I cani da assistenza sono addestrati per fare un lavoro molto prezioso, su misura per i loro padroni. Ovvero persone che hanno problemi gravi. Ciechi, disabili, ma anche depressi cronici.
Indice degli argomenti
Origini
Già nell’antico Egitto, secondo una serie di tracce rinvenute dagli archeologi, esistevano cani da assistenza per le persone gravemente malate, innanzitutto i ciechi. Anche nel Rinascimento i cani svolsero queste funzioni, ma l’addestramento vero e proprio iniziò nel XVIII, e più tardi iniziarono a nascere le associazioni e le organizzazioni che mettevano insieme le persone aiutate dalla presenza H24 dei cani. Durante le due guerre mondiali, i cani vennero addestrati anche per aiutare i soldati feriti e quelli traumatizzati dal conflitto.
Cosa fanno
La principale missione dei cani di assistenza è quella di migliorare la qualità della vita delle persone, facendole sentire costantemente protette e aiutate. I cani da assistenza possono servire a una persona cieca per attraversare la strada, ma anche a un disabile per ricordargli le medicine da prendere. In alcuni casi, come per i disabili, i cani da assistenza aiutano le persone malate a creare relazioni, a sentirsi meno sole, a non rischiare l’isolamento sociale.
Cani di assistenza psichiatrica
Si tratta degli Esa (Emotional support animals), ossia animali da supporto emotivo e da allerta medica, per soddisfare una sempre più ampia e completa gamma di bisogni delle persone con le più svariate problematiche psicologiche. Le persone che assistono possono avere una classica depressione, ma anche un disturbo di ansia generalizzato, post traumatico, da stress, bipolare, schizofrenia, disturbi ossessivo-compulsivi o fobie sociali. L’importante però è che queste non abbiamo avuto episodi di violenza, nei confronti di persone o animali.
L’addestramento
Ogni cane da assistenza è al servizio di una sola persona, non di un gruppo. E l’addestramento è sempre ad hoc, per allenare il cane a svolgere le sue specifiche funzioni di assistenza. Il cane che accompagna un non vedente, e lo aiuta anche ad attraversare la strada, ha un addestramento diverso da un cane che invece fa compagnia e stimola un disabile o una persona autistica. In questi casi, il cane è addestrato anche a recuperare oggetti, accendere interruttori, aprire e chiudere le porte di casa. Un buon addestramento non può durare meno di 10-12 mesi, prima che al cane possa venire affidata una persona.
Il vuoto legislativo
Nonostante le tante funzioni e la loro importanza a diversi livelli, in Italia esiste una sola legge nazionale (la numero 37 del 14 febbraio 1974) che protegge e si occupa di questi speciali animali domestici. Ed è un normativa riferita ai cani che aiutano i ciechi. Poi ci sono alcuni regolamenti su base regionale, e per il resto bisogna affidarsi alla comprensione e alla duttilità delle persone e delle aziende con le quali la persona assistita dal cane entra i contatto: per esempio, compagnie aeree, di treni e di navigazione, quando c’è da fare un viaggio in compagnia del proprio assistente.
Come avere un cane da assistenza
Esistono diversi siti (per esempio Assistence dog) che danno indicazioni per avere un cane dedicato ai problemi sanitari del padrone. Ogni regione (talvolta ogni provincia) ha le sue norme e il suo iter per ottenere un cane di assistenza. Il consiglio è di fare una ricerca specifica online per individuare i formulari da compilare (e i documenti da presentare) al fine di poter richiedere un cane da assistenza nella propria zona di residenza.
Quanto costa un cane da assistenza
Le spese per un cane da assistenza sono piuttosto elevate, e possono anche arrivare attorno ai 10 mila euro per l’addestramento iniziale. Poi c’è il costo di mantenimento, anche delle capacità acquisite con l’addestramento iniziale: si va dai 500 ai 1.000 euro all’anno. Però nelle regioni che hanno approvato specifici regolamenti, sono anche previsti aiuti gratuiti a famiglie indigenti, e per lo stesso scopo lavorano diverse associazioni di volontariato.
Quando finisce l’attività di un cane da assistenza
In genere un cane da assistenza non supera i 9-10 anni di attività, prima di andare in pensione.
Le razze più adatte di cani da assistenza
Le razze più adatte di cani da assistenza sono:
- Labrador retriever: gentile, disponibile, pacifico, intelligente e paziente. Prezioso per chi ha problemi di mobilità.
- Golden retriever: un’altra razza su misura per i disabili.
- Pastore tedesco: forte, energico, protettivo. Il cane più usato dai non vedenti.
- Barboncino grande: molto intelligente e allegro, particolarmente capace nell’attività di recuperare oggetti.
- Volpino di Pomerania: molto capace nell’avvisare le persone sorde di stare attente
- Spitz tedesco: può essere addestrato per assistere i diabetici e avvisarli quando l’indice glicemico ha superato una certa soglia.
Leggi anche:
- Cani per anziani: le razze più adatte e cosa fanno
- Quasi: il rifugio di cani anziani e disabili
- Come aiutare cani e gatti abbandonati
- Amici Trovatelli: cani salvati a Napoli e adottati a Milano
Foto apertura di MART PRODUCTION via Pexels
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.