Perché è sbagliato dare le carte di credito ai ragazzi

Un modo diseducativo di gestire i soldi degli altri, che se sono dei genitori. E un incentivo a spese inutili, quindi a sprechi

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PERCHÈ È SBAGLIATO DARE LE CARTE DI CREDITO AI RAGAZZI

Una tendenza piuttosto diffusa vede i genitori, con una finta generosità, concedere l’uso delle loro carte di credito ai figli, anche giovanissimi. La finanza, specie nella sua versione più rapace, inventa sistemi sempre più sofisticati per indurre allo spreco, alla spesa facile, a un uso compulsivo del denaro. Loro, in fondo, fanno il mestiere per il quale sono pagati, anche profumatamente: ma noi? La carta di credito nelle mani dei ragazzi è un errore per almeno tre motivi. Primo: non è un gesto educativo, e non aiuta i giovanissimi a percepire il senso del denaro, a rispettarlo per quello che rappresenta: un mezzo e non un fine. Secondo: le carte di credito, per loro natura, non sono soltanto un mezzo che semplifica i pagamenti. Rappresentano anche un incentivo a spendere di più (talvolta al di sopra delle proprie possibilità), acquistando anche cose inutili e sprecando soldi. Perché abituare i figli, fin da piccoli, a questa forma di incentivazione allo spreco? Infine, le carte di credito dei genitori nelle mani dei figli deresponsabilizzano: andrebbero assegnate quando si diventa autonomi, e non quando il conto alla fine lo pagano papà e mamma.

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CARTE DI CREDITO PER STUDENTI

In Nuova Zelanda, solo per fare un esempio, il 33 per cento degli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, in età compresa tra i 13 e i 18 anni, usano normalmente le carte di credito. Nulla di più diseducativo. Qualcosa del genere accade in tutti i paesi anglosassoni, dove il credito al consumo passa proprio attraverso l’uso capillare delle carte di credito. In America, come in Inghilterra, dopo i mutui, la prima forma di indebitamento è quella delle carte di credito, che di frequente finiscono fuori controllo.

ALTERNATIVE ALLE CARTE DI CREDITO

Esistono diverse e semplici alternative alle carte di credito affidate a giovani minorenni che vivono ancora a carico delle loro famiglie. A partire dall’antica paghetta (settimanale o mensile), un modo per introdurre i ragazzi a un uso ragionevole e non sprecone del denaro. Poi, specie per i viaggi all’estero o per qualche specifica trasferta, ci sono le carte prepagate, fornite da tutte le banche. Anche in questo caso, le spese non sono illimitate e i genitori conservano una forma di controllo sugli acquisti dei figli.

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CARTE PREPAGATE A SCUOLA

Molti licei, in tutta Italia, stringono accordi con istituti bancari di primo livello, o grandi aziende come Poste, per creare delle carte-prepagate che gli studenti possono utilizzare per le loro spese personali. Caricate, ovviamente, dai genitori. Una soluzione decisamente più ragionevole, utile e funzionale, della carta di credito lasciata nelle mani dei ragazzi.

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