrati alle mafie. Entra in attività la Calcestruzzi Ericina Libera.
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CALCESTRUZZI ERICINA LIBERA
La nuova cooperativa Calcestruzzi Ericina Libera si concentra sul riciclaggio dei rifiuti di prodotti edili, che arrivano da tutta la provincia di Trapani. Sono prodotti legati alle attività di demolizione e ricostruzione che, invece di finire nelle discariche controllate dalla mafia, sono trasformati in nuovi prodotti. Materiali utili per realizzare parcheggi, sottofondi stradali, o anche per produrre nuovo calcestruzzo. Non si spreca nulla e il rifiuto, una volta riciclato, si trasforma in una risorsa, secondo il paradigma di fondo dell’economia circolare.
LA TECNOLOGIA R.O.S.E.
La tecnologia alla base di questo progetto si chiama R.O.S.E., Recupero Omogeneizzato Scarti Edilizi: nell’impianto di Trapani si recupera e si ricicla fino al 97 per del materiale edile destinato alle discariche. E la tecnologia consente di eliminare le frazioni presenti di ferro, plastica, carta e legno. Grazie all’innovazione, al lavoro dei dipendenti e al sostegno di Libera, la Calcestruzzi Ericina ha iniziato una seconda vita, con 18 lavoratori assunti, e un fatturato.
Foto tratta dalla pagina Facebook Calcestruzzi Ericina Libera Soc. Coop.
“Calcestruzzi Ericina” è candidato al Premio Non Sprecare 2021, nella sezione “Aziende”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.
ALCUNI DEI CANDIDATI AL PREMIO NON SPRECARE 2021:
- L’app per gestire a casa l’erogazione di acqua
- R3UNITE, la startup di moda che pianta alberi in Africa ed elimina plastica nel Mediterraneo
- Cenere dell’Etna: come recuperala per fare pavimenti stradali, opere in ceramica e calcestruzzo
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