Napoli è nel caos. I cittadini si sono svegliati questa mattina e hanno scoperto l’ultima tortura nella loro città: gli autobus non camminano.
Manca il gasolio, l’azienda che gestisce il servizio non ha più liquidità in cassa e non può pagare i fornitori, i mezzi non possono uscire dai depositi. Tutto bloccato. Per avvisare i poveri pendolari, bloccati alle fermate in attesa degli autobus fantasma (vedi video qui) gli amministratori dell’Anm (Azienda napoletana per la mobilità) hanno pensato bene di avvisare gli utenti attraverso un comunicato su Facebook. <Il 30 mattina per mancanza di fondi il servizio non sarà garantito> recita il comunicato. Poi il silenzio, le scuse e una fumosa richiesta di “aiuto” ai cittadini.
La gestione dell’Anm è un tipico esempio di sprechi dei soldi pubblici nel pozzo nero delle ex municipalizzate. Un fondo dove c’è di tutto. La manutenzione è molto scarsa, e spesso gli autobus entrano ed escono dai depositi fingendo di avere fatto i lavori necessari al buon funzionamento del mezzo (vedi video qui). Risultato: dei 600 mezzi in circolazione nel 2009, oggi ne restano, sulla carta, appena 300. La metà.
Ma se mancano i soldi per la manutenzione e per il gasolio, non si bada a spese quando si tratta di assunzioni clientelari (comprese quelle dei figli di alcuni dirigenti sindacali), promozioni, straordinari, cambi di gratifica. E perfino liquidazioni d’oro, come nel caso di un direttore che, nonostante il caos, ha portato a casa, una buonuscita di 1 milione di euro. I soldi per fare i circolare i mezzi non ci sono, certo, perchè il comune non paga le sue rette, ma anche perchè ne sono stai sprecati tanti e da troppo tempo.
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