Capracotta: il paradiso dello sci da fondo e del canyoning

In Molise le piste da fondo più belle d’Italia. E un borgo speciale con i muri in pietra tutti adornati da vasi di fiori

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Capracotta è un piccolo comune, con meno di novecento abitanti, nella provincia di Isernia in Molise, che però offre emozioni uniche per chi ama le attività sportive più diverse, come lo sci da fondo durante l’inverno, oppure la mountain bike e il trekking in estate. Siamo nel cuore dell’Appennino molisano, e in questo territorio c’è solo l’imbarazzo della scelta con oltre cento chilometri di percorsi mappati. 

Origini del nome

L’origine di un nome così singolare, come Capracotta, è molto controversa. La spiegazione più accreditata per anni ha legato il nome alle capre, che qui sono le vere padrone del territorio. Una leggenda vuole che alcuni zingari, volendo fondare la loro cittadina in questa zona, abbiano offerto in sacrificio alla loro divinità, una capra data in fiamme. Ma l’animale riuscì a fuggire dalla pira, e si rifugiò in montagna, dove morì, esattamente nel luogo dove poi è nata Capracotta. Una spiegazione più recente, invece, esclude il legame con le capre, e suggerisce la derivazione del nome dal latino castra cocta, un accampamento militare protetto da un agger coctus, un muro di mattoni.

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Photo credits: Civico32studio

Cosa vedere

Ad appena tre chilometri di distanza dal centro di Capracotta, si trova il pianoro di Prato Gentile, con le sue belle piste, tra abetaie e faggeti, a 1.573 chilometri di altezza. La tappa successiva, in questo breve viaggio tra sport è natura, è il lungo il tortuoso corso del torrente Verrino, fino alla cascata del Verrino. Un percorso nel quale l’attività sportiva più intensa per i brividi che regala è il canyoning, la discesa tra torrenti e piccole cascate, alternando la camminata con tuffi e calate con funi.

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Photo credits: Civico32studio

Il borgo di Capracotta

Quando si gira nel centro storico di Capracotta sorprende l’eleganza naturale, da architettura sostenibile, del borgo: i muri di pietra sono adornati da vasi di fiori messi in sedie rovesciate e tutte le case espongono diverse specie di fiori profumati. La passeggiata stordisce per l’atmosfera così particolare e trovate il tempo di soffermarvi in qualche piccola bottega locale, dove si realizzano opere di antico artigianato. Come le ceramiche fatte a mano dal maestro Leo Giuliano ([email protected]).  Ma Capracotta diventa “la regina delle nevi”, il soprannome con il quale è conosciuta in tutto il mondo degli sport invernali, innanzitutto per lo sci da fondo, appena si raggiunge Prato Gentile.

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Photo credits: Giorgio Paglione

Le piste da fondo

Il comprensorio offre circa 15 chilometri di piste da sci da fondo (larghe non meno di 4 metri), che durante l’estate diventano percorsi di trekking. Gli anelli sono tre: uno turistico, e gli altri due agonistici, a monte ed a valle. Nell’anello di monte, sul versante settentrionale di Monte Campo, grazie alla particolare esposizione, la neve si conserva anche fino ad aprile. La pista più bella è la “Mario Di Nucci”, intitolata al più famoso fondista nella storia di Capracotta.

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Photo credits: Giorgio Paglione

Il campione della zona

Mario Di Nucci è l’atleta più popolare del Molise per gli sport invernali. Nato nel 1918, entrò ventenne nelle Fiamme Gialle, partecipò a diversi campionati, in Italia e all’estero, collezionando una serie di successi, interrotti soltanto dalla tragica pausa della Seconda Guerra Mondiale. Ma la fama di Di Nucci è dovuta anche a un altro fattore: per diversi anni è stato l’istruttore di sci di casa Savoia, e in particolare del principe Umberto.

Il canyoning

Dalla montagna di Prato Gentile, chi cerca un’esperienza avventurosa deve seguire il corso del torrente Verrino che nasce nel comune di Capracotta, e poi attraversa ben cinque località: Agnone, Castel Verrino, Poggio Sannita, Pietrabbondante e Civitanova del Sannio. Le cascate e le cascatelle, alcune inaccessibili, si susseguono per alcuni chilometri e con salti d’acqua fino a 300 metri. Accompagnati da una guida, muniti di muta e corda da arrampicata, potete seguire il corso del torrente praticando il canyoning, fino a un tuffo acrobatico nelle gelide acque delle cascate. 

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Photo credits: Civico32studio

Il fiume Verrino

Lungo il corso del fiume Verrino, e attraverso le sue cascate e cascatelle, sarete accompagnati, in un’accecante varietà di colori, da alberi maestosi, come l’ontano nero, il salice bianco, il pioppo e la quercia. Tra le acque del torrente, invece, navigano la trota fario e il barbo comune.

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Photo credits: Civico32studio

Informazioni

  • Per le informazioni sul borgo di Capracotta:

[email protected]

  • Per le informazioni su Prato Gentile e sullo sci da fondo:

[email protected]

  • Per le attività di trekking e di canyoning :

[email protected]

Come arrivare

A Capracotta si può arrivare in auto.

  • Da Roma

A1 uscita S. Vittore: Venafro – Isernia – Fondovalle Trigno direzione Vasto – uscita Pescolanciano – Capracotta

A25 uscita Pratola Peligna: Roccaraso – Castel di Sangro – S.Pietro Avellana – Capracotta

  • Da Pescara

A14 uscita Val di Sangro: Fondovalle Sangro direzione Castel di Sangro. Uscita Rosello – Capracotta

  • Da Bari

A14 uscita Vasto Sud: Fondovalle Trigno direzione Isernia. Uscita Pescolanciano – Capracotta

  • Da Napoli

A1 uscita Caianello: Venafro – Isernia – Fondovalle Trigno direzione Vasto – uscita Pescolanciano – Capracotta

E si può arrivare in aereo.

  • Da Roma

Dall’aeroporto di Fiumicino proseguire per A1 uscita S. Vittore: Venafro – Isernia – Fondovalle Trigno direzione Vasto – uscita Pescolanciano – Capracotta

  • Da Pescara

Dall’ aeroporto di Pescara proseguire per A14 uscita Val di Sangro: Fondovalle Sangro direzione Castel di Sangro. Uscita Rosello – Capracotta

  • Da Bari

Dall’aeroporto di Bari proseguire per A14 uscita Vasto Sud: Fondovalle Trigno direzione Isernia. Uscita Pescolanciano – Capracotta

Photo credits immagine di copertina: Civico32studio

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