Imparare a riparare fin da piccoli per dare applicazione all’educazione civica e insegnare il rispetto per l’ambiente. A Roma una ciclofficina ha aperto all’interno della scuola media Mazzini per dare la possibilità agli studenti di mettersi alla prova con un’attività pratica fortemente istruttiva. Questa iniziativa, alla quale i ragazzi possono partecipare attraverso dei laboratori, ha l’obbiettivo di formare piccoli ciclomeccanici, che sappiano svolgere il check-up completo di una bicicletta, indipendentemente dal modello e dalla tipologia dei componenti.
CICLOFFICINA DELLA SCUOLA MAZZINI
In questo modo, dopo le ore passate sui libri, hanno la possibilità di sviluppare abilità manuali e di logica. Il tutto, come scrive sul proprio sito l’Istituto, a favore di un modello di mobilità “più sostenibile e quindi più vicino alle esigenze e al benessere delle persone, nonché al rispetto dell’ambiente circostante”.
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BICICLETTE AGGIUSTATE DA STUDENTI
Il corso si tiene nel Laboratorio Polifunzionale, che si trova nel cortile Ovest della scuola. Questi spazi, riqualificati e ripristinati attraverso un lungo lavoro di ristrutturazione operato dai volontari e dagli amici del BiciClub Mazzini e dell’associazione Arcobaleno di Voci, ospitano il corso di ciclomeccanica ma anche attività interdisciplinari in orario scolastico ed extrascolastico. L’idea di avviare questo corso ha radici lontane e si deve al piccolo laboratorio nato dall’esperienza dell’occupazione Angelo Mai, al rione Monti. Dopo un primo periodo, però, nel 2013 grazie all’impegno dei volontari, la ciclofficina si è spostata all’interno delle mura scolastiche scatenando l’entusiasmo dei ragazzi che, di anno in anno, partecipano sempre più numerosi al laboratorio. Tanto che è stato necessario scaglionare i corsi, per far fronte alle molte richieste.
CICLOFFICINA ROMA
Tra coloro che si sono spesi per la buona riuscita del laboratorio c’è il professore Enrico Castelli, da sempre appassionato di due ruote. “Creare una ciclofficina in una scuola media – ha dichiarato in una recente intervista al Corriere della Sera a firma Laura Martellini – significa mostrare ai ragazzi che la scuola include attività pratiche e ludiche volte a creare consapevolezza sui temi che si affrontano ogni giorno in classe: l’educazione alla cittadinanza, l’ecologia, il rispetto delle regole e dell’ambiente, il consumismo”. In questo modo, secondo il docente, gli studenti imparano a sporcarsi le mani e a riciclare il più possibile “per conservare il bene comune più importante, la natura“.
Le foto sono tratte dalla pagina Facebook del BiciClub Mazzini.
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