CHIP RIFIUTI LUCCA
A Lucca da qualche anno i cittadini pagano le tasse sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in base a quanti ne producono. Il monitoraggio, che risponde alla filosofia del “paghi quanto consumi”, è stato reso possibile da chip che sono stati applicati ai sacchetti dedicati alla raccolta differenziata. In questo modo i rifiuti sono tracciabili e l’amministrazione sa come e quando ogni cittadino li smaltisce. E chi spreca meno immondizia, appesantendo al minimo la catena di smaltimento, paga meno tasse dei rifiuti, ovvero risparmia. Al contrario, invece, gli spreconi vengono penalizzati sul piano fiscale.
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COME FUNZIONA IL SERVIZIO
Siamo a Lucca, una città con un bacino di 120mila abitanti e una raccolta annua di circa 76.000 tonnellate di immondizia. La società Sistema Ambiente, che cura per conto dell’amministrazione comunale la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ha adottato la tecnologia RFID (Radio-Frequency-Identification), grazie alla quale tutti i contenitori dei rifiuti umidi e indifferenziati, dai sacchetti ai piccoli bidoni, vengono tracciati con un’etichetta. Allo stesso tempo sui mezzi di raccolta, attualmente un centinaio, sono installati dispositivi di rilevamento.
In pratica al momento del ritiro dell’immondizia i mezzi associano in modo automatico il codice del tag all’utente, calcolando così la quantità dei rifiuti prodotti da ciascun nucleo familiare. Sulla base di questa quantità viene poi calcolato l’importo da pagare al comune con la tassa sui rifiuti.
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I VANTAGGI DEL CHIP PER I RIFIUTI
Il codice consente anche di sapere, per un maggiore controllo, la data e l’ora del ritiro e l’operatore che ha fatto il servizio. I cittadini, a questo punto, sono incentivati a differenziare quanto più possibile già in casa, specie con il riutilizzo di materiale riciclabile e con il compostaggio, in modo da ridurre la quantità di rifiuti da smaltire e da pagare meno con la tariffa comunale.
RACCOLTA DIFFERENZIATA LUCCA
Inoltre i virtuosi hanno anche un “premio” in più. I cittadini di Lucca possono usufruire di uno sconto se consumano meno “materiale non riciclabile” (ossia quello indifferenziato che nel comune va nel bidoncino di colore grigio). Per farlo, però, si devono impegnare a dividere meglio i rifiuti che spesso per poca voglia finiscono erroneamente nel raccoglitore degli indifferenziati. Concretamente i lucchesi devono usufruire non più di 52 volte (52 è il numero delle settimane dell’anno) del cassonetto dei “materiale non riciclabile” per non avere un aggravio di costo. Se invece sono tanto bravi da usarlo ancor di meno hanno anche diritto a uno sconto. Il monitoraggio, come per tutta la raccolta differenziata, è possibile tramite il sistema dei chip.
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