Cimiteri per animali: anche nelle Marche arrivano luoghi per la sepoltura di cani e gatti

In Italia aumentano i luoghi dove i padroncini possono far riposare per sempre cani, gatti, uccellini, coniglietti e altri animali cosiddetti di affezione. Nel cimitero di Milano ci sono 4500 piccole tombe, mentre in quello di Roma sono seppelliti i gatti di Anna Magnani

cimiteri per animali domestici

CIMITERI PER ANIMALI 

Gli animali domestici sono sempre più parte delle nostre famiglie, ci amano incondizionatamente, ci accompagnano per lunghissimi tratti della vita, e, purtroppo, poi si addormentano per sempre, lasciandoci nella triste condizione di non sapere dove seppellirli e avere la possibilità di far loro visita. Per fortuna la situazione sta cambiando, e numerose regioni d’Italia offrono già appositi luoghi dove seppellire i nostri animaletti da compagnia. I cimiteri per animali sono ormai già una decina tra privati e convenzionati, e non accolgono solo le spoglie di cani o gatti, ma anche di conigli, tartarughe, uccellini, criceti, cavie. Con casi eccezionali come un alpaca o addirittura un leone.

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CIMITERI PER ANIMALI DOMESTICI

Apripista la Lombardia, con il più grande cimitero per animali di tutta la penisola. Il Fido Custode si trova alle porte di Milano, nella periferia ovest, e può ospitare oltre 4.500 sepolture, auspicando di diventare il più grande cimitero per animali di tutta Europa non appena entrato a pieno regime. Ma niente esagerazioni: nessuna cerimonia pacchiana, o esagerata. Chi saluta per l’ultima volta il proprio animaletto sceglie cerimonie sobrie e sentite. E anche la scelta dei gestori del Fido Custode è quella di prediligere un ambiente in stile anglosassone: tranquillo, riservato, fatto di tombe a terra senza particolari simboli ma personalizzabili con scritte o foto.

cimitero per animali domestici
Cimitero per animali “Il Fido Custode”-Milano. Immagine tratta dalla pagina Facebook.

CIMITERI PER ANIMALI IN ITALIA

Ma il cimitero lombardo non è il solo in Italia: ce ne sono anche a Roma, in Emilia-Romagna, in Toscana, Piemonte, Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna e Calabria. Il cimitero per animali di Roma è quello più antico d’Italia: si chiama Casa Rosa, è stato istituito nel 1923 e si trova nel quartiere Portuense. Tra i clienti illustri anche Sandro Pertini, che vi ha seppellito il suo barboncino bianco, e Anna Magnani, che vi ha lasciato i suoi mici.

Altro cimitero noto e molto frequentato si trova in Lunigiana, ad Aulla, al confine tra Toscana e Liguria, ed è uno spazio convenzionato con il comune. Si chiama“Il parco degli affetti”, è stato aperto nel 1998 e porta soldi all’erario comunale. L’aspetto economico e la prossimità geografica con il luogo di residenza dei proprietari, è sicuramente uno dei criteri di scelta del luogo di sepoltura. I costi vivi maggiori, comunque, non sono i costi della tomba e dei cimiteri veri e propri, quanto più quelli dell’inumazione.

Polemiche sono infatti state sollevate dall’associazione Aidaa, che denuncia il grosso business delle sepolture per animali. Secondo l’associazione, infatti, l’amore per gli animali da compagnia non è appannaggio solo di vip, nobili o cittadini particolarmente abbienti. In effetti, i costi non sono particolarmente economici: dare l’ultimo saluto a un cane o a un gatto è assai costoso, in particolare in Valle d’Aosta, Toscana e Umbria. In queste regioni si arriva a spendere 4.000 euro  per la sepoltura in cimitero. I prezzi sono meno esosi in città come Milano e Roma, dove si possono toccare i 3.000 euro, cifra che comprende l’inumazione e una piccola lapide a ricordo. Costi che si riducono a 300-500 euro per la cremazione.

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CIMITERO PER ANIMALI MARCHE

Notizia recente è che anche la Regione Marche abbia predisposto un luogo di sepoltura per i cosiddetti animali da affezione: è stata infatti appena approvata dal Consiglio regionale una proposta di legge che definisce i criteri di sepoltura e cremazione di cani, gatti, cavalli da corsa, criceti, uccelli e altre creature di piccole dimensioni. Come negli altri cimiteri in tutto il territorio italiano, i criteri per il via libera alla sepoltura sono il rilascio di un certificato veterinario che attesti che l’animale non sia morto a causa di malattie potenzialmente dannose per l’uomo e l’assenza di simboli religiosi od opere murarie. Sarà possibile apporre soltanto una targa di ricordo.

Dopo l’entrata in vigore della proposta di legge, ogni Comune delle Marche potrà quindi dotarsi di un apposito luogo di sepoltura per pelosetti.

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