CASSONETTI INTELLIGENTI
Torino si prepara a sperimentare i nuovissimi bidoni “smart” informatizzati e telecontrollati, già utilizzati in altre città italiane come La Spezia e Pisa, che sostituiranno il tradizionale porta a porta nelle aree più densamente popolate della città. Una svolta che consente di collocare i bidoni stradali sul suolo pubblico, anziché dentro i cortili dei condomini dove non c’è spazio per i bidoncini colorati, o dove la viabilità interna è di difficile accesso per i mezzi di raccolta, ma assegnandoli comunque a un determinato nucleo abitativo.
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CASSONETTI INTELLIGENTI TORINO
La distribuzione dei cassonetti “intelligenti” partirà ad ottobre dal quartiere Lingotto e arriverà in quelle zone del quartiere non coperte dal porta a porta tradizionale. A marzo saranno distribuiti 120 bidoni stradali nel quadrilatero tra corso Traiano, corso Benedetto Croce, via Vigliani e corso Unione Sovietica, comprendendo una zona in cui risiedono 19.792 torinesi, con 8 mila abitanti per chilometro quadrato. Ma nel progetto di Amiat, presentato in Comune, il servizio “intelligente” sarà esteso anche ad altre zone per arrivare a coinvolgere 50-60 mila torinesi (su 889 mila). «Questa tecnologia potrebbe essere utilizzata per il centro storico, area per cui va trovata un’alternativa al porta a porta classico» – ha spiegato Gianluca Riu, ad di Amiat.
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ECO-ISOLE SMART
I bidoni smart saranno distribuiti nelle vie del basso Lingotto a gruppi di 4 e andranno a formare le cosiddette eco-isole smart. Tutte le 30 isole previste saranno dotate di serratura elettronica con sistema di identificazione dei conferimenti e con contenitori per organico, vetro, plastica e non recuperabile. Non ci sarà però il contenitore per la carta, la cui raccolta proseguirà con il servizio di Cartesio. Ogni residente o commerciante sarà dotato di una smart card, con la quale aprirà il bocchettone del bidone (che avrà inoltre una cellula che comunicherà il grado di riempimento) e ogni smart card sarà associata a un domicilio.
Inoltre, ogni chiave elettronica sarà valida per una sola eco-isola, assegnata alle utenze più vicine sulla stima dei rifiuti prodotti. Ciascun gruppo da 4 bidoni costerà ad Amiat 8-10 mila euro, cifra nettamente superiore a quella spesa per i bidoncini colorati. Ma non ci saranno costi aggiuntivi per il Comune: l’attivazione è compresa nei costi del contratto di servizio con la Città. Per alcuni residenti ci sarà il risparmio di non dover pagare qualcuno per portare i contenitori colorati dai cortili alla strada.
Ecco i maggiori vantaggi del nuovo sistema: il superamento dei limiti territoriali e logistici, una minore occupazione della proprietà privata e una maggiore responsabilizzazione degli utenti.
(Credits immagine di copertina: www.torinoggi.it)
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