Le crisi finanziarie sistemiche sono quasi sempre scatenate da un evento imprevisto in grado di far saltare il banco. Negli anni Duemila è stata la bolla immobiliare, quella dei prossimi decenni potrebbero essere l’effetto devastante dei cambiamenti climatici. È quanto emerge da un rapporto della Banca dei regolamenti internazionali, l’istituzione regolatoria di supporto per le banche centrali mondiali e per il Financial Stability board, secondo la quale la nuova crisi potrebbe essere estremamente più potente e difficile da gestire.
CAMBIAMENTI CLIMATICI CRISI FINANZIARIA
Terremoti, inondazioni, incendi sono fonte di un’improvvisa instabilità finanziaria e dei prezzi, che nel prossimo futuro potrebbe spingere le banche centrali ad intervenire per evitare il baratro, ad esempio acquistando asset svalutati, che nella maggior parte dei casi ancora oggi si basano sulle emissioni di carbonio. Ragione per la quale, secondo il rapporto, è fondamentale che questi organismi ripensino profondamente il loro funzionamento, aumentando il coordinamento con il settore privato e soprattutto con i governi.
Il rapporto è stato intitolato “Cigno verde. Cambiamenti climatici e stabilità del sistema finanziario: quale ruolo per banche centrali, regolatori e supervisori”. La scelta di utilizzare questo animale è una citazione del celebre libro ‘Black Swan‘ (Cigno Nero) di Nassim Nicholas Taleb, che attraverso questo animale descriveva la crisi iniziata nello scorso decennio. Gli autori hanno optato per il verde per sottolineare la differenza tra le due cause scatenanti di un’ipotetica crisi finanziaria: i cambiamenti climatici rischiano di innescarne una molto più difficile da affrontare.
LEGGI ANCHE: Per la Banca mondiale sta aumentando il rischio di nuove crisi finanziarie
CRISI FINANZIARIA
L’incredibile pericolosità di questi eventi è legata al fatto le catastrofi naturali hanno effetti a cascata molto più dirompenti dei fattori di rischio insiti nell’economia. Basti pensare che i cataclismi possono comportare, in brevissimo tempo, la distruzione di intere comunità o a pesantissime migrazioni. I cambiamenti climatici, si legge nel rapporto, causeranno problemi in grado di “generare dinamiche ambientali, geopolitiche, sociali ed economiche fondamentalmente imprevedibili”. Per questa ragione, onde evitare di dover correre ai ripari ricorrendo a soluzioni emergenziali, diventa fondamentale sfruttare nuovi modelli di previsione e cominciare ad agire pesantemente in prevenzione.
CAMBIAMENTI CLIMATICI EFFETTI SULL’ECONOMIA
Nello specifico le banche centrali dovrebbero abbandonare il proprio approccio attendista per iscriversi nella lista di coloro che sollecitano cambiamenti strutturali nel consumo e nell’approvvigionamento di energia. Per farlo, dovrebbero introdurre la sostenibilità tra gli obiettivi delle politiche monetarie, scegliendo per i loro portafogli gli asset che rispettano i target di sostenibilità dell’Onu e incentivando strumenti finanziari green. Una vera e propria inversione di rotta per molti istituti, che però risulta sempre più necessaria per evitare che un “Cigno verde” si abbatta sull’economia globale.
LE INIZIATIVE PER CONTRASTARE LA POVERTÀ:
- La storia di Guido, il pensionato romano che ripara giocattoli. Per i bambini poveri
- Avvocati, medici, geometri: ecco i professionisti che aiutano i poveri regalando il proprio lavoro (foto)
- Compri tutto, e non paghi. La rete dei negozi solidali che aiutano i consumatori poveri. Anche con lo scambio prodotti-servizi (foto)
- I volontari torinesi che raccolgono il cibo avanzato nei mercati e lo danno ai poveri
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.