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CHE FARE IN CASO DI USTIONE
La maggior parte delle ustioni, che comportano lesioni della pelle conseguenti al calore, avvengono all’interno delle mura domestica. E in particolare in cucina. Fuoco, liquidi bollenti, prese elettriche, cotture nel forno. Ma ci si può ustionare anche prendendo il sole in modo sbagliato. Che fare in caso di ustione? Prima di dare una risposta precisa, con le diverse indicazioni, a queste domande, bisogna distinguere i tipi di ustione.
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TIPI DI USTIONE
Le ustioni possono essere di primo, secondo e terzo grado. Sulla base della loro gravità.
- Le ustioni di primo grado sono superficiali, e non superano lo strato superficiale della pelle. Guariscono in non più di sette giorni, e non lasciano cicatrici.
- Le ustioni di secondo grado colpiscono gli strati superficiali della pelle, ma possono anche andare più in profondità. Il tempo di guarigione è attorno ai 10 giorni, e se l’ustione ha colpito in profondità, possono restare cicatrici.
- Le ustioni di terzo grado colpiscono anche la parte sottocutanea. In questo caso, ci sono necrosi della pelle e compaiono macchie scure e croste. Le cicatrici sono inevitabili.
RIMUOVERE VESTITI E ACCESSORI NELLA ZONA COLPITA
In caso di ustione, per poter intervenire con efficacia, bisogna eliminare i vestiti e gli accessori nella zona colpita dall’eccesso di calore. Anelli, collane, bracciali, potrebbero ostacolare una corretta medicazione.
RAFFREDDARE LA ZONA COLPITA
A prescindere dalla gravità dell’ustione, la prima cosa da fare è raffreddare la zona colpita dall’ustione. Non usate ghiaccio oppure acqua di frigorifero. Basta l’acqua corrente, fresca, per almeno 10 minuti. Se è stato colpito il viso, allora utilizzato un panno pulito, imbevuto di acqua fresco e applicatelo sempre per una decina di minuti. Altre cose da evitare, come il ghiaccio, le pomate e i disinfettanti, sono le sostanze grasse, tipo burro e olio. Le bolle delle ustioni non vanno forate, perché così si potrebbero causare infezioni, e non bisogna dare da bere all’ustionato.
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AUTOMEDICAZIONE
Una volta valutata la gravità dell’ustione, scatta la seconda fase dell’intervento. Soltanto nel caso di piccole ustioni, di 1° e di 2° grado, di fatto superficiali, potete procedere con l’automedicazione. Non avete bisogno di disinfettare, di alcol e di acqua ossigenata. Piuttosto, per sopportare il dolore, se dovesse essre molto intenso, potete assumere un farmaco antinfiammatorio non steroideo, con attività antidolorifica. Per esempio: ibuprofene o il diclofenac. Altrimenti può bastare anche il semplice paracetamolo per via orale.
USTIONI PIÙ GRAVI
Se le ustioni sono più gravi, dovete solo valutare, anche in base ai danni che riscontrate, tra tre possibili opzioni. Chiamare il vostro medico di fiducia, chiamare un’ambulanza, recarvi nel pronto soccorso più vicino. L’importante è fare presto.
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