Scarti di riso da riciclare e riutilizzare come materiali per edifici sostenibili. Il progetto della start up Ricehouse è molto innovativo, ma in realtà risale a tempi antichi, quando le cascine piemontesi si costruivano proprio con questa tecnica.
RICEHOUSE
Tiziana Monterisi, architetta specializzata in progetti di edilizia bio-ecologica, e Alessio Colombo, i fondatori di Ricehouse, sono partiti dalle potenzialità dei rifiuti della coltivazione di riso. Enormi. Ogni ettaro produce, mediamente, 7 tonnellate di riso e 10 tonnellate di rifiuti. Innanzitutto paglia, che di solito i contadini bruciano con tutti i danni collaterali, e poi lolla (la pelle del chicco) e pula.
L’Italia è il primo produttore in Europa di riso, ma siamo anche i primi produttori di rifiuti del riso che sprechiamo, favorendo anche la produzione di CO2.
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COME UTILIZZARE IL RISO NELL’ARCHITETTURA
Gli avanzi del riso per fare una casa presentano diversi vantaggi, a prescindere dall’utile meccanismo da economia circolare che mette in rapporto agricoltura sostenibile e architettura moderna. Innanzitutto danno alla casa un aspetto gradevole, e quindi hanno un valore estetico molto significativo. Poi si tratta di materiali del tutto naturali, che non hanno alcuna controindicazione in termini di effetti ambientali, e semmai, una volta riciclati, riducono le emissioni nocive, tipiche degli scarti delle produzioni di riso. In terzo luogo, le case di riso hanno qualità termiche molto elevate e abbattono i consumi energetici fino a diventare case passive. Questi materiali, che non hanno prezzi particolari, riescono a proteggere bene dal freddo durante l’inverno, e allo stesso tempo isolano in estate, creando una sorta di raffreddamento naturale. Le case di riso, infine, sono costruite posando i materiali in modo classico, senza alcun metodo particolare e senza sforzi aggiuntivi.
CASE A BASSO CONSUMO
La spinta innovativa del progetto Ricehouse, i cui materiali al momento sono utilizzati in un centinaio di cantieri, ha attirato diversi fondi di investimento, ma innanzitutto l’azienda Riso Gallo, entrata nell’azionariato della società. Con l’idea che i rifiuti del suo riso invece di essere un costo per lo smaltimento possano diventare una risorsa per costruire le case di riso firmate Ricehouse.
La foto di copertina è tratta dalla pagina facebook di Ricehouse.
“Ricehouse” è candidato al Premio Non Sprecare 2021, nella sezione “Aziende”. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui.
ALCUNI DEI CANDIDATI AL PREMIO NON SPRECARE 2021:
- L’app per gestire a casa l’erogazione di acqua
- R3UNITE, la startup di moda che pianta alberi in Africa ed elimina plastica nel Mediterraneo
- Cenere dell’Etna: come recuperala per fare pavimenti stradali, opere in ceramica e calcestruzzo
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