Antiossidante che mette le arterie al riparo dai grassi saturi. Capace di rallentare l’invecchiamento delle cellule. E di curare malanni come il raffreddore e l’influenza. Ma innanzitutto, secondo diverse ricerche scientifiche, tra i benefici della cipolla rossa di Tropea possiamo comprendere anche la sua azione preventiva contro alcuni tipi di tumore, innanzitutto al fegato e alle ovaie. Un elisir da usare con una raccomandazione per massimizzare i suoi benefici: mangiarla cruda, all’insalata.
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Origini
La cipolla di Tropea ha origini antichissime. E possiamo considerarla come il più efficace antibiotico naturale conosciuto nell’antichità. Dai fenici, dagli egizi, dai greci e dai romani. Tutte queste popolazioni hanno sempre usato la cipolla di Tropea più per le sue qualità curative che non per il piacevole sapore in cucina, scoperto in una fase successiva. Dal momento in cui, e siamo nell’età borbonica, la cipolla è diventata un prodotto dell’eccellenza dell’agricoltura meridionale.
Dove si coltiva
La cipolla rossa di Tropea è una coltivazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) e mai come in questo caso l’etichetta è necessaria per garantire l’autenticità del prodotto. La cipolla rossa di Tropea, infatti, si coltiva esclusivamente sulla costa tirrenica calabrese medio-alta che comprende diversi comuni in provincia di Catanzaro, Cosenza (in primo luogo nel comune di Amantea) e Vibo Valentia (in particolare nella zona di Nicotera). Soltanto in quest’area si condensano i fattori genetici, climatici e pedologici che danno alla cipolla di Tropea le sue specifiche caratteristiche organolettiche. A partire dal sapore dolce, dalla forma ellittica e dal colore rosso.
Come si riconosce la vera cipolla di Tropea?
La vera cipolla di Tropea si riconosce grazie a due elementi fondamentali: la forma e la polpa. Non è tonda né tozza, ma ellittica, e ricorda la forma di un uovo. I bulbi della cipolla di Tropea sono coperti da una leggera “tunica” di colore rosso brillante, mentre la polpa è bianca e carnosa. Perfetta da gustare cruda.
A cosa fa bene?
I benefici della cipolla di Tropea sono a 360 gradi, e riguardano tutto il nostro organismo. Ecco perché già i fenici la consideravano come uno dei più importanti farmaci naturali. In particolare, la cipolla di Tropea è:
- Antinfiammatoria e antibatterica
- Un antibiotico e un regolatore del sonno naturale
- Depurativa e fluidificante
- Efficace per raffreddore, influenza e faringite
- Capace, specie se mangiata cruda, di alzare il colesterolo buono (HDL) e diminuire quello cattivo (LDL)
Alcune ricerche dimostrano come la cipolla di Tropea abbiano anche alcune caratteristiche utili per prevenire specifici tumori, e in particolare al colon, al fegato, alla laringe e alle ovaie.
Perché fa bene al cuore
Proprietà
La cipolla di Tropea ha appena 20 calorie per ogni cento grammi di prodotto. In compenso contiene:
- Ferro
- Potassio
- Magnesio
- Vitamina C
- Proteine
- Polifenoli che rallentano l’invecchiamento delle cellule
- Quercetina che riduce radicali liberi
- Solfati che riducono lo zucchero nel sangue
Quando si raccoglie
Le cipolle di Tropea di raccolgono dalla fine di settembre alle fine di marzo. Se considerate i tempi di conservazione e anche la possibilità di tenerle a vostra disposizione anche più di un mese, possiamo dire che la cipolla di Tropea è reperibile quasi tutto l’anno. Scegliete sempre un fornitore che vi garantisca la corretta provenienza del prodotto. Il prezzo non può essere più basso di 2 euro al chilo, e una treccia di cipolle di Tropea, che generalmente pesa più di due chili, costa attorno ai 4,5 euro.
Come si conserva
La cipolla di Tropea assorbe piuttosto facilmente l’umidità e non va assolutamente conservata in frigorifero. Basta un luogo fresco, a una temperatura tra i 4 e i 10 gradi. Il consiglio è di acquistarla in grappoli intrecciati, da appendere poi nel luogo che avete scelto dove conservare le vostre cipolle: in questo modo possono durare anche più di un mese. In teoria, le cipolle di tropea si possono congelare (in questo caso a fettine e in una carta di alluminio), ma è una soluzione che decisamente sconsigliamo.
La cipolla di Tropea “cruda”
Ci sono tanti modi per gustare la cipolla di tropea, ma quello preferibile è anche il più semplice. Mangiatela cruda, accompagnata soltanto da qualche foglia di insalata verde, qualche pomodorino, il basilico fresco, l’origano, l’olio extravergine e un pizzico di sale. Gustatela con una “fresella” e non abbiate alcuna preoccupazione per il vostro alito: la dolcezza di questa cipolla vi consentirà di distribuire baci senza dare fastidio.
Ricette con la cipolla di Tropea
Dalla pasta fredda agli anelli fritti, da servire con l’aperitivo. Dalla marmellata al baccalà. La cipolla di Tropea può fare la differenza nel preparare un piatto molto particolare, grazie al suo sapore dolce che ammorbidisce qualsiasi pietanza. Ecco una selezione delle migliori ricette con la cipolla di tropea che trovate sul nostro sito.
- Marmellata con la cipolla di Tropea. Facile da preparare e ideale per accompagnare i formaggi salati.
- Sgombro con alloro e cipolle di Tropea. Un raffinato secondo piatto a base di pesce.
- Torta salata con cipolle di Tropea. Antipasto o anche secondo piatto per un dinner leggero.
- Baccalà con le cipolle di Tropea. Uno dei modi più saporiti per cucinare il baccalà.
- Anelli di cipolla di Tropea fritti. Da servire caldi e croccanti con l’aperitivo.
- Pasta fredda con cipolle di Tropea. Piatto unico estivo, con l’aggiunta di bacche di goji.
Quanta ne possiamo mangiare?
Non bisogna esagerare con la cipolla rossa di Tropea. Per un dosaggio giusto ed efficace, privo di controindicazioni, possiamo fidarci dei risultati di una ricerca dell’Istituto Mario Negri di Milano. Uno studio che suggerisce due porzioni di cipolle rosse di Tropea da 50 grammi ciascuna, a settimana. Preferibilmente crude.
Controindicazioni
Le controindicazioni della cipolla rossa di Tropea sono molto poche. Se non avete una digestione facile ed esagerate con le cipolle rosse, potreste avere qualche ulteriore problema con gonfiore addominale e aerofagia. Quando maneggiate una cipolla in cucina, fate attenzione a non mettervi le dita negli occhi: l’irritazione può essere molto fastidiosa. E in ogni caso, bagnate il coltello con il quale tagliate le cipolle nell’acqua freddo: in questo caso la circolazione del gas che provoca irritazione sarà bloccata. Se prendete regolarmente aspirina e litio, parlatene con il medico, in quanto le cipolle potrebbero interferire con questi medicinali. Infine, non dimenticate che cani e gatti non possono toccare le cipolle: potrebbero persino rimetterci la pelle.
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