Non esiste solo il caro-aerei per raggiungere la Sicilia. Non esiste soltanto il calvario di un viaggio infinito per chi volesse scegliere la soluzione del treno per raggiungere l’isola. In estate, a questi disagi e a questi sprechi si aggiunge la speculazione degli aliscafi. Le compagnie di navigazione, che quasi sempre ricevono anche generosi contributi regionali e statali, fanno a gara nella corsa per l’aumento dei prezzi e il peggioramento dei servizi, con l’idea che comunque i viaggiatori non hanno soluzioni alternative. Così, per Liberty Lines, come per la Snav, le tariffe sono in continuo aggiornamento, e pazienza se alcune volte gli aliscafi viaggiano sporchi e con l’aria condizionata che funziona male. Un esempio emblematico è il viaggio da Napoli alle isole Eolie, in Sicilia, e viceversa: cinque ore di navigazione con un biglietto arrivato a circa 160 euro (il doppio rispetto a qualche anno fa). Un aumento ingiustificato da qualsiasi parametro, dall’inflazione ai servizi offerti. In proposito, si sconsiglia il viaggio in aliscafo alle Eolie a chiunque avesse qualche problema di prostata. In un aliscafo che viaggia con quasi 300 passeggeri esistono, infatti, soltanto due mini-toilette, una a prua per gli uomini, e l’altra a poppa per le donne. Le code in viaggio sono assicurate. D’altra parte, tutto si tiene: considerando i costi dei biglietti, perché togliere spazio e poltrone per fare dei bagni decenti?
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