Calliano è un piccolo paese di 2098 anime, nell’Alta Vallagarina, tra le città di Rovereto e Trento, e nel 2023 ha conquistato un triste primato: è diventato il regno del gioco (legale) d’azzardo. Secondo i dati della ricerca “Diffusione dell’azzardo online nei piccoli Comuni italiani” di Federconsumatori, Cgil e dell’Istituto degli studi sui Comuni, nel 2023 ogni cittadino avrebbe speso 12.749 euro per scommettere online con i giochi di Stato, il Gratta&Vinci e le varie Lotterie. Una cifra da record, nettamente superiore alla media nazionale, che pure è molto alta: 2.996 euro per ogni italiano.
L’amministrazione comunale sta cercando di capire le radici del fenomeno, e ha chiesto l’aiuto anche della Guardia di Finanza. Ma c’è poco da indagare. Il gioco di Stato in Italia è un virus, protetto e sostenuto dal cinismo dei governi che non intendono rinunciare, anche solo riducendole, alle enormi entrate di questa attività che porta sul lastrico tante famiglie. E fa quasi sorridere lo slogan da greenwashing coniato da Sisal, che predica un impossibile Gioco (d’azzardo) sostenibile, quasi per rassicurare i suoi clienti, e garantirsi la benevolenza delle amministrazioni centrali e locali.
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